Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 17 febbraio 2014, n. 3636 Fatto e diritto RILEVATO: che è stata depositata relazione ex art. 380 bis cpc del seguente tenore: “1 – S.A. e T.D. convennero innanzi al Giudice di Pace di Napoli D.F.F. , proprietario come le attrici, di un appartamento sito nel Condominio in...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3874. Essendo stato conferito al consulente fiscale un mandato afferente la difesa nel contenzioso tributario (da ritenersi rapporto del tutto distinto ed autonomo rispetto alla tenuta della contabilità aziendale ed all’assistenza fiscale in senso lato, che erano curate dal fiscalista per il tramite di altra società di consulenza, laddove lo stesso fiscalista aveva ricevuto, esclusivamente e personalmente, altresì – ed a prescindere dai rapporti di collaborazione con società di consulenza – un incarico professionale da parte del cliente per la difesa tecnica dinanzi alla Commissione Tributaria), è stato ritenuto responsabile di inadempimento contrattuale per non essersi attivato dinanzi alla Commissione Tributaria per far constare le nuove norme in tema di concordato per adesione previste dalla novella del 1997, alla luce delle quali – con assai elevato grado di probabilità – il ricorso avrebbe potuto essere accolto ed, inoltre, per non aver comunicato al cliente l’esito del giudizio tributario di primo grado, per consentirgli di proporre appello
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 19 febbraio 2014, n. 3874 Premesso in fatto È stata depositata in cancelleria la seguente relazione: “1.- Con la sentenza impugnata la Corte d’Appello di Torino ha accolto il gravame proposto da P.U. nei confronti di C.P. avverso la sentenza del Tribunale di Cuneo in data 6 dicembre...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 17 gennaio 2014, n. 870. Pur a seguito dell’abrogazione, in conformità al principio comunitario di libera concorrenza, delle disposizioni legislative e regolamentari che prevedono, con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali, il divieto di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, resta fermo il potere-dovere degli ordini professionali, ai sensi del D.L: n. 223 del 2006, art. 2, comma 1, lett. b), convertito, con modificazioni, dalla L. n. 248 del 2006, di verificare, ai fini dell’applicazione delle sanzioni disciplinari, la trasparenza e la veridicità del messaggio pubblicitario
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II CIVILE Sentenza 17 gennaio 2014, n. 870 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BUCCIANTE Ettore – Presidente – Dott. PETITTI Stefano – Consigliere – Dott. MANNA Felice – Consigliere – Dott. SAN GIORGIO Maria...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 febbraio 2014, n. 3967. In tema di appalto è di regola l’appaltatore che risponde dei danni provocati a terzi ed eventualmente anche dell’inosservanza della legge penale durante l’esecuzione del contratto, attesa l’autonomia con cui egli svolge la sua attività nell’esecuzione dell’opera o del servizio appaltato, organizzandone i mezzi necessari, curandone le modalità ed obbligandosi a fornire alla controparte l’opera o il servizio cui si era obbligato, mentre il controllo e la sorveglianza del committente si limitano all’accertamento e alla verifica della corrispondenza dell’opera o del servizio affidato all’appaltatore con quanto costituisce l’oggetto del contratto. In tale contesto, pertanto, una responsabilità del committente nei riguardi dei terzi risulta configurabile solo allorquando si dimostri che il fatto lesivo sia stato commesso dall’appaltatore in esecuzione di un ordine impartitogli dal direttore dei lavori o da altro rappresentante del committente stesso, oppure quando sia configurabile in capo al committente una culpa in eligendo per aver affidato il lavoro ad impresa che palesemente difettava delle necessarie capacità tecniche, ovvero in base al generale principio del neminem laedere di cui all’art. 2043 cod. civ.
