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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 aprile 2015, n. 8237. Deve ritenersi nullo il patto di prova apposto al contratto di lavoro qualora il lavoratore abbia già lavorato alle dipendenze del datore di lavoro, e se quest’ultimo sia pienamente a conoscenza delle qualità e delle attitudini lavorative del prestatore in prova

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 22 aprile 2015, n. 8237 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIDIRI Guido – Presidente Dott. DE RENZIS Alessandro – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MAISANO Giulio – rel. Consigliere Dott. BALESTRIERI...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 aprile 2015, n. 8683. Il licenziamento intimato alla lavoratrice madre in violazione del divieto posto dall’art. 2 1. n. 1204/1971 come sottratto al regime sanzionatorio di cui all’art. 18 1. n. 300/1970 e, viceversa, soggetto al regime ordinario della nullità di cui all’art. 1418 c.c., che prevede, a fronte dell’inadempimento la comune sanzione del risarcimento del danno applicabile, tuttavia, per tutto il periodo di permanenza degli effetti dell’evento lesivo. Il che comporta l’inoperatività del disposto dell’invocato comma 5 dell’art. 18 citato che ricollega al rifiuto dell’offerta datoriale alla ripresa del lavoro l’effetto risolutivo del rapporto, del resto previsto con riguardo al periodo successivo all’emanazione dell’ordine giudiziale di reintegra, dovendosi semmai in precedenza parlare di revoca del licenziamento intervenuta allorché l’atto recettizio ha esplicato la sua efficacia, revoca che tuttavia il lavoratore ha diritto di rifiutare senza conseguenza alcuna

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 29 aprile 2015, n. 8683 Svolgimento del processo Con sentenza del 25 novembre 2011, la Corte d’Appello di Napoli, investita del gravame avverso la decisione resa dal Tribunale di Benevento nel giudizio promosso da M.M.E. avverso la Clean Style S.r.l., sua datrice di lavoro – decisione con cui...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 aprile 2015, n. 7776. L’avvocato, dipendente della Pubblica Amministrazione, ha diritto al rimborso dall’Ente-datore di lavoro nel caso in cui abbia anticipato il pagamento della tassa annuale di iscrizione all’Elenco speciale annesso all’Albo degli avvocati per l’esercizio della professione forense nell’interesse esclusivo dell’Ente datore di lavoro

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 16 aprile 2015, n. 7776 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAMORGESE Antonio – Presidente Dott. MAMMONE Giovanni – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. TRIA Lucia – rel. Consigliere Dott. LORITO Matilde...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 27 aprile 2015, n. 8533. L’ammissibilità dell’a.t.p.o. richiede che il giudice adito accerti sommariamente, nella verifica dei presupposti processuali.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 27 aprile 2015, n. 8533 Svolgimento del processo L’Istituto nazionale della previdenza sociale contestava con ricorso al Tribunale di Gela le risultanze dell’accertamento tecnico preventivo richiesto ex art. 445 bis c.p.c. da P.V.A. , che aveva accertato la sussistenza di un’invalidità del 100%. Con la sentenza del 12...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 aprile 2015, n. 7405. In caso di esercizio di una attività di prestazione di servizi postali, attesa la connaturale ed ordinaria movimentazione anche di somme di danaro, costituisce preciso dovere della parte datoriale di predisporre e mantenere in efficienza mezzi di tutela, concretamente attuabili secondo la tecnologia disponibile nel periodo temporale di riferimento, ed almeno potenzialmente idonei a tutelare l’integrità fisica dei lavoratori in ossequio al dettato dell’art. 2087 cod. civ.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 13 aprile 2015, n. 7405 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. BANDINI Gianfranco – rel. Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. BERRINO Umberto...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 3 aprile 2015, n. 6881. Dal dovere di prevenzione imposto al datore di lavoro dall’articolo 2087 del Cc non può desumersi la prescrizione di un obbligo assoluto di rispettare ogni cautela possibile e innominata diretta a evitare qualsiasi danno, occorrendo sempre che l’evento dannoso, per la sua risarcibilità, sia riconducibile a colpa del datore di lavoro per violazione di obblighi di comportamento di fonte legale o suggeriti dalla tecnica, ma concretamente individuati.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 3 aprile 2015, n. 6881 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. STILE Paolo – Presidente Dott. VENUTI Pietro – rel. Consigliere Dott. MANNA Antonio – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – Consigliere Dott. TRICOMI Irene...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 aprile 2015, n. 6631. Possono rifiutarsi di eseguire la prestazione di lavoro, mantenendo comunque il diritto alla retribuzione, i lavoratori che si trovino ad operare in un ambiente di lavoro la cui temperatura sia resa gelida a causa del malfunzionamento dell’impianto termico

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 1 aprile 2015, n. 6631 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. BUFFA Francesco...