Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2664. L’interrogatorio di garanzia reso dopo l’esecuzione di una misura coercitiva e la documentazione in possesso dell’indagato non rientrano tra gli atti di cui deve essere disposta la trasmissione al Tribunale del riesame, a pena della perdita di efficacia della misura cautelare
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2664. L’interrogatorio di garanzia reso dopo l’esecuzione di una misura coercitiva e la documentazione in possesso dell’indagato non rientrano tra gli atti di cui deve essere disposta la trasmissione al Tribunale del riesame, a pena della perdita di efficacia della misura cautelare

Gli elementi sopravvenuti a favore della persona sottoposta alle indagini “consistono non in mere asserzioni difensive – come quelle documentabili nel verbale di interrogatorio – bensi’ in specifici elementi fattuali, di natura oggettiva e sopravvenuti alla richiesta del pubblico ministero, che servano in concreto a discolpare l’indagato e che potrebbero restare ignoti al giudice del...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2688. Sussiste l’aggravante della connessione teleologica, se l’atto di violenza, con il quale l’agente ha consapevolmente prodotto le lesioni, non risulta fine a se stesso, ma e’ stato posto in essere allo scopo di resistere al pubblico ufficiale
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2688. Sussiste l’aggravante della connessione teleologica, se l’atto di violenza, con il quale l’agente ha consapevolmente prodotto le lesioni, non risulta fine a se stesso, ma e’ stato posto in essere allo scopo di resistere al pubblico ufficiale

Quando la violenza esercitata nei confronti di un pubblico ufficiale per costringerlo ad omettere un atto del proprio ufficio anteriormente all’inizio della sua esecuzione eccede il fatto di percosse e volontariamente provoca lesioni personali in danno dell’interessato, si determina un concorso tra il delitto di violenza o minaccia a pubblico ufficiale e quello di lesioni;...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2668. L’interpretazione del linguaggio adoperato dai soggetti intercettati, anche quando sia criptico o cifrato, costituisce questione di fatto, rimessa alla valutazione del giudice di merito
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2668. L’interpretazione del linguaggio adoperato dai soggetti intercettati, anche quando sia criptico o cifrato, costituisce questione di fatto, rimessa alla valutazione del giudice di merito

L’interpretazione del linguaggio adoperato dai soggetti intercettati, anche quando sia criptico o cifrato, costituisce questione di fatto, rimessa alla valutazione del giudice di merito, la quale, se risulta logica in relazione alle massime di esperienza utilizzate, non puo’ essere sindacata in sede di legittimita’ se non nei limiti della manifesta illogicita’ ed irragionevolezza della motivazione...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2717. In tema di sequestro preventivo ai sensi del Decreto Legge n. 306 del 1992, articolo 12-sexies convertito nella L. n. 356 del 1992, la presunzione di illegittima acquisizione da parte dell’imputato deve essere circoscritta in un ambito di ragionevolezza temporale
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2717. In tema di sequestro preventivo ai sensi del Decreto Legge n. 306 del 1992, articolo 12-sexies convertito nella L. n. 356 del 1992, la presunzione di illegittima acquisizione da parte dell’imputato deve essere circoscritta in un ambito di ragionevolezza temporale

In tema di sequestro preventivo ai sensi del Decreto Legge n. 306 del 1992, articolo 12-sexies convertito nella L. n. 356 del 1992, la presunzione di illegittima acquisizione da parte dell’imputato deve essere circoscritta in un ambito di ragionevolezza temporale, dovendosi dar conto che i beni non siano “ictu oculi” estranei al reato perche’ acquistati...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2718. La sopravvenuta pronuncia di una sentenza di condanna, ancorche’ non definitiva, fa venir meno l’interesse dell’imputato alla procedura di riesame finalizzata alla verifica della originaria sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, salvo che risultino dedotti elementi di prova nuovi, suscettibili di dare ingresso ad una possibile diversa lettura degli indizi al momento dell’adozione della misura cautelare
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 22 gennaio 2018, n. 2718. La sopravvenuta pronuncia di una sentenza di condanna, ancorche’ non definitiva, fa venir meno l’interesse dell’imputato alla procedura di riesame finalizzata alla verifica della originaria sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, salvo che risultino dedotti elementi di prova nuovi, suscettibili di dare ingresso ad una possibile diversa lettura degli indizi al momento dell’adozione della misura cautelare

