Consiglio di Stato sezione IV sentenza 25 maggio 2015, n. 2588 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA ex artt. 38 e 60 c.p.a., sul ricorso n. 2175/2015 RG, proposto dal Comune di Felino (PR), in persona del Sindaco pro tempore,...
Categoria: Diritto Amministrativo
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 25 maggio 2015, n. 2591. L’occupazione sine titulo di beni immobili appartenenti a privati è una situazione di fatto del tutto contrastante con quella di diritto, e che l’Amministrazione deve tempestivamente adoperarsi per ripristinare una situazione di legalità. La P.A. ha, in particolare, dinanzi a sé una secca alternativa: o restituisce i terreni ai titolari, demolendo quanto realizzato e disponendo la completa riduzione in pristino allo status quo ante, oppure deve attivarsi per costituire un legittimo titolo di acquisto dell’area. Quello che le amministrazioni non possono pensare di continuare fare è restare inerti in situazioni di illecito permanente connesso con le occupazioni usurpative
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 25 maggio 2015, n. 2591 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 1475 del 2014, proposto da: Comune di Grottaglie, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 25 maggio 2015, n. 2594. In tema di espropriazione per pubblica utilità
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 25 maggio 2015, n. 2594 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 9707 del 2014, proposto da: Comune di Latina, in persona del Sindaco p.t. rappresentato e difeso dall’avv....
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 25 maggio 2015, n. 2595. L’omessa dichiarazione di alcune condanne penali può essere sanzionata con l’esclusione dalla gara solo in presenza di un obbligo stringente imposto dal bando, mentre, in caso contrario, il concorrente può ritenersi esonerato dal dichiarare l’esistenza di condanne per infrazioni penalmente rilevanti, ma di lieve entità…..allorchè la dichiarazione sia resa sulla scorta di modelli predisposti dalla stazione appaltante ed il concorrente incorre in errore indotto dalla formulazione ambigua o equivoca del modello, non può determinarsi l’esclusione dalla gara per l’incompletezza della dichiarazione resa
Consiglio di Stato sezione IV sentenza 25 maggio 2015, n. 2595 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 906 del 2015, proposto da: St. Srl, in p.l.r.p.t., rappresentata e difesa dagli avv. Pa.Ma. ed altri,...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 6 maggio 2015, n. 9139
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 6 maggio 2015, n. 9139 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. AMENDOLA Adelaide – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – rel....
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 22 maggio 2015, n. 2585. In tema da di divieto di detenzione armi.
Consiglio di Stato sezione III sentenza 22 maggio 2015, n. 2585 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 435 del 2015, proposto da: Ministero dell’Interno, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura Generale dello Stato, anche...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 22 maggio 2015, n. 2569. In tema di ordinanza ambientale di messa in sicurezza
Consiglio di Stato sezione V sentenza 22 maggio 2015, n. 2569 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUINTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso in appello iscritto al numero di registro generale 7849 del 2014, proposto da: HI. S.R.L., in persona del legale rappresentante in...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 14 maggio 2015, n. 2462. Il fortuito ritrovamento in un fondo di un ordigno, risalente al secondo conflitto mondiale, costituisce per il proprietario un evento avente le caratteristiche di inevitabilità e di imprevedibilità tali da escluderne, salva la prova contraria da parte dell’Amministrazione, la responsabilità quale custode e, quindi, l’obbligo conseguente di pagare le spese della sua rimozione
Consiglio di Stato sezione III sentenza 14 maggio 2015, n. 2462 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 3716 del 2013, proposto da: Fr.Fr. e Ma.Fr., rappresentati e difesi dall’Avv. Gi.Ca., del Foro di Perugia,...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 18 maggio 2015, n. 2512. L’ingiunzione di demolizione, in quanto atto dovuto in presenza della constatata realizzazione dell’opera edilizia senza titolo abilitativo o in totale difformità da esso, è in linea di principio sufficientemente motivata con l’affermazione dell’accertata abusività dell’opera. Deve, tuttavia, intendersi fatta salva l’ipotesi in cui, per il lungo lasso di tempo trascorso dalla commissione dell’abuso ed il protrarsi dell’inerzia dell’Amministrazione preposta alla vigilanza, si sia ingenerata una posizione di affidamento nel privato
Consiglio di Stato sezione VI sentenza 18 maggio 2015, n. 2512 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE SESTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 2550 del 2012, proposto da: Qu.Gi. ed altri, rappresentati e difesi dall’avv. Be.Gr., con domicilio eletto presso...
Corte di Cassazione, sezione unite, sentenza 6 maggio 2015, n. 9099. La carenza di giurisdizione per illegittima composizione del giudice speciale (nella specie, Sezione del Consiglio di Stato) è ravvisabile solo in caso di alterazione strutturale dell’organo giudicante, per vizio di numero o qualità dei suoi membri, che ne precluda l’identificazione con l’organo delineato dalla legge, mentre la semplice violazione di norme processuali (nella specie, per dedotta incompatibilità dei magistrati) esorbita dai limiti del sindacato delle Sezioni Unite
Suprema Corte di Cassazione sezione unite sentenza 6 maggio 2015, n. 9099 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Primo Presidente f.f. Dott. RORDORF Renato – Presidente di sez. Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. CAPPABIANCA Aurelio –...