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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 febbraio 2015, n. 5171. Applicazione delle aggravanti per chi fingendosi un mago commetta violenza sessuale e truffi delle signore approfittando del loro stato di «disperazione»

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 febbraio 2015, n. 5171 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. GAZZARA Santi – Consigliere Dott. MENGONI Enrico...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 gennaio 2015, n. 1382. Rimessa alle sezioni unite la questione in ordine a come coordinare il principio dell'unicita' dei giudizi di cognizione ed esecuzione, applicabile anche in ordine al computo del tempo ai fini della valutazione della durata ragionevole od irragionevole di un processo con la previsione di un termine di decadenza, cosi' come stabilito nella Legge n. 89 del 2001, articolo 4 nella versione ratione temporis applicabile, ovvero quella in vigore fino al giorno 11/8/2012 (Decreto Legge n. 83 del 2012, articolo 55, comma 2 conv. nella Legge n. 134 del 2012) di sei mesi decorrente dal momento in cui la decisione e' divenuta definitiva; inoltre, se il dies a quo costituito dalla "decisione definitiva" cosi' come indicato dal citato articolo 4 ai fini del computo del termine semestrale di decadenza possa ritenersi applicabile alla pronuncia passata in giudicato nel giudizio di cognizione, quando esso abbia avuto una durata irragionevole o invece debba identificarsi soltanto con la decisione conclusiva della successiva fase di esecuzione forzata; – in quest'ultima ipotesi come computare la fase di quiescenza del procedimento, successiva alla conclusione definitiva del giudizio di cognizione ed anteriore all'instaurazione del giudizio di esecuzione.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 gennaio 2015, n. 1382   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo...

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Corte di Cassazione, sezione III, ordinanza 26 gennaio 2015, n. 1392. Rimessa alle sezioni unite la qustione in ordine ai limiti di estensione del principio di "scissione" degli effetti della notificazione in relazione alla notificazione di atti sostanziali o, quantomeno, alla notificazione di atti processuali con effetti sostanziali

Suprema Corte di Cassazione sezione III ordinanza 26 gennaio 2015, n. 1392 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. STALLA Giacomo Maria – rel. Consigliere Dott. LANZILLO Raffaella – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina L. –...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 gennaio 2015, n. 1624. La deliberazione assembleare di esclusione del socio da una società personale

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 28 gennaio 2015, n. 1624 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere Dott. NAZZICONE...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 2 febbraio 2015, n. 1861. Anche un marchio cosiddetto «debole», per esempio perché costituito da parole di uso comune, deve beneficiare di adeguata tutela nei confronti della contraffazione. Non solo, l'elevata diffusione pubblicitaria e commerciale possono trasformarlo in un marchio «forte».

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 2 febbraio 2015, n. 1861   REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. BERNABAI Renato – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 16 febbraio 2015, n. 3081. Gli obblighi di sorveglianza e di tutela dell'Istituto scattano solo quando l'allievo si trovi all'interno della struttura, mentre tutto quanto accade prima, per esempio sui gradini di ingresso, può, ricorrendone le condizioni, trovare il suo addentellato giuridico nell'art. 2051 c.c., relativo alla responsabilità del custode

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 16 febbraio 2015, n. 3081 svolgimento del processo M.T.P. ha proposto ricorso per cassazione affidato a due motivi illustrati da memoria avverso la sentenza della Corte d’Appello di Trento del 29.9.2012 con la quale – in un giudizio di risarcimento danni nei confronti della Associazione Pedagogica Steineriana, della...

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Corte di Cassazione, sezione unite, sentenza 13 febbraio 2015, n. 2889. I ritardi nel deposito dei provvedimenti, quando per la reiterazione e l’entità superino ogni limite di tollerabilità e ragionevolezza, costituiscono illecito disciplinare, costituendo palese violazione del dovere fondamentale di diligenza del magistrato

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 13 febbraio 2015, n. 2889 Svolgimento del processo Il dottor M.C. , giudice del Tribunale di Sulmona, veniva sottoposto a procedimento disciplinare ai sensi degli artt. 1 primo comma e 2 primo comma lettera q) del D. LGS. 23-2-2006 n. 109 per avere ritardato in modo reiterato, grave...