E’ sempre necessaria la verifica della attualita’ e concretezza dell’interesse alla decisione, secondo quanto previsto dall’articolo 568 c.p.p., comma 4, norma applicabile anche ai provvedimenti de libertate e secondo cui e’ requisito fondante di ogni impugnazione la persistenza di un interesse effettivo e attuale, finalisticamente diretto alla rimozione di un pregiudizio reale e specifico che...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 19 gennaio 2018, n. 2280. In materia di abusivismo edilizio, non è configurabile l’esimente dello stato di necessità
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 19 gennaio 2018, n. 2280. In materia di abusivismo edilizio, non è configurabile l’esimente dello stato di necessità

In materia di abusivismo edilizio, non è configurabile l’esimente dello stato di necessità in quanto, pur essendo ipotizzabile un danno grave alla persona in cui rientri anche il danno al diritto all’abitazione, difetta in ogni caso il requisito dell’inevitabilità del pericolo. Inoltre, la realizzazione della costruzione abusiva non può essere giustificata dalla mera necessità di...

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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 19 gennaio 2018, n. 2209. Alla fattispecie prevista dall’art. 434 cod. pen., possono essere ricondotti non soltanto gli eventi disastrosi di grande immediata evidenza che si verificano magari in un arco di tempo ristretto, ma anche quegli eventi non immediatamente percepibili

Alla fattispecie prevista dall’art. 434 cod. pen., possono essere ricondotti non soltanto gli eventi disastrosi di grande immediata evidenza che si verificano magari in un arco di tempo ristretto, ma anche quegli eventi non immediatamente percepibili, che possono realizzarsi in un arco di tempo anche molto prolungato, che pure producano quella compromissione imponente delle caratteristiche...

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Corte di Cassazione, sezione quarta penale, sentenza 19 gennaio 2018, n.2354. Nelle ipotesi di trattamenti sanitari affidati ad una pluralità di medici

Nelle ipotesi di trattamenti sanitari affidati ad una pluralità di medici, sia pure in forma diacronica attraverso atti medici successivi, che sfociano in un esito infausto, ciò che rileva, ai fini della individuazione della penale responsabilità di ciascuno di essi, è la verifica della incidenza della condotta di ciascuno sull’evento lesivo, pena, altrimenti, la valutazione...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 14 febbraio 2018, n.7179. Lo stato di bisogno di un figlio minorenne, presunto dalla legge, non è eliso dal fatto che alla erogazione dei mezzi di sussistenza provveda l’altro genitore.
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 14 febbraio 2018, n.7179. Lo stato di bisogno di un figlio minorenne, presunto dalla legge, non è eliso dal fatto che alla erogazione dei mezzi di sussistenza provveda l’altro genitore.

Lo stato di bisogno di un figlio minorenne, presunto dalla legge, non è eliso dal fatto che alla erogazione dei mezzi di sussistenza provveda l’altro genitore, perché persiste comunque l’obbligo di entrambi i genitori di provvedere al mantenimento dei figli minorenni CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE SENTENZA 14 febbraio 2018, n.7179 Pres. Paoloni –...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza n. 7211, del 14 febbraio 2018. L’impegno professionale del difensore in altro procedimento costituisce legittimo impedimento che dà luogo ad assoluta impossibilità a comparire
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza n. 7211, del 14 febbraio 2018. L’impegno professionale del difensore in altro procedimento costituisce legittimo impedimento che dà luogo ad assoluta impossibilità a comparire

L’impegno professionale del difensore in altro procedimento costituisce legittimo impedimento che dà luogo ad assoluta impossibilità a comparire, ai sensi dell’art. 420-ter, comma 5, cod. proc. pen., a condizione che il difensore prospetti l’impedimento non appena conosciuta la contemporaneità dei diversi impegni, indichi specificamente le ragioni che rendono essenziale l’espletamento della sua funzione nel diverso...