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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 25 giugno 2015, n. 13180. L’art. 1398 cod. civ., e la responsabilità del falsus procurator verso il terzo incolpevole

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 25 giugno 2015, n. 13180 Svolgimento del processo La Protea s.r.l in liquidazione propone ricorso con un motivo avverso la sentenza del 5-4-2013 della Corte di Appello di Roma che, per quello che ancora interessa, ha accolto l’appello incidentale proposto da L.A. ed ha condannato la società Protea...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 4 giugno 2015, n. 23987. E’ configurabile la bancarotta fraudolenta qualora l’imprenditore, nella imminenza della dichiarazione di fallimento, abbia restituito al venditore i beni acquistati con patto di riservato dominio

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 4 giugno 2015, n. 23987 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LAPALORCIA Grazia – Presidente Dott. BRUNO Paolo Antonio – Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. POSITANO Gabriele – Consigliere Dott. LIGNOLA...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 maggio 2015, n. 11147. In materia di contratto d’opera intellettuale, ove risulti provato l’inadempimento del professionista alla propria obbligazione, per negligente svolgimento della prestazione, il danno derivante da eventuali sue omissioni deve ritenersi sussistente solo qualora, sulla scorta di criteri probabilistici, si accerti che, senza quella omissione, il risultato sarebbe stato conseguito

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 29 maggio 2015, n. 11147 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – rel. Consigliere Dott. BARRECA...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 maggio 2015, n. 10546. In tema di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 22 maggio 2015, n. 10546 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 15 maggio 2015, n. 10009. Nella promessa di vendita, quando viene convenuta la consegna del bene prima della stipula del contratto definitivo, e unitamente, o non, il pagamento anticipato del prezzo non si verifica un’anticipazione degli effetti traslativi, bensi’ un rapporto tra contratti collegati, in cui il ruolo di contratto principale e’ svolto dal preliminare vero e proprio, e quello di negozi accessori: a) dal contratto di comodato (per quanto attiene alla consegna della cosa) e dal contratto di mutuo gratuito (per quanto riguarda il pagamento anticipato del prezzo). In questo senso, la disponibilita’ conseguita dal promissario acquirente si fonda sull’esistenza di un contratto di comodato, funzionalmente collegato al contratto preliminare, produttivo di effetti meramente obbligatoli. Con l’ulteriore conseguenza, che entrambi i contratti collegati esauriscono i loro effetti (diventano, insomma inefficaci) nel momento stesso in cui il contratto preliminare perde ogni sua efficacia: o perche’ sia stato stipulato il contratto definitivo o perche’ sia stata risolto e sia stato annullato

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 15 maggio 2015, n. 10009 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Consigliere Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. ABETE Luigi – Consigliere Dott. SCALISI...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 20 maggio 2015, n. 10261. In tema di locazione di immobili adibiti ad uso commerciale, il mancato pagamento da parte del conduttore di talune mensilità dovute ex art. 1591 cod. civ. in conseguenza di una fase di occupazione dei locali successiva alla cessazione del contratto non è ostativo al diritto di percepire l’indennità di avviamento commerciale ex art. 34 della legge n. 392 del 1978

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 20 maggio 2015, n. 10261 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. CARLEO Giovanni – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – rel. Consigliere Dott. SCRIMA Antonietta – Consigliere...