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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 luglio 2013 n. 28502. Non incorre nel reato di diffamazione a mezzo stampa il giornalista che riporti le frasi di un personaggio, che occupa “una posizione di alto rilievo nell’ambito della vita politica, sociale, economica, scientifica, culturale, pure in sé diffamatorie, nei confronti di altro personaggio, la cui posizione sia altrettanto rilevante

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 luglio 2013 n. 28502[1] E’ la dichiarazione rilasciata dal personaggio intervistato che crea di per sé la notizia, indipendentemente dalla veridicità di quanto affermato e dalla continenza formale delle parole usate. Notizia che, se anche lesiva della reputazione altrui, merita di essere pubblicata...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 giugno 2013, n. 26663. Anche in presenza di strutture sanitarie è configurabile il reato di infanticidio in condizioni di abbandono morale e materiale

La massima La situazione di l’abbandono “materiale e morale” ex art. 578 c.p. costituisce un requisito della fattispecie oggettiva da leggere in chiave soggettiva, atteso che la concreta situazione di abbandono, pur rappresentando un dato concreto e indiscutibile che deve effettivamente sussistere, trattandosi di un elemento del fatto tipico, non deve rivestire carattere di oggettiva...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 28014 del 26 giugno 2013. Trasmettere un esposto al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati contro un legale non costituisce reato

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 28014 del 26 giugno 2013 Fatto e diritto Con sentenza pronunciata il 19.4.2012 il tribunale di Cremona, in qualità di giudice di appello, confermava la sentenza con cui il giudice di pace di Cremona aveva condannato C.G. e B.E. alle pene ritenute di giustizia ed al risarcimento...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 giugno 2013, n. 14017. Danno esistenziale incluso nel danno biologico

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Sentenza  4 giugno 2013, n. 14017   Svolgimento del processo Con sentenza depositata il 7 settembre 2010 la Corte d’Appello di Catania ha confermato la sentenza con la quale il Tribunale aveva dichiarato l’illegittimità delle sanzioni disciplinari irrogate dalla società Cogemat srl al dipendente M..D.F. con lettere del 31...

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Corte di Cassazione, sezione I, ordinanza 6 giugno 2013, n. 14329. Rimessa alla Corte Costituzionale la decisione sul caso di una coppia di coniugi il cui marito transessuale aveva ottenuto la rettificazione di attribuzione di sesso dal Tribunale competente

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I CIVILE Ordinanza 6 giugno 2013, n. 14329 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LUCCIOLI Maria Gabriella – Presidente – Dott. CULTRERA Maria Rosaria – Consigliere – Dott. CAMPANILE Pietro – Consigliere – Dott. ACIERNO...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 27944 del 26 giugno 2013. Omicidio colposo per chi guida il gommone ad alta velocità e scontrandosi con un altro natante provoca la morte di un passeggero

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 27944 del 26 giugno 2013 RITENUTO IN FATTO Con sentenza del 7 giugno 2010 il G.U.P. del Tribunale di Napoli, all’esito di giudizio abbreviato, dichiarava A. C. colpevole del delitto di omicidio colposo in danno di P. C. e lo condannava alla pena di anni due e...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 luglio 2013 n. 28371. Annullabile la sentenza se il Pm deposita la lista testi oltre il termine di sette giorni liberi prima dell’udienza

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1° luglio 2013 n. 28371[1] Il giudice di appello, che in sede di rinvio proceda alla rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, ha il potere di disporre d’ufficio, ai sensi dell’art. 507 cod. proc. pen., l’ammissione di prove nuove, atteso che l’art. 627, comma 2, non costituisce norma...

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Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 27 giugno 2013, n.3521. La responsabilità della pubblica amministrazione da provvedimento illegittimo risponde ad un modello speciale non riconducibile ai modelli di responsabilità che operano nel settore del diritto civile.

La massima 1. La responsabilità della pubblica amministrazione da provvedimento illegittimo risponde ad un modello speciale non riconducibile ai modelli di responsabilità che operano nel settore del diritto civile. 2. Rispetto alla responsabilità civile, quella della p.a. presuppone che il comportamento illecito si inserisca nell’ambito di un procedimento amministrativo. L’amministrazione, in ossequio al principio di...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 luglio 2013 n. 16452. Il tentativo obbligatorio di conciliazione interrompe la prescrizione

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 luglio 2013 n. 16452[1]   [1] Testo scaricabile e consultabile dal portale giuridico del Sole24Ore – Guida al Diritto http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/sentenzeDelGiorno/2013/07/il-tentativo-obbligatorio-di-conciliazione-interrompe-la-prescrizione.html  Archivio sentenze ordinanze  sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2011/    sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2012/   sentenze-ordinanze/cassazione-civile-2013/        Studio legale D’Isa @AvvRenatoDIsa      renatodisa.com

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 giugno 2013, n. 27595. In tema di scriminante putativa

La massima L’eccesso colposo sottintende i presupposti della scriminante con il superamento del limiti a quest’ultima collegati, sicché, per stabilire se nel fatto si siano ecceduti colposamente i limiti della difesa legittima, bisogna prima accertare la inadeguatezza della reazione difensiva, per l’eccesso nell’uso dei mezzi a disposizione dell’aggredito in un preciso contesto spazio temporale e...