La massima 1. In tema di appalto è di regola l’appaltatore che risponde dei danni provocati a terzi ed eventualmente anche dell’inosservanza della legge penale durante l’esecuzione del contratto, attesa l’autonomia con cui egli svolge la sua attività nell’esecuzione dell’opera o del servizio appaltato, organizzandone i mezzi necessari, curandone le modalità ed obbligandosi a fornire...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 19 febbraio 2014, n. 3904. Legittimamente l’ordinanza-ingiunzione oggetto di opposizione può essere firmata dal dirigente delegato, anziché dal Prefetto, dovendosi altresì escludere che le modificazioni apportate dalla legge n. 120 del 2010, ribadendo la previsione che l’ordinanza è adottata dal Prefetto e che questi ha la legittimazione passiva nei giudizi di opposizione, possa avere innovato nell’ambito dell’ordinamento della carriera prefettizia e reso non operanti le disposizioni che individuano i compiti del personale della carriera prefettizia
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 19 febbraio 2014, n. 3904 Ritenuto in fatto Il Ministero dell’interno proponeva appello avverso la sentenza del Giudice di pace di Pachino con la quale era stata accolta l’opposizione proposta da C.A. avverso l’ordinanza ingiunzione emessa dal Prefetto di Siracusa in data 14 agosto 2008, avente ad oggetto...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3838. Caso Schettino. Rimessa alle sezioni unite la questione della ammissibilita’ o proponibilita’ o “fruibilita’” dell’azione di mero accertamento proposta da parte datoriale a mezzo del c.d. rito Fornero
Suprema Corte di Cassazione sezione VI Ordinanza 18 febbraio 2014, n. 3838 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE L Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAMMONE Giovanni – Presidente Dott. BLASUTTO Daniela – rel. Consigliere Dott. FERNANDES Giulio – Consigliere Dott. GARRI Fabrizia – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 17 febbraio 2014, n. 7440. Arresti domicilairi per falso ideologico in danno del dirigente dell’ufficio tecnico comunale (UTC). Per la Cassazione il pericolo di reiterazione della condotta criminosa è stato non illogicamente ravvisato nella circostanza – ammessa dalla stessa ricorrente – che a suo carico pendono (sia pure, come si sostiene, in fase di indagine) altri procedimenti per altrettante ipotesi di falso in atto pubblico; di talché sussistono evidentemente (almeno nella provvisoria ricostruzione fattuale tipica della fase delle indagini preliminari) elementi per ipotizzare che la ricorrente abbia, non solo, già in passato, tenuto più volte condotte delittuose analoghe a quelle che le sono state contestate nel presente procedimento, ma che ciò sia sintomo di un radicato habitus di devianza, collegato al suo ruolo professionale
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 17 febbraio 2014, n. 7440 Ritenuto in fatto 1. F.A., già dirigente dell’ufficio tecnico comunale (UTC) di Pomezia, è sottoposta a indagine e destinataria di misura cautelare personale (arresti domiciliari) con riferimento al concorso in falsità ideologica, riguardante la falsa attestazione della conformità della proposta di variante del...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 4 febbraio 2014, n. 2455. In caso di infortuni sul lavoro, il concorso di responsabilità del dipendente non può farsi derivare dall’essere l’infortunato qualificabile come «lavoratore esperto con mansioni di coordinatore degli altri operai». Il ruolo di «preposto alla sicurezza», infatti, va attribuito in via formale e dietro specifica formazione
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 4 febbraio 2014, n. 2455 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. TRIA Lucia – rel. Consigliere Dott. BALESTRIERI Federico – Consigliere Dott. MANCINO Rossana – Consigliere Dott. PAGETTA Antonella...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 febbraio 2014, n. 3612. In caso di incidente subito da un minore, verificatosi durante una lezione di sci collettivo. L’affidamento di un minore ad una scuola di sci perché gli siano impartite lezioni – il che concretizza la ricorrenza di un contratto – comporti a carico della scuola l’assunzione di obbligazioni di protezione volte a garantirne l’incolumità. Per quanta cautela il maestro di sci possa predisporre, è pur sempre possibile che l’allievo cada, per l’intrinseca natura dell’attività che la scuola è richiesta di svolgere e perché costituisce dato di comune esperienza che non è possibile imparare a sciare senza incappare mai in cadute. Sulla base di tali dati, da un lato, sarebbe erroneo assumere che, per il solo fatto della caduta, la scuola sia responsabile delle lesioni riportate dall’allievo; dall’altro che, essendo una caduta altamente probabile – tale quindi da essere considerata come un rischio accettato – delle lesioni subite dal minore la scuola non debba mai rispondere.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 febbraio 2014, n. 3612 Svolgimento del processo R.C. e O.C. , in proprio e quali genitori esercenti la potestà sul figlio minore R.G. , convennero, davanti al tribunale di Bolzano, l’Associazione Professionale Scuola di Sci e Snowboard Selva Gardena ed B.A. chiedendone la condanna al risarcimento dei...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 12 febbraio 2014, n. 3142. In tema di imposte indirette ed accertamento IVA
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 12 febbraio 2014, n. 3142 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VALITUTTI Antonio – Presidente Dott. MELONI Marina – Consigliere Dott. OLIVIERI Stefano – rel. Consigliere Dott. PERRINO Angelina Maria – Consigliere Dott. CONTI...