Il vizio di nullita’ assoluta pignoramento attiene ad un atto del processo, e non al diritto di azione
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Il vizio di nullita’ assoluta pignoramento attiene ad un atto del processo, e non al diritto di azione

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 8 maggio 2018, n. 10945 La massima estrapolata Il vizio di nullita’ assoluta pignoramento attiene ad un atto del processo, e non al diritto di azione, sicche’ anche quando si assuma che esso rende assolutamente incerto il bene pignorato (e quindi l’atto inidoneo a far pervenire il processo...

Ove il recesso sia intimato “per scarso rendimento dovuto essenzialmente all’elevato numero di assenze, ma non tali da esaurire il periodo di comporto”, il licenziamento si rivela ingiustificato.
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Ove il recesso sia intimato “per scarso rendimento dovuto essenzialmente all’elevato numero di assenze, ma non tali da esaurire il periodo di comporto”, il licenziamento si rivela ingiustificato.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 8 maggio 2018, n. 10963 La massima estrapolata Lo scarso rendimento e’ caratterizzato da colpa del lavoratore”, per cui, ove il recesso sia intimato “per scarso rendimento dovuto essenzialmente all’elevato numero di assenze, ma non tali da esaurire il periodo di comporto”, il licenziamento si rivela ingiustificato. Ordinanza 8...

Una volta che si assuma quale investitore non la societa’ fiduciaria ma la persona fisica fiduciante, l’adempimento degli obblighi dell’intermediario finanziario devono essere valutati nei confronti di quest’ultimo, e non nei confronti della societa’ fiduciaria
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Una volta che si assuma quale investitore non la societa’ fiduciaria ma la persona fisica fiduciante, l’adempimento degli obblighi dell’intermediario finanziario devono essere valutati nei confronti di quest’ultimo, e non nei confronti della societa’ fiduciaria

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 30 aprile 2018, n. 10333. Il giudice di merito, al fine di stabilire se l’impresa emittente, l’intermediario ed il promotore abbiano violato le regole di leale comportamento previste dalla specifica normativa, deve interpretare il contratto, e tale interpretazione non e’ censurabile in sede di legittimita’ se immune da...

Se la conciliazione e l’arbitrato richiesti sono rifiutati o non si raggiunge l’accordo il ricorso al giudice va depositato entro 60 giorni.
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Se la conciliazione e l’arbitrato richiesti sono rifiutati o non si raggiunge l’accordo il ricorso al giudice va depositato entro 60 giorni.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 2 maggio 2018, n. 10429. La massima estrapolata Se la conciliazione e l’arbitrato richiesti sono rifiutati o non si raggiunge l’accordo il ricorso al giudice va depositato entro 60 giorni. Sentenza 2 maggio 2018, n. 10429 Data udienza 6 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA...

Inammissibile il ricorso in cassazione per aver il ricorrente inserito nel corpo del ricorso la fotoriproduzione degli atti del processo impiegando sessantotto pagine (su ottantadue totali)
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Inammissibile il ricorso in cassazione per aver il ricorrente inserito nel corpo del ricorso la fotoriproduzione degli atti del processo impiegando sessantotto pagine (su ottantadue totali)

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Ordinanza 3 maggio 2018, n. 10493. Le massime estrapolate Per soddisfare il requisito imposto dall’articolo 366 c.p.c., comma 1, n. 3 il ricorso per cassazione deve contenere l’esposizione chiara ed esauriente, sia pure non analitica o particolareggiata, dei fatti di causa, dalla quale devono risultare le reciproche pretese delle...

In tema di simulazione la conoscibilità del debito, l’interesse del coniuge ad evitare azioni esecutive sono elementi che riguardano un eventuale atteggiamento soggettivo di mala fede
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In tema di simulazione la conoscibilità del debito, l’interesse del coniuge ad evitare azioni esecutive sono elementi che riguardano un eventuale atteggiamento soggettivo di mala fede

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 4 maggio 2018, n. 10576. La massima estrapolata La conoscibilità del debito, l’interesse del coniuge ad evitare azioni esecutive sono elementi che riguardano un eventuale atteggiamento soggettivo di mala fede, ma non bastano ad incidere sulla liceità del motivo comune che ha spinto le parti a concludere gli...

La norma di cui all’art. 1304, primo comma, cod. civ. si riferisce unicamente alla transazione che abbia ad oggetto l’intero debito, e non la sola quota del debitore con cui è stipulata
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La norma di cui all’art. 1304, primo comma, cod. civ. si riferisce unicamente alla transazione che abbia ad oggetto l’intero debito, e non la sola quota del debitore con cui è stipulata

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 30 aprile 2018, n. 10337. La norma di cui all’art. 1304, primo comma, cod. civ. si riferisce unicamente alla transazione che abbia ad oggetto l’intero debito, e non la sola quota del debitore con cui è stipulata, poiché è la comunanza dell’oggetto della transazione a far sì che...

In tema di liquidazione coatta amministrativa, l’accertamento preventivo e l’accertamento successivo dello stato di insolvenza restano dalle disposizioni della legge fallimentare ancorati ai medesimi presupposti sostanziali
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In tema di liquidazione coatta amministrativa, l’accertamento preventivo e l’accertamento successivo dello stato di insolvenza restano dalle disposizioni della legge fallimentare ancorati ai medesimi presupposti sostanziali

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Sentenza 30 aprile 2018, n. 10383 In tema di liquidazione coatta amministrativa, l’accertamento preventivo e l’accertamento successivo dello stato di insolvenza restano dalle disposizioni della legge fallimentare ancorati ai medesimi presupposti sostanziali; sicche’ l’accertamento successivo e’ ammissibile soltanto nei confronti di quegli enti per i quali risulti ammissibile l’accertamento...

La valutazione confessoria di fatti sfavorevoli al dichiarante può essere accertata dal giudice anche in riferimento a comportamenti pregressi della parte dichiarante
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La valutazione confessoria di fatti sfavorevoli al dichiarante può essere accertata dal giudice anche in riferimento a comportamenti pregressi della parte dichiarante

Corte di Cassazione, sezione prima civile, Ordinanza 30 aprile 2018, n. 10387. La valutazione confessoria di fatti sfavorevoli al dichiarante può essere accertata dal giudice anche in riferimento a comportamenti pregressi della parte dichiarante, valutati secondo il principio di buona fede, sicché il giudice correttamente valuta come affermazione consapevole del fatto ammesso, piuttosto che come...

Anche il vizio di omessa pronuncia, ove la parte intenda denunziarlo con l’appello deve costituire oggetto di un puntuale motivo di appello
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Anche il vizio di omessa pronuncia, ove la parte intenda denunziarlo con l’appello deve costituire oggetto di un puntuale motivo di appello

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 2 maggio 2018, n. 10406. Le massime estrapolate Anche il vizio di omessa pronuncia, ove la parte intenda denunziarlo con l’appello, anziché avvalersi della possibilità di riproposizione della domanda non decisa in separata sede, deve costituire oggetto di un puntuale motivo di appello, con il quale si segnali...