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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 13 settembre 2017, n. 41605. Gli agenti sotto copertura possono attivare reti e procedere all’acquisto di materiale pedopornografico

Gli agenti sotto copertura possono attivare reti e procedere all’acquisto di materiale pedopornografico utilizzabili in giudizio contro il pedofilo. Sentenza 13 settembre 2017, n. 41605 Data udienza 6 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41586. Omicidio aggravato dalla premeditazione e la valutazione dell’aggravante
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41586. Omicidio aggravato dalla premeditazione e la valutazione dell’aggravante

Il giudice non può fondare l’aggravante della premeditazione valorizzando solo l’esistenza del rapporto conflittuale tra l’omicida e la sua convivente. Sentenza 12 settembre 2017, n. 41586 Data udienza 6 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI TOMASSI Mariastefania...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41571. L’articolo del codice di rito (603 comma 3), per essere in linea con l’articolo 6 della Cedu sull’equo processo
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41571. L’articolo del codice di rito (603 comma 3), per essere in linea con l’articolo 6 della Cedu sull’equo processo

L’articolo del codice di rito (603 comma 3), per essere in linea con l’articolo 6 della Cedu sull’equo processo, deve essere interpretato nel senso che il giudice di appello per pronunciare sentenza di assoluzione in riforma della condanna del primo giudice deve rinnovare la prova testimoniale della persona offesa se costituisce una prova decisiva e...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 13 ottobre 2017, n. 47064.  Il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche, di cui all’art. 316-ter cod. pen., differisce da quello di truffa aggravata ai sensi dell’art. 640, secondo comma, n. 1, cod. pen.
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 13 ottobre 2017, n. 47064. Il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche, di cui all’art. 316-ter cod. pen., differisce da quello di truffa aggravata ai sensi dell’art. 640, secondo comma, n. 1, cod. pen.

Il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche, di cui all’art. 316-ter cod. pen., differisce da quello di truffa aggravata ai sensi dell’art. 640, secondo comma, n. 1, cod. pen., per la mancanza dell’elemento dell’induzione attraverso la messa in atto di artifici o raggiri, che connota in termini di fraudolenza la condotta di truffa Corte...

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 12 ottobre 2017, n. 46996. L’ambito di applicazione del disposto dell’art. 299 bis cod. proc. pen.
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Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 12 ottobre 2017, n. 46996. L’ambito di applicazione del disposto dell’art. 299 bis cod. proc. pen.

L’ambito di applicazione del disposto dell’art. 299 bis cod. proc. pen. (e in particolare l’estensione dell’onere di avviso alle persone offese di reati commessi con violenza alla persona) rispetto ai reati contro il patrimonio. Corte di Cassazione sez. II Penale sentenza 8 giugno – 12 ottobre 2017, n. 46996 Presidente Diotallevi – Relatore Tutinelli Ritenuto...

Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 25 settembre 2017, n. 44011. Ai fini della sussistenza della scriminante della legittima difesa in luogo di privata dimora
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Corte di Cassazione, sezione quinta penale, sentenza 25 settembre 2017, n. 44011. Ai fini della sussistenza della scriminante della legittima difesa in luogo di privata dimora

Ai fini della sussistenza della scriminante della legittima difesa in luogo di privata dimora o altro luogo ove venga esercitata un’attività commerciale, professionale o imprenditoriale è necessario che vi sia l’introduzione contro la volontà espressa tacita da parte del soggetto legittimato ad escluderne la presenza. CORTE DI CASSAZIONE SEZ. V PENALE SENTENZA 25 settembre 2017,...

Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 11 ottobre 2017, n. 46788. In tema di abuso di ufficio
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 11 ottobre 2017, n. 46788. In tema di abuso di ufficio

In tema di abuso di ufficio, la prova dell’intenzionalità del dolo esige il raggiungimento della certezza che la volontà dell’imputato fosse orientata proprio a procurare il vantaggio patrimoniale o il danno ingiusto e tale certezza non può essere ricavata esclusivamente dal rilievo di un comportamento “non iure” osservato dall’agente, ma deve trovare conferma anche in...

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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41555. Omicidio colposo per il titolare dell’hotel che non fa attenta manutenzione dello scaldabagno

Condannato per omicidio colposo  il titolare dell’hotel per un mancata attenta manutenzione dello scaldabagno installato nella stanza, le cui esalazioni hanno provocato la morte di due ospiti Sentenza 12 settembre 2017, n. 41555 Data udienza 18 luglio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41547. Sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente calcolando il profitto sulla base della somma dell’Iva e dell’Irpef evase
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41547. Sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente calcolando il profitto sulla base della somma dell’Iva e dell’Irpef evase

Legittimo il sequestro preventivo disposto dal Gip calcolando il profitto sulla base della somma dell’Iva e dell’Irpef evase Sentenza 12 settembre 2017, n. 41547 Data udienza 16 maggio 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMOROSO Giovanni – Presidente Dott....

Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41528. La violazione del principio del ne bis in idem da parte dell’imputato già condannato per lo stesso fatto
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Corte di Cassazione, sezione terza penale, sentenza 12 settembre 2017, n. 41528. La violazione del principio del ne bis in idem da parte dell’imputato già condannato per lo stesso fatto

La violazione del principio del ne bis in idem da parte dell’imputato già condannato per lo stesso fatto, non può essere sollevata per la prima volta in cassazione, perché l’accertamento dell’identità del fatto comporta una esame nel merito precluso ai giudici di legittimità. Sentenza 12 settembre 2017, n. 41528 Data udienza 15 dicembre 2016 REPUBBLICA...