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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 ottobre 2014, n. 44978. Erroneamente il Tribunale ha impedito all'imputato di esercitare il suo diritto alla prova dichiarando inammissibile la richiesta di sentire i testi indicati nella lista tempestivamente inoltrata, solo perché la stessa era pervenuta all'ufficio tramite fax

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 29 ottobre 2014, n. 44978 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza in epigrafe il Tribunale di Pesaro, sezione di Fano, ha dichiarato G.V. responsabile del reato di cui all’art. 660 cod. pen. commesso dal 1.1.2007 al 22.10.2009 ai danni di C.A. , condannandolo alla pena di 200,00...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 ottobre 2014, n. 44919. Fotocopiare testi universitari per uso personale è reato se le fotocopie superano il limite quantitativo del 15% dell’intero scritto

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 29 ottobre 2014, n. 44919 Ritenuto in fatto 1.1 Con sentenza del 29 gennaio 2013 la Corte di Appello di Milano confermava la sentenza del Tribunale di quella città emessa in data 8 luglio 2009 nei confronti di L.A. , giudicata colpevole del reato di cui all’art. 171...

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 15 ottobre 2014, n. 21770. L’imposta di registro si deve applicare in ragione degli effetti reali voluti dal contribuente. Quindi, in caso di pluralità di negozi il cui intento sia esclusivamente quello di risparmiare il tributo, il Fisco è pienamente legittimato a tassare le singole operazioni in funzione della loro evidente finalità elusiva

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 15 ottobre 2014, n. 21770 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. DI BLASI Antonino – Consigliere Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere Dott. SAMBITO Maria Giovanna Concetta – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 15 ottobre 2014, n. 21796. Il requisito dell'autonoma organizzazione costituisce il presupposto impositivo dell'IRAP, ha cassato con rinvio la decisione del giudice tributario che, in una controversia tra il titolare di una attività di consulenza informatico-commerciale e l'Agenzia delle Entrate, aveva omesso di motivare in ordine alle ragioni per cui gli strumenti posseduti dal contribuente eccedessero la misura minima ed indispensabile per l'esercizio dell'attività

Suprema Corte di Cassazione sezione Tributaria sentenza 15 ottobre 2014, n. 21796   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. FERRO Massimo – Consigliere Dott. FEDERICO Guido – Consigliere Dott. CRUCITTI Roberta...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 ottobre 2014, n. 21954. La procedura camerale prevista dalla Legge 13 giugno 1942, n. 794, articoli 29 e 30, per la liquidazione degli onorari e diritti di avvocato e procuratore, pur dettata solo per le prestazioni giudiziali civili, e' ammessa anche per le prestazioni stragiudiziali, allorche' esse siano in funzione strumentale o complementare all'attivita' propriamente processuale

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 16 ottobre 2014, n. 21954 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BURSESE Gaetano Antonio – Presidente Dott. BIANCHINI Bruno – Consigliere Dott. PARZIALE Ippolisto – Consigliere Dott. SAN GIORGIO Maria Rosaria – rel....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 ottobre 2014, n. 22863. Il testo letterale delle norme di cui al d. lgs. 15 gennaio 1992 n. 50, che ha dato attuazione alla Direttiva n. 85/577/CEE in materia di contratti negoziati fuori dei locali commerciali, deve essere interpretato in coerenza con le finalità perseguite dalla Direttiva. Ne consegue che la disposizione di cui all'art. 1, 1 comma, lett. c) del decreto medesimo, là dove include fra le fattispecie meritevoli di tutela i contratti o le note d'ordine che il consumatore sottoscriva in area, pubblica o aperta, al pubblica – fattispecie che fra l'altro non è inclusa fra quelle elencate dalla Direttiva – deve essere interpretata nel senso che non qualunque luogo pubblico od aperto al pubblico giustifica la peculiare tutela di cui alla normativa, bensì solo quei luoghi pubblici o aperti al pubblico che non siano di per sé destinati alle negoziazioni, ed ai quali il consumatore acceda per finalità estranee a quella di comprare, di vendere o di contrattare, sì che l'eventuale iniziativa del professionista lo colga di sorpresa e impreparato alla difesa dei suoi interessi. Le negoziazioni che si svolgono nell'ambito degli stands allestiti dagli operatori all'interno di una fiera o di un salone di esposizione, non sono in linea di principio assoggettabili alle disposizioni dell’art. 1, 1 comma, d. lgs n. 50/1992 cit., pur se si tratti di luoghi ai quali il pubblico possa liberamente accedere. In questi casi, da un lato, l'attività imprenditoriale non può propriamente ritenersi esterna alla sede dell'impresa, trattandosi di attività solo temporaneamente dislocata in luogo diverso dalla sede legale e dall'ordinaria sede commerciale. Dall'altro lato non si può in linea di principio affermare che il consumatore che acceda di sua iniziativa allo stand fieristico ed ivi concluda un affare si possa considerare in situazione tale da venire sorpreso e colto impreparato dalle offerte commerciali in cui si imbatte, dato che normalmente vi si reca proprio per conoscere e valutare tali offerte

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI SENTENZA 28 ottobre 2014, n. 22863   Ritenuto in fatto Con atto di citazione notificato il 2 luglio 2001 C.S. ha convenuto davanti al Tribunale di Roma R.F., dal quale aveva acquistato un gommone, con motore e carrello, dando in permuta una sua imbarcazione e versando una caparra di...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 15 ottobre 2014, n. 21849. Il termine per determinare l'irragionevole durata di una procedura fallimentare parte dalla insinuazione al passivo e oscilla, a seconda della complessità, tra i 5 ed i 7 anni. Così anche per l'indennizzo che può scendere al di sotto dei 750 euro, per il primo triennio, e 1.000, per gli anni successivi, stabiliti dalla Cedu, sino a 500 e 600 euro senza violare la giurisprudenza comunitaria

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 15 ottobre 2014, n. 21849 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TRIOLA Roberto Michele – Presidente Dott. MIGLIUCCI Emilio – Consigliere Dott. PETITTI Stefano – rel. Consigliere Dott. D’ASCOLA Paquale – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 ottobre 2014, n. 21957. Il proprietario deve sempre conoscere l'identità del conducente al quale ha affidato l'automobile

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 16 ottobre 2014, n. 21957 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PICCIALLI Luigi – Presidente Dott. BURSESE Gaetano Antonio – rel. Consigliere Dott. MAZZACANE Vincenzo – Consigliere Dott. SAN GIORGIO Maria Rosaria – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 settembre 2014, n. 38694. Vi è la possibilità, a determinate condizioni, di sottoporre a sequestro e a successiva confisca i conti correnti che, pur non intestati direttamente al soggetto responsabile dell'evasione fiscale, sono comunque nella sua disponibilità in conseguenza della delega ad operare conferitagli da chi ne risulta formalmente titolare

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 23 settembre 2014, n. 38694 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott....