Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 21 ottobre 2013, n. 23792 Svolgimento del processo Con citazione notificata in data 11-9-2003, S.C. conveniva in giudizio, davanti alla Corte d’Appello di Bari, la moglie M.R.A. , chiedendo che fosse dichiarata efficace nello Stato la sentenza ecclesiastica di nullità del matrimonio concordatario tra le parti, per incapacità...
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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 18 ottobre 2013, n. 42817. L’inammissibilità o la revoca della costituzione di parte civile, prevista nel caso in cui l’azione sia promossa anche davanti al giudice civile, si produce soltanto quando sussista piena coincidenza tra le due domande (in sede penale e in sede civile), essendo la stessa finalizzata ad impedire la duplicazione di giudicati (o di giudicati contrastanti)
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 18 ottobre 2013, n. 42817 Fatto e diritto 1. La Corte di Appello di Napoli con la sentenza indicata in epigrafe ha confermato la decisione, impugnata dall’imputato, pronunciata il 26.3.2007 dal Tribunale di Napoli, con la quale all’esito di giudizio ordinario P..O. è stato riconosciuto colpevole del reato...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 43225 del 22 ottobre 2013. Si deve provare il contatto fisico con il paziente per la condanna in danno dell’imputato per aver svolto abusivamente attività in professionali riservate al medico dentista
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 43225 del 22 ottobre 2013 RITENUT0 IN FATTO 1. La Corte d’appello di Milano con sentenza del 20/12/2012 ha respinto I l’appello proposto da L. M. avverso il provvedimento con il quale il Tribunale di quella città il 26/02!2009 aveva affermato la sua responsabilità per il reato...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 settembre 2013 n. 43143. In tema di spese processuali, non risultando ancora emanato il decreto di cui al comma 6 dell’art. 13 l.. n. 247 del 2012, cui è devoluta la determinazione della misura massima per il rimborso delle spese forfettarie, la disposizione di cui al comma 10 dei medesimo articolo 13 – che reintroduce la previsione del rimborso delle predette spese, in passato denominate “spese generali” -, deve ritenersi allo stato in concreto non operante.
Il testo integrale [1] In tema di spese processuali, agli effetti dell’art. 41 del d.m. 20 luglio 2012, n. 140, il quale ha dato attuazione all’art. 9, secondo comma, del d.l. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito in legge 24 marzo 2012, n. 27, i nuovi parametri, cui devono essere commisurati i compensi dei...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 18 settembre 2013, n. 21287. L’art. 6 del D.M. 2 agosto 1969 qualifica abitazioni di lusso – escluse dal beneficio fiscale di cui al d.P.R. n. 131 del 1986, tariffa 1, art. 1, nota 2 bis -, le unità immobiliari “aventi superficie utile complessiva superiore a mq. 240 (esclusi i balconi, le terrazze, le cantine, le soffitte, le scale e posto macchine)”, e tale norma va interpretata nel senso di dover escludere dal dato quantitativo globale della superficie dell’immobile indicata nell’atto di acquisto (in essa compresi, dunque, i muri perimetrali e quelli divisori) solo i predetti ambienti e non l’intera superficie non calpestabile.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Sentenza 18 settembre 2013, n. 21287 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente – Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere – Dott. SAMBITO Maria Giovanna Concetta – rel. Consigliere – Dott. BRUSCHETTA Ernestino...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 22 ottobre n. 23917. No al risarcimento del danno morale da parte dell’assicurazione per la morte, a causa di un incidente stradale, di un fratello naturale con il quale non vi è mai stato alcun rapporto affettivo
Il testo integrale [1] La liquidazione del danno non patrimoniale, subito dai congiunti in conseguenza dell’uccisione del familiare, deve tener conto dell’intensità del relativo vincolo, della situazione di convivenza e di ogni ulteriore utile circostanza, quali la consistenza più o meno ampia dello stesso nucleo familiare e l’intensità del relativo vincolo; le abitudini di...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 16 settembre 2013, n. 21095. Pur non essendo necessario, ai fini del diritto del mediatore al pagamento della provvigione, che questi abbia partecipato a tutte le fasi della trattativa e sino all’accordo definitivo, è tuttavia indispensabile che la messa in relazione delle parti, ad opera del mediatore, costituisca l’antecedente necessario per pervenire alla conclusione dell’affare.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III CIVILE Sentenza 16 settembre 2013, n. 21095 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente – Dott. VIVALDI Roberta – Consigliere – Dott. ARMANO Uliana – rel. Consigliere – Dott. SCARANO...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 21 ottobre n. 43105. La ricettazione è configurabile con riguardo a condotta che abbia ad oggetto beni con segni o marchi falsi. Il reato di ricettazione dei suddetti beni può concorrere con quello di commercio dei medesimi
Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 21 ottobre n. 43105[1] Nella ricettazione viene incriminato l’acquisto e più in generale la ricezione (ovvero l’intromissione in tali attività) di cose provenienti da reato; l’art. 474 c.p. sanziona invece la detenzione per la vendita o comunque la messa in circolazione di beni con marchi...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 21 ottobre 2013, n. 23797. Ai fini della quantificazione dell’assegno di divorzio a favore dell’ex coniuge
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 21 ottobre 2013, n. 23797 Svolgimento del processo Con sentenza n. 592 del 6.06-7.08.2007 il Tribunale di Savona pronunciava la cessazione degli effetti civili del matrimonio contratto il 28.07.1984, dal ricorrente G.F. con A.R., a costei attribuendo l’assegno divorzile di € 500,00 mensili, annualmente rivalutabile. La sentenza di...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 21 ottobre n. 23873. La violazione dell’obbligo di comportarsi secondo buona fede nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto assume rilievo non solo in caso di rottura ingiustificata delle trattative e, quindi, di mancata conclusione del contratto o di conclusione di un contratto invalido o inefficace, ma anche nel caso in cui il contratto concluso sia valido e, tuttavia, risulti pregiudizievole per la parte vittima dell’altrui comportamento scorretto
Il testo integrale [1] La regola posta dall’art. 1337 cod. civ. non si riferisce alla sola ipotesi della rottura ingiustificata delle trattative ma ha valore di clausola generale, il cui contenuto non può essere predeterminato in modo preciso ed implica il dovere di trattare in modo leale, astenendosi da comportamenti maliziosi o reticenti e...