Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 aprile 2016, n. 6786 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Presidente Dott. TRAVAGLINO Giacomo – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – rel. Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana – Consigliere...
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Va disposta la cancellazione dalla Sezione speciale degli avvocati stabiliti per il legale che abbia conseguito il titolo in Romania presso una struttura diversa rispetto all’unica riconosciuta dal Ministero della Giustizia italiano attraverso il «Sistema di informazione del mercato interno» dell’Unione europea. Corte di Cassazione, sezioni unite, ordinanza 4 aprile 2016, n. 6463.
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite ordinanza 4 aprile 2016, n. 6463 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Primo Presidente f.f. Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente di Sez. Dott. NOBILE Vittorio – Presidente di Sez. Dott. MAMMONE...
Il giudizio di proporzionalità tra violazioni contestate e provvedimenti adottati dal datore di lavoro si sostanzia nell’apprezzamento della gravità dell’inadempimento del lavoratore nonché dell’adeguatezza della sanzione da compiersi attraverso la valutazione non solo delle circostanze oggettive, ma anche delle modalità soggettive della condotta in quanto incidenti sulla determinazione della gravità della trasgressione e, quindi, della legittimità della sanzione. Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 4 aprile 2016, n. 6442.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 4 aprile 2016, n. 6442 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE L Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CURZIO Pietro – Presidente Dott. ARIENZO Rosa – Consigliere Dott. FERNANDES Giulio – Consigliere Dott. GARRI Fabrizia – Consigliere Dott....
L’assicurazione risponde per il soggetto che non ha modificato l’auto pur avendo una protesi al braccio destro e abbia avuto un sinistro. La situazione non è equiparabile alla guida senza patente. Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 1 aprile 2016, n. 6403.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 1 aprile 2016, n. 6403 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 6 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ARMANO Uliana – Presidente Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – Consigliere Dott. BARRECA Giuseppina Luciana –...
E’ legittima la domanda di oblazione proposta nel termine di 15 giorni dalla notificazione del decreto penale di condanna di cui al comma 1 dell’art. 461 c.p.p., ancorché non contenuta nell’atto di opposizione, dovendosi interpretare la contestualità di cui all’art. 464, comma 2, c.p.p. non già come contestualità di contenuti dell’atto processuale, ma come contestualità temporale riferita al termine di decadenza per la ammissibilità dell’opposizione alla condanna per decreto. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 15 aprile 2016, n. 15785.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 aprile 2016, n. 15785 Fatto e diritto La Corte ritenuto in fatto e considerato in diritto 1. Con atto del 22 luglio 2014 F.P. e gli altri otto imputati del reato di cui all’art. 677 c.p. co. 3 destinatari del decreto penale di condanna n. 323 adottato...
Non sussiste un concorso formale tra calunnia e diffamazione, ma sussiste, per il principio di specialità, il solo reato di calunnia. Invero, gli stessi fatti che sostanziano la falsa incolpazione rientrano nella fattispecie astratta dei due delitti, in quanto con la specifica falsa attribuzione di un reato nei confronti della persona offesa si realizzano non solo gli estremi della calunnia, ma anche l’offesa della “reputazione” e la comunicazione “con più persone”, sicché la calunnia si pone con carattere assorbente in rapporto di specialità rispetto alla diffamazione. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 15 aprile 2016, n. 15851.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 15 aprile 2016, n. 15851 Ritenuto in fatto 1. L’avv. B.V. ricorre personalmente avverso la sentenza in epigrafe, con la quale la Corte d’Appello di Bologna, in parziale riforma di quella emessa in primo grado dal Tribunale di Parma nei confronti del ricorrente e di Br.Gi. , ha,...
La sentenza non definitiva con cui il giudice d’appello, investito dell’opposizione di un terzo revocatoria, si limiti a dichiarare ammissibile l’opposizione e a respingere la sollevata eccezione di tardività non è immediatamente impugnabile con ricorso per cassazione. Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 14 aprile 2016, n. 7411.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 14 aprile 2016, n. 7411 Ritenuto in fatto 1. – Con atto notificato in data 29 aprile 2009, il Banco di Napoli s.p.a. propose opposizione di terzo revocatoria, ex art. 404, secondo comma, cod. proc. civ., avverso la sentenza n. 93 del 16 febbraio 2009, con la quale...
Non è ingiustificato il comportamento della moglie che abbia scelto di non fare ritorno a casa dopo l’ennesimo litigio del marito, anche qualora questo non abbia usato violenza fisica, essendo indubitabile una situazione di confitto permanente che ben può essere indicativa della definitiva rottura della comunione spirituale tra i coniugi. Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 12 aprile 2016, n. 7163.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 12 aprile 2016, n. 7163 Fatto e diritto E’ stata depositata la seguente relazione: 1) La Corte d’appello di Catanzaro ha respinto l’appello proposto da D.S. contro il capo della sentenza di primo grado che, pronunciata la sua separazione giudiziale dal marito M.V., aveva accolto la domanda di...
In tema di società di capitali, la revoca della delega all’amministratore delegato, decisa dal consiglio di amministrazione, deve essere assistita da «giusta causa», anche in applicazione analogica dell’art. 2383, comma 3, c.c., sussistendo, in caso contrario, il diritto del revocato al risarcimento dei danni eventualmente patiti. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 15 aprile 2016, n. 7587.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 aprile 2016, n. 7587 Svolgimento del processo 1. La Corte d’Appello di Brescia ha accolto l’impugnazione proposta da (…) scarl (ora (omissis) scarl) avverso la sentenza del Tribunale di Bergamo che, in accoglimento della domanda proposta da F.E. , amministratore delegato in carica della società, aveva condannato...
Il credito del professionista che ha svolto attività di assistenza, consulenza ed eventualmente redazione della proposta di concordato preventivo rientra de plano tra i crediti sorti in funzione della procedura concorsuale e, come tale, va soddisfatto in prededuzione nel successivo fallimento ai sensi dell’art. 111, comma 2, L.F. fondandosi tale interpretazione sull’esclusione dall’azione revocatoria del pagamento del compenso del professionista ex art. 67, comma 3, lett. g), L.F. Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 15 aprile 2016, n. 7579.
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 15 aprile 2016, n. 7579 Fatto e diritto Rilevato che: 1. M.P. ha proposto istanza di ammissione al passivo del fallimento Multipel s.p.a. del credito relativo al compenso per la propria attività professionale di commercialista a favore della società fallita nella fase di concordato preventivo. In via principale...