Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 2 marzo 2015, n. 9168 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. IZZO Fausto – Consigliere Dott. ZOSO Liana M. T – rel. Consigliere Dott. GRASSO Giuseppe –...
Categoria: Sentenze – Ordinanze
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 2 marzo 2015, n. 9156. Se è ben vero che la coltivazione di stupefacenti, sia essa svolta a livello industriale o domestico, costituisce reato anche quando sia realizzata per la destinazione del prodotto ad uso personale, è però altrettanto vero che spetta pur sempre al giudice verificare in concreto l'offensività della condotta ovvero l'idoneità della sostanza ricavata a produrre un effetto drogante
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 2 marzo 2015, n. 9156 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BRUSCO Carlo Giuseppe – Presidente Dott. D’ISA Claudio – rel. Consigliere Dott. BIANCHI Luisa – Consigliere Dott. BLAIOTTA Rocco Marco – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 26 febbraio 2015, n. 3931. Il licenziamento per superamento del periodo di comporto è fattispecie diversa dal licenziamento per giustificato motivo oggettivo e pertanto al licenziamento del lavoratore disabile per superamento del periodo di conservazione del posto non è applicabile il comma 4 dell'articolo 10 della legge 68/1999, secondo cui è annullabile il licenziamento del lavoratore occupato obbligatoriamente per riduzione di personale o giustificato motivo oggettivo quando al momento della cessazione del rapporto il numero dei rimanenti lavoratori occupati obbligatoriamente sia inferiore alla quota di riserva
Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 26 febbraio 2015, n. 3931 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – rel. Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – Consigliere Dott. GHINOY Paola – Consigliere Dott. AMENDOLA...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 21 gennaio 2015, n. 961. Il giudice di merito non può desumere l'esistenza di un'autonoma organizzazione dal solo fatto che l'esercente un'attività artistica disponga di un agente e stipuli contratti con una società organizzatrice di spettacoli
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA sentenza 21 gennaio 2015, n. 961 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 15 febbraio 2012 la Commissione tributaria regionale dell’Emilia Romagna rigettava l’appello del contribuente contro la sentenza dì primo grado che aveva confermato il recupero a tassazione diretta e indiretta (IVA) per l’anno 2003 a carico del...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 16 marzo 2015, n. 5160. In tema di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro, l'azione di regresso dell'INAIL nei confronti del datore di lavoro può essere esercitata nel termine triennale di prescrizione, che, ove non sia stato iniziato alcun procedimento penale, decorre dal momento di liquidazione dell'indennizzo al danneggiato, ovvero, in caso di rendita, dalla data di costituzione della stessa
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE SENTENZA 16 marzo 2015, n. 5160 Ritenuto in fatto Con ricorso al Giudice del lavoro del Tribunale di Nuoro depositato il 15-11-2005 l’INAIL esponeva che in data (omissis) i sig.ri B.G. e T.P. , dipendenti dell’Enel Distribuzione s.p.a., mentre eseguivano dei lavori all’interno di una cabina elettrica MT/BT in...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 3 marzo 2015, n. 4285. Ai fini della determinazione dell'assegno divorzile, la disponibilità patrimoniale acquisita in via ereditaria dal coniuge onerato può costituire oggetto di valutazione da parte del giudice in quanto costituente in ogni caso una voce reddituale
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 3 marzo 2015, n. 4285 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – rel. Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 3 marzo 2015, n. 4259. Con l'atto di appello la parte soccombente deve sempre censurare ciascuna delle ragioni capace di giustificare da sola la decisione presa dal giudice di primo grado. Non può infatti farlo in un secondo momento nel corso del giudizio, né può addurre di aver chiesto la «riforma integrale» della sentenza, non essendo ammesse deroghe al «principio di specificità dei motivi».
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 3 marzo 2015, n. 4259 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETITTI Stefano – Presidente Dott. MANNA Felice – rel. Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. FALASCHI Milena – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 marzo 2015, n. 4134. In tema di imposta di registro, lo scioglimento del rapporto contrattuale per mutuo dissenso, pur rientrando nella vasta categoria degli eventi risolutivi del contratto, realizza la ritrattazione bilaterale del contratto con la conclusione di un nuovo negozio, da assoggettare a tassazione secondo il disposto dell'art. 28, comma 2, del T.U. Registro
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 2 marzo 2015, n. 4134 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CICALA Mario – Presidente Dott. BOGNANNI Salvatore – Consigliere Dott. IACOBELLIS Marcello – Consigliere Dott. CARACCIOLO Giuseppe – rel. Consigliere...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 13 marzo 2015, n. 1330. Il termine per la contestazione dell'infrazione decorre dal compimento dell'attività di verifica di tutti gli elementi dell'illecito, dovendosi considerare anche il tempo necessario all'Amministrazione per valutare e ponderare adeguatamente gli elementi acquisiti e gli atti preliminari per l'individuazione in fatto degli estremi di responsabilità amministrativa
Consiglio di Stato sezione III sentenza 13 marzo 2015, n. 1330 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE TERZA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso numero di registro generale 8595 del 2014, proposto dal Gr. s.r.l., rappresentato e difeso dagli avv. Ma.Mo.Do.Si., con domicilio eletto presso...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 12 marzo 2015, n. 1324. Spetta alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia sull'impugnativa dell'ordinanza, adottata dal giudice civile, nell'ambito di un procedimento di esecuzione immobiliare, che ha confermato la valutazione operata dal consulente tecnico d'ufficio sull'immobile oggetto di pignoramento, fissandone la vendita
Consiglio di Stato, sezione IV sentenza 12 marzo 2015, n. 1324 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO IL CONSIGLIO DI STATO IN SEDE GIURISDIZIONALE SEZIONE QUARTA ha pronunciato la presente SENTENZA sul ricorso in appello n. 4807 del 2014, proposto da Za.Mu., rappresentato e difeso dall’avv. Al.Av., ed elettivamente domiciliato presso quest’ultimo in Roma,...