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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 2 febbraio 2016, n. 1914. Avverso l’ordinanza pronunciata dal giudice d’appello ai sensi dell’articolo 348 ter codice procedura civile e’ sempre ammissibile ricorso straordinario per cassazione ai sensi dell’articolo 111 Cost., comma 7 limitatamente ai vizi propri della medesima costituenti violazioni della legge processuale che risultino compatibili con la logica (e la struttura) del giudizio sotteso all’ordinanza in questione, dovendo in particolare escludersi tale compatibilita’ in relazione alla denuncia di omessa pronuncia su di un motivo di appello, attesa la natura complessiva del giudizio prognostico, necessariamente esteso a tutte le impugnazioni relative alla medesima sentenza nonche’ a tutti i motivi di ciascuna impugnazione, e potendo, in relazione al silenzio serbato in sentenza su di un motivo di censura, eventualmente porsi (nei termini e nei limiti in cui possa rilevare sul piano impugnatorio) soltanto un problema di motivazione

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 2 febbraio 2016, n. 1914 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROVELLI Luigi Antonio – Primo Presidente f.f. Dott. CICALA Mario – Presidente di Sez. Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente di Sez. Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 2 febbraio 2016, n. 1906. La disposizione contenuta nella Deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG), n. 200 del 1999, che prescrive agli esercenti l’attività di distribuzione dell’energia elettrica, di“Offrire al cliente almeno una modalità gratuita di pagamento della bolletta”, non comporta la modifica, né l’integrazione, del regolamento di servizio del settore e, di conseguenza, l’integrazione dei contratti di utenza che prevedono il pagamento delle spese di spedizione delle bollette. Esclusa l’operatività dell’articolo 1339 codice civile, che concerne l’integrazione del contratto per effetto di norme imperative, resta inapplicabile anche l’art. 1374 c.c., che postula l’integrazione del contratto per gli aspetti non regolati dalle parti, e dove le norme svolgono una funzione di carattere suppletiva rispetto alle determinazioni pattizie

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 2 febbraio 2016, n. 1906 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – Presidente Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere Dott. CARLUCCIO Giuseppa –...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 febbraio 2016, n. 1863. Il coniuge più debole può chiedere l’assegno di mantenimento al giudice italiano dopo che un giudice di uno Stato estero ne abbia dichiarato il divorzio

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 1 febbraio 2016, n. 1863 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 10 febbraio 2016, n. 5515. Configurabile il reato contestato di cui all’art. 609 bis c.p. (l’imputato, coinvolto in un sinistro stradale, dopo avere offeso e minacciato l’agente di polizia municipale, intervenuta per effettuare gli accertamenti di rito e sottoporre l’imputato all’etilometro, dicendole “stronza, stai zitta..ciucciami il cazzo che ti faccio godere…a quale ufficio appartieni che ti vengo a cercare”, ebbe a palpeggiarle il basso gluteo nuovamente pronunciando la frase scurrile appena riportata) innanzitutto perché la condotta contemplata da tale norma comprende, secondo il costante indirizzo di questa Corte, oltre ad ogni forma di congiunzione carnale, qualsiasi atto idoneo, secondo canoni scientifici e culturali, a soddisfare il piacere sessuale o a suscitarne lo stimolo, a prescindere dalle intenzioni dell’agente, purché questi sia consapevole della natura oggettivamente “sessuale” dell’atto posto in essere con la propria condotta cosciente e volontaria , sicché anche il palpeggiamento dei glutei non può non rientrare, quand’anche fugace o repentino, nella nozione di “atti sessuali”

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 10 febbraio 2016, n. 5515 Ritenuto in fatti 1. S.E.D.E. ha proposto ricorso nei confronti della sentenza della Corte di Appello di Genova di conferma, quanto all’affermazione di responsabilità, della sentenza del G.i.p. dei Tribunale di Genova in data 10/02/2014 di condanna per i reati di cui agli...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 18 gennaio 2016, n. 1835. In relazione alle udienze camerali, in cui la partecipazione delle parti non è obbligatoria, il giudice è tenuto a disporre il rinvio della trattazione in presenza di una dichiarazione di astensione del difensore, legittimamente proclamata dagli organismi di categoria ed effettuata o comunicata nelle forme e nei termini previsti dall’art. 3, comma 1, del vigente codice di autoregolamentazione

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 18 gennaio 2016, n. 1835 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUARTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CIAMPI Francesco Mari – Presidente Dott. MENICHETTI Carla – Consigliere Dott. PICCIALLI Patrizia – Consigliere Dott. BELLINI Ugo – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 gennaio 2016, n. 1632. In caso di sequestro probatorio deve essere dato avviso all’indagato della facoltà di farsi assistere da un difensore. La Corte di Cassazione con la sentenza n. 1632/16 ha annullato l’ordinanza del Tribunale del riesame e, quindi, il decreto di sequestro probatorio del pubblico ministero, in quanto era stato omesso nel corso delle operazioni di sequestro l’avviso all’indagato della facoltà di farsi assistere da un difensore

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 gennaio 2016, n. 1632 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. LIBERATI Giovanni – rel. Consigliere Dott....