Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 22 febbraio 2018, n. 8633. L’imputabilita’, quale capacita’ di intendere e di volere, e la colpevolezza, quale coscienza e volonta’ del fatto illecito, esprimono concetti diversi ed operano anche su piani diversi
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 22 febbraio 2018, n. 8633. L’imputabilita’, quale capacita’ di intendere e di volere, e la colpevolezza, quale coscienza e volonta’ del fatto illecito, esprimono concetti diversi ed operano anche su piani diversi

L’imputabilita’, quale capacita’ di intendere e di volere, e la colpevolezza, quale coscienza e volonta’ del fatto illecito, esprimono concetti diversi ed operano anche su piani diversi, sebbene la prima, quale componente naturalistica della responsabilita’, debba essere accertata con priorita’ rispetto alla seconda, con la conseguenza che il dolo generico e’ pienamente compatibile con il...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 21 febbraio 2018, n. 8421. Non può essere mantenuta la confisca dei beni rispetto ai reati aboliti per effetto del Dlgs 158/2015.
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 21 febbraio 2018, n. 8421. Non può essere mantenuta la confisca dei beni rispetto ai reati aboliti per effetto del Dlgs 158/2015.

Non può essere mantenuta la confisca dei beni rispetto ai reati aboliti per effetto del Dlgs 158/2015. Sentenza 21 febbraio 2018, n. 8421 Data udienza 12 gennaio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente Dott. SEMERARO...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 22 febbraio 2018, n. 8750. In tema di Bancarotta ed esigenze cautelari; il pericolo di reiterazione di condotte fraudolente
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 22 febbraio 2018, n. 8750. In tema di Bancarotta ed esigenze cautelari; il pericolo di reiterazione di condotte fraudolente

In tema di Bancarotta ed esigenze cautelari; il pericolo di reiterazione di condotte fraudolente messe in atto in passato per sottrarre azioni del gruppo al rischio di azioni esecutive da parte dell’erario viene meno con il fallimento. Sentenza 22 febbraio 2018, n. 8750 Data udienza 10 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 22 febbraio 2018, n. 8736. I fotogrammi scaricati dal sito internet “Google Earth”, costituiscano prove documentali pienamente utilizzabili ai sensi dell’articolo 234 c.p.p., comma 1 o articolo 189 c.p.p.
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 22 febbraio 2018, n. 8736. I fotogrammi scaricati dal sito internet “Google Earth”, costituiscano prove documentali pienamente utilizzabili ai sensi dell’articolo 234 c.p.p., comma 1 o articolo 189 c.p.p.

I fotogrammi scaricati dal sito internet “Google Earth”, costituiscano prove documentali pienamente utilizzabili ai sensi dell’articolo 234 c.p.p., comma 1 o articolo 189 c.p.p. Qualunque documento legittimamente acquisito e’ soggetto alla libera valutazione da parte del giudice ed ha valore probatorio, pur se privo di certificazione ufficiale di conformita’ e pur se l’imputato ne abbia...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 27 febbraio 2018, n. 8997. Bancarotta fraudolenta: ai fini dell’integrazione del reato è sufficiente una condotta distrattiva che metta a rischio il patrimonio dell’impresa
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 27 febbraio 2018, n. 8997. Bancarotta fraudolenta: ai fini dell’integrazione del reato è sufficiente una condotta distrattiva che metta a rischio il patrimonio dell’impresa

Bancarotta fraudolenta: ai fini dell’integrazione del reato è sufficiente una condotta distrattiva che metta a rischio il patrimonio dell’impresa, non serve dunque la volontà dell’agente di produrre il dissesto. Sentenza 27 febbraio 2018, n. 8997 Data udienza 26 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8182. In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto estintivo introdotto dal nuovo art. 162-ter c.p.
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8182. In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto estintivo introdotto dal nuovo art. 162-ter c.p.

In tema di estinzione del reato, la dichiarazione della persona offesa con cui la stessa afferma di aver ricevuto dall’imputato una somma a titolo di risarcimento del danno nonché per spese e competenze processuali del difensore, e di non avere null’altro a pretendere «salvo buon fine del titolo di pagamento», è inidonea a determinare l’effetto...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 21 febbraio 2018, n. 8404. Ai fini del diniego delle circostanze attenuanti generiche
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 21 febbraio 2018, n. 8404. Ai fini del diniego delle circostanze attenuanti generiche

Ai fini del diniego delle circostanze attenuanti generiche, il giudice puo’ limitarsi a prendere in esame, tra gli elementi indicati dall’articolo 133 c.p., quello che ritiene prevalente ed atto a determinare o meno il riconoscimento del beneficio, sicche’ anche un solo elemento attinente alla personalita’ del colpevole o all’entita’ del reato ed alle modalita’ di...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8198. La decadenza del diritto a proporre la querela deve essere accertata secondo criteri rigorosi e non puo’ ritenersi verificata in base a semplici presunzioni prive di valore probatorio
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 20 febbraio 2018, n. 8198. La decadenza del diritto a proporre la querela deve essere accertata secondo criteri rigorosi e non puo’ ritenersi verificata in base a semplici presunzioni prive di valore probatorio

Spetta al giudice, nel caso in cui, nel fascicolo del dibattimento, sia presente la querela, ma non la documentazione attestante la data della sua presentazione, disporne, anche d’ufficio ed in qualsiasi momento, l’acquisizione, in quanto, per la sua funzione tipica di impulso processuale, l’esistenza ed effettiva presentazione della querela non sono profili che possono essere...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 21 febbraio 2018, n. 8410. Per pronunziare sentenza di proscioglimento ai sensi dell’articolo 129 c.p.p., comma 2, occorre
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 21 febbraio 2018, n. 8410. Per pronunziare sentenza di proscioglimento ai sensi dell’articolo 129 c.p.p., comma 2, occorre

Per pronunziare sentenza di proscioglimento ai sensi dell’articolo 129 c.p.p., comma 2, occorre, infatti, che le circostanze idonee a escludere l’esistenza del fatto, la commissione del medesimo da parte dell’imputato e la sua rilevanza penale emergano dagli atti in modo assolutamente non contestabile, cosi’ che la valutazione che il giudice deve compiere al riguardo appartenga...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 21 febbraio 2018, n. 8409. Le valutazioni compiute dal giudice ai fini dell’adozione di una misura cautelare personale devono essere fondate, secondo le linee direttive della Costituzione
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 21 febbraio 2018, n. 8409. Le valutazioni compiute dal giudice ai fini dell’adozione di una misura cautelare personale devono essere fondate, secondo le linee direttive della Costituzione

Le valutazioni compiute dal giudice ai fini dell’adozione di una misura cautelare personale devono essere fondate, secondo le linee direttive della Costituzione, con il massimo di prudenza su un incisivo giudizio prognostico di “elevata probabilita’ di colpevolezza”, tanto lontano da una sommaria delibazione e tanto prossimo a un giudizio di colpevolezza, sia pure presuntivo, poiche’...