Vendita con riserva di proprietà. Il contratto di leasing Per una migliore lettura e comprensione del presente saggio si consiglia di scaricare il documento in pdf Si consiglia di scaricare, inoltre, il saggio sulla compravendita La compravendita A) Nozione La vendita con riserva di proprietà è caratterizzata dal fatto che, mentre la proprietà...
Categoria: Contratti tipici
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 maggio 2014, n. 12291. I gravi motivi che consentono, indipendentemente dalle previsioni contrattuali, il recesso del conduttore dal contratto di locazione, ai sensi degli artt. 4 e 27 l. 27 luglio 1978 n. 392, devono essere determinati da fatti estranei alla sua volontà, imprevedibili e sopravvenuti alla costituzione del rapporto, tali da rendergli oltremodo gravosa la sua prosecuzione. (Nel caso di specie la dismissione della detenzione dell'immobile non era dipesa da arbitraria volontà del conduttore, ma da esigenze esterne, costituite dal continuo abbaiare del cane, che aveva arrecato pregiudizio alla salute della conduttrice, provato dalla testimonianza del coniuge e del suo medico curante)
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 maggio 2014, n. 12291 Svolgimento del processo S.E. ha proposto opposizione avverso il decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Bergamo con cui le era stato intimato di pagare la somma di € 3.285,35, oltre a interessi e spese, in favore della S.F. Srl, per canoni di locazione...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 19 maggio 2014, n. 10974. In caso di trasferimento della proprietà di un'autovettura, l'omessa consegna, da parte dell'alienante, dei documenti necessari per la circolazione del veicolo realizza l'inadempimento di un'obbligazione scaturente dal contratto, giustificando quindi il rifiuto di adempimento, da parte dell'acquirente, dell'obbligazione di rimborsare all'altra parte la somma che quest'ultima sia stata costretta a pagare a titolo di tassa sulla proprietà del veicolo
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza del 19 maggio 2014, n. 10974 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Presidente – Dott. PROTO Cesare Antonio – Consigliere – Dott. PETITTI Stefano – Consigliere – Dott. SAN...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 maggio 2014, n. 11897. Colui che paga un assegno non trasferibile a persona diversa dal prenditore o dal banchiere giratario per l'incasso, risponde del pagamento. Ove la banca girataria per incasso di assegno, munito di clausola di intrasferibilità, abbia eseguito il pagamento nei confronti di un soggetto non creditore , pur legittimato in modo apparente, essa è tenuta ad un nuovo pagamento nei confronti dell'effettivo e legittimo prenditore
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 28 maggio 2014, n. 11897 Svolgimento del processo Con citazione, notificata in data 11/12/2003, G.A.G. conveniva in giudizio la Banca Popolare di Sondrio, per sentirla condannare alla corresponsione della somma di €. 419.363,00, per illegittimo pagamento di propri assegni bancari non trasferibili al suo fiduciario P.P. Costituitosi regolarmente...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 26 maggio 2014, n. 11675. Nelle locazioni non abitative, in base all'art. 32 della legge n. 392 del 1978, così come novellato dall'art. 1, comma 9, sexies del d.l. 7 febbraio 1985, n. 12, convertito in legge 5 aprile 1985, n. 118, il locatore, solo in caso di conforme pattuizione con il conduttore e abilitato a (richiedere annualmente l'aggiornamento del canone per eventuali variazioni del potere di acquisto della moneta. Non risulta e non è stato neppure allegato che tale pattuizione fosse stata inserita nel contratto di locazione ad uso diverso concluso tra le parti. La richiesta di aggiornamento del canone da parte del locatore si pone come condizione per il sorgere del relativo diritto, con la conseguenza che il locatore stesso può pretendere il canone aggiornato solo dal momento di tale richiesta, senza che sia configurabile un suo diritto ad ottenere il pagamento degli arretrati, e ciò sia in caso di locazione di immobili ad uso non abitativo, giusta disposto dell'art. 32 della legge cosiddetto sull'equo canone, sia in caso di locazioni ad uso abitativo, ex art. 24 stessa legge
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 26 maggio 2014, n. 11675 Svolgimento del processo Tra P.M. , dante causa dei ricorrenti P.G. , P. , E. e R.E. e il Comune di Lecce esisteva un contratto di locazione relativo ad un edificio sito in (omissis) , adibito a plesso scolastico, contratto dichiarato risolto alla...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 maggio 2014, n. 11529. Perché si possa configurare la fattispecie del terzo comma dell’art. 1474 c.c., allorquando l'oggetto della vendita non è riconducibile alle ipotesi di cui al primo e secondo comma della stessa norma, è necessario che le parti si siano riferite al giusto prezzo, cioè abbiano evocato nella pattuizione tale nozione, restando escluso – a differenza di quanto può accadere se l'oggetto della vendita sia riconducibile alle dette ipotesi – che possano assumere rilievo espressioni diverse anche se sostanzialmente equivalenti (come prezzo congruo, adeguato, e simili)
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 23 maggio 2014, n. 11529 Svolgimento del processo p.1. Z.S. ha proposto ricorso per cassazione contro F.E. e F. avverso la sentenza del 15 luglio 2010, con la quale la Corte di Appello di Milano ha rigettato il suo appello principale ed accolto quello incidentale dei F. conto...
