Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 16 giugno 2014, n. 13643 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – rel. Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria –...
Categoria: Diritto Bancario
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 luglio 2014, n. 15266. Prima della scadenza del termine di otto giorni previsto (all'interno dello stesso comune) per il pagamento degli assegni, la banca non solo non può tenere conto della revoca disposta dal cliente ma, al contrario, deve provvedere al pagamento in presenza di fondi.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 3 luglio 2014, n. 15266 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CECCHERINI Aldo – Presidente Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 luglio 2014, n. 15609. È illegittima la segnalazione alla Centrale Rischi allorché non vi siano oggettive e ragionevoli opinioni di ritenere che il credito non verrà soddisfatto entro tempi congrui, sulla base di un sospetto qualificato dalla presenza di elementi sintomatici dell’inadempimento, con conseguente configurazione del diritto al risarcimento del danno.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 9 luglio 2014, n. 15609 Svolgimento del processo Con sentenza del 24 maggio 2007, la Corte d’appello di Roma, in parziale riforma della sentenza definitiva del 25 novembre 2004 del Tribunale della stessa città, ha condannato la Banca Monte dei Paschi di Siena s.p.a. al risarcimento del danno...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 1 luglio 2014, n. 14888. L'art. 1835, co. 2, cod. civ., che, nello stabilire che le annotazioni sul libretto, firmate dall'impiegato della banca, fanno piena prova nei rapporti fra la stessa e il depositario, delinea una presunzione iuris tantum di validità delle sole annotazioni che figurano apposte sul libretto. È possibile peraltro vincere tale presunzione con la dimostrazione che un'operazione di versamento o prelevamento di somme, benché non annotata, sia stata comunque eseguita. In base a quanto disposto dall'art. 2697 cod. civ., è colui che afferma l'esistenza di un diritto a dover provare i fatti che ne costituiscono il fondamento
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 1 luglio 2014, n. 14888 Ritenuto in fatto – che è stata depositata in cancelleria la seguente relazione, in applicazione dell’art. 380 bis cod. proc. civile: “Con atto di citazione del 1 dicembre del 1994 P.C.A. citava in giudizio, davanti al Tribunale di Virente, la Banca di Credito...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 2 luglio 2014, n. 15145. In ipotesi di pagamento di assegni a firma apocrifa l'ente è responsabile a fronte non della mera alterazione del titolo, ma solo allorché essa sia rilevabile ictu oculi in base alle conoscenze del soggetto professionale di diligenza media, che non possiede, al momento della presentazione del titolo, particolari attrezzature strumentali o chimiche per rilevare la falsificazione, né è tenuto a mostrare le qualità di un esperto grafologo
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 2 luglio 2014, n. 15145 Svolgimento del processo Con sentenza dell’8 gennaio 2007, il Tribunale di Trieste in grado di appello, confermando la decisione del giudice di pace, ha condannato Poste Italiane s.p.a. al pagamento della somma di Euro 1.523,55, oltre interessi legali dalla domanda, in favore di...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 3 giugno 2014, n. 12385. In caso di deposito bancario intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere, sino alla estinzione del rapporto, operazioni, attive e passive, anche disgiuntamente, il contitolare ha diritto di chiedere, anche dopo la morte dell'altro, l'adempimento dell'intero saldo del libretto di deposito a risparmio e l'adempimento così conseguito libera la banca verso gli eredi dell'altro contitolare
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 3 giugno 2014, n. 12385 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALVAGO Salvatore – Presidente – Dott. BENINI Stefano – Consigliere – Dott. DIDONE Antonio – rel. Consigliere – Dott. DE CHIARA Carlo...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 26 marzo 2014, n. 7062. Ai sensi dall'art. 56 del regolamento Consob n. 11522/1998, deve essere sanzionata la banca che non abbia adottato procedure e strumenti di controllo interni dirette ad assicurare una corretta ed ordinata prestazione dei servizi di investimento al fine di evitare l'insorgenza di situazioni pregiudizievoli per la clientela
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Sentenza 26 marzo 2014, n. 7062 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente – Dott. CHINDEMI Domenico – rel. Consigliere – Dott. SAMBITO Maria Giovanna Concetta – Consigliere – Dott. NAPOLITANO Lucio...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza del 7 febbraio 2014 n. 2821. La normativa anti-usura disciplinata dalla legge 108/1996 non ha effetti retroattivi e per lo effetto non è applicabile ai rapporti contrattuali conclusi o risolti prima della sua entrata in vigore
Corte di Cassazione sezione III sentenza del 7 febbraio 2014 n. 2821 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE ha pronunciato la seguente: SENTENZA sul ricorso 14824-2007 proposto da: B.A.M. – & C. S.A.S. (OMISSIS), in persona del suo legale rappresentante – ricorrente – contro B.N.L....
Corte Costituzionale, sentenza n. 94 del 9 aprile 2014. Dichiarata l’illegittimità costituzionale degli artt. 133, comma 1, lettera l), 134, comma 1, lettera c), e 135, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104 (Attuazione dell’articolo 44 della legge 18 giugno 2009, n. 69, recante delega al governo per il riordino del processo amministrativo), nella parte in cui attribuiscono alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo, con cognizione estesa al merito, e alla competenza funzionale del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio – sede di Roma le controversie in materia di sanzioni irrogate dalla Banca d’Italia
Sentenza 94/2014 Giudizio Presidente SILVESTRI – Redattore CARTABIA Udienza Pubblica del 11/03/2014 Decisione del 09/04/2014 Deposito del 15/04/2014 Pubblicazione in G. U. Norme impugnate: Artt. 133, c. 1°, lett. l), 134, c. 1°, lett. c), e 135, c. 1°, lett. c), del decreto legislativo 02/07/2010, n. 104; art. 4, c. 1°, nn. 17 e 19, dell’Allegato...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza del 26 febbraio 2014, n. 4518. L'azione di ripetizione di indebito, proposta dal cliente di una banca, il quale lamenti la nullità della clausola di capitalizzazione trimestrale degli interessi anatocistici maturati con riguardo ad un contratto di apertura di credito bancario regolato in conto corrente, è soggetta all'ordinaria prescrizione decennale, la quale decorre, nell'ipotesi in cui i versamenti abbiano avuto solo funzione ripristinatoria della provvista, non dalla data di annotazione in conto di ogni singola posta di interessi illegittimamente addebitati, ma dalla data di estinzione del saldo di chiusura del conto, in cui gli interessi non dovuti sono stati registrati. Infatti, nell'anzidetta ipotesi ciascun versamento non configura un pagamento dal quale far decorrere, ove ritenuto indebito, il termine prescrizionale del diritto alla ripetizione, giacchè il pagamento che può dar vita ad una pretesa restitutoria è esclusivamente quello che si sia tradotto nell'esecuzione di una prestazione da parte del "solvens" con conseguente spostamento patrimoniale in favore dell'"accipiens. I versamenti eseguiti su conto corrente, in corso di rapporto hanno normalmente funzione ripristinatoria della provvista e non determinano uno spostamento patrimoniale dal solvens all'accipiens.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza del 26 febbraio 2014, n. 4518 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE ha pronunciato la seguente: SENTENZA sul ricorso 6725/2007 proposto da: S. S.R.L. (P.I. (OMISSIS)), in persona del legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA CAIO...