Corte di Cassazione, sezione quarta penale, Sentenza 31 maggio 2019, n. 24385. La massima estrapolata: In caso di sostituzione della pena detentiva e pecuniaria con quella del lavoro di pubblica utilità, ai sensi dell’articolo 186, comma 9-bis, del codice della strada, il giudice deve sospendere l’efficacia della sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di...
Categoria: Corte di Cassazione
Il limite di pena considerato ostativo all’operatività della causa di non punibilità
Corte di Cassazione, sezione quinta penale, Sentenza 5 giugno 2019, n. 25103. La massima estrapolata: L’articolo 131-bis del Cp, nel definire il limite di pena considerato ostativo all’operatività della causa di non punibilità dallo stesso contemplata, evoca la pena detentiva “prevista” per il singolo reato, riferendosi quindi alla pena editale stabilita dalla norma incriminatrice e...
Al giudice che procede spetta emettere o meno la misura cautelare reale
Corte di Cassazione, sezione terza penale, Sentenza 26 giugno 2019, n. 27979. La massima estrapolata: Nel rispetto del riparto delle competenze, al giudice che procede spetta emettere o meno la misura cautelare reale, potendo nella fase genetica, anche determinare le modalità di esecuzione della cautela, e successivamente compete al giudice che procede di mantenerla o...
Art. 145 del d.lgs. n. 209 del 2005
Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 31 maggio 2019, n. 14873. La massima estrapolata: L’art. 145 del d.lgs. n. 209 del 2005, ai sensi del quale l’azione per il risarcimento dei danni causati dalla circolazione dei veicoli a motore può essere proposta solo dopo che siano decorsi sessanta giorni da quello in cui il...
L’infrazione di una norma sulla circolazione stradale
Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 31 maggio 2019, n. 14885. La massima estrapolata: L’infrazione di una norma sulla circolazione stradale, pur potendo importare responsabilità ad altro titolo, non può di per sé dar luogo a responsabilità civile per un evento dannoso che non sia con essa in rapporto di causa ed effetto.(In applicazione...
In materia tributaria e l’abuso del diritto
Corte di Cassazione, sezione tributaria, Sentenza 6 giugno 2019, n. 15321. La massima estrapolata: In materia tributaria, integra abuso del diritto, il cui divieto costituisce principio generale antielusivo, l’operazione economica volta al conseguimento di vantaggi fiscali ottenuti mediante l’uso distorto, ancorché non contrastante con alcuna disposizione normativa, di strumenti giuridici idonei ad ottenere un risparmio...
Rapporto di lavoro alle dipendenze della Pubblica amministrazione
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 10 giugno 2019, n. 15555. La massima estrapolata: In tema di rapporto di lavoro alle dipendenze della Pubblica amministrazione, non è configurabile un diritto all’incarico di posizione organizzativa per i responsabili di struttura apicale ex VIII qualifica funzionale, in coerenza con il principio della rotazione degli incarichi e in...
In tema di azioni nei confronti dell’amministratore di società
Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 30 maggio 2019, n. 14778. La massima estrapolata: In tema di azioni nei confronti dell’amministratore di società, a norma dell’art. 2395 cod. civ., il terzo (o il socio) è legittimato, anche dopo il fallimento della società, all’esperimento dell’azione (di natura aquiliana) per ottenere il risarcimento dei danni subiti...
Il fideiussore che chieda la liberazione della garanzia prestata invocando l’applicazione dell’art. 1956 cod. civ.
Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 31 maggio 2019, n. 14877. La massima estrapolata: Il fideiussore che chieda la liberazione della garanzia prestata invocando l’applicazione dell’art. 1956 cod. civ. ha l’onere di provare, ai sensi dell’art. 2697 cod. civ., l’esistenza degli elementi richiesti a tal fine, e cioè che, successivamente alla prestazione della fideiussione...
Omessa vigilanza da parte del quadro direttivo sulla condotta fraudolenta posta in essere da un sottoposto
Corte di Cassazione, sezione lavoro, Sentenza 4 giugno 2019, n. 15168. La massima estrapolata: L’omessa vigilanza da parte del quadro direttivo sulla condotta fraudolenta posta in essere da un sottoposto integra una violazione del dovere di diligenza professionale generica di cui al primo comma dell’art. 2104 c.c. Detto comportamento omissivo, infatti, anche in presenza di...