In tema di locazione di immobili urbani, nella categoria delle riparazioni di piccola manutenzione, a carico del conduttore ex art. 1609 c.c.
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 maggio 2014, n. 11353. In tema di locazione di immobili urbani, nella categoria delle riparazioni di piccola manutenzione, a carico del conduttore ex art. 1609 c.c., non rientrano quelle relative agli impianti interni alla struttura dell’immobile (elettrico, idrico, termico) per l’erogazione dei servizi indispensabili al suo godimento. Il...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 maggio 2014, n. 11265. Al riguardo, va esclusa già solo in astratto la configurabilità di un'eccessiva onerosità sopravvenuta nel caso di mutuo riferito, pure solo in parte, a valuta non nazionale, quand'anche dalle peculiari caratteristiche dell'ECU: in tal caso, l'alea di un contratto che, a norma dell'art. 1467 cod. civ., comma secondo, non legittima la risoluzione per eccessiva onerosità sopravvenuta, comprende anche le oscillazioni di valore delle prestazioni originate dalle regolari normali fluttuazioni del mercato; in simile ipotesi, infatti, le parti, nell'esercizio della loro autonomia negoziale, hanno assunto un rischio futuro, estraneo al tipo contrattuale prescelto, rendendo il contratto di mutuo, sotto tale profilo, aleatorio in senso giuridico, e non solo economico, sotto il (mero) profilo della convenienza. il mutuo in ECU è pienamente valido come contratto aleatorio per espressa e libera volontà delle parti, che hanno deciso di riferirsi a quello come equiparato ad una valuta estera, ove non sia adeguatamente contestato (come non lo è, nella specie, per quanto detto), che la volontà stessa sia stata viziata
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 21 maggio 2014, n. 11265 Svolgimento del processo 1. Con sentenza n. 3217 del 12.2.08 il tribunale di Roma ha definito l’opposizione dispiegata da B.R. in merito all’esecuzione immobiliare n. 96992, ai suoi danni intentata dall’INCE, cui sono succeduti la Banca Popolare di Novara ed il Banco Popolare...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 maggio 2014, n. 10842. Risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, per aver adibito l'immobile locato a dormitorio di cittadini extracomunitari
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 maggio 2014, n. 10842 Svolgimento del processo L’INPDAI (locatore) convenne in giudizio il G. (conduttore di un immobile adibito a rimessa di proprietà dell’attore) perché fosse dichiarato risolto il contratto di locazione per inadempimento del conduttore, che aveva adibito l’immobile locato a dormitorio di cittadini extracomunitari e vi...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 20 maggio, n. 11036. Il contenuto dell'atto pubblico prevale sul preliminare, ma quest'ultimo può in astratto essere utilizzato per indagare sulla comune intenzione delle parti
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 20 maggio, n. 11036 Svolgimento del processo Con citazione 12.7.1996 Sas S. di S.C. e C., premesso che con rogito 14.7.1995 aveva acquistato da F.G. un vecchio fabbricato distrutto dal sisma del 1980 con adiacente orto, sito alla Piazza Casanova o Piazza del Popolo alla frazione Vassi di...