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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 3 ottobre 2014, n. 41190. Non integra il reato di ingiuria, né quello di minaccia, augurare ad altri la morte. Stessa cosa dicasi per l'assicurazione che in caso di incidente stradale si ometterà ogni soccorso

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 3 ottobre 2014, n. 41190 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DUBOLINO Pietro – Presidente Dott. BEVERE Antonio – Consigliere Dott. FUMO Maurizi – rel. Consigliere Dott. SETTEMBRE Antonio – Consigliere Dott. MICHELI...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 2 ottobre 2014, n. 40781. Il soggetto che si “limiti” a scaricare dal telefonino sul proprio pc i rapporti sessuali avuti con minorenni non è imputabile del reato di pornografia minorile (articolo 600-ter del cp).

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 2 ottobre 2014, n. 40781 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. SAVINO Mariapia Gaetan – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – rel. Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 ottobre 2014, n. 40527. L'amministratore della società risponde sempre e comunque per i reati imputabili all'impresa.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 ottobre 2014, n. 40527 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. SAVINO Mariapia – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 13 ottobre 2014, n. 42825. Per l'esimente della provocazione, il concetto di immediatezza, espresso dall'art. 599, secondo comma cod. pen., con la locuzione avverbiale "subito dopo", pur nella elasticità con cui deve essere interpretato in relazione a ciascuna fattispecie, non può comunque trascurare il nesso eziologico tra fatto ingiusto e stato d'ira.

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 13 ottobre 2014, n. 42825 Ritenuto in fatto 1. II Tribunale di Messina, con sentenza del 31/5/2012, in parziale riforma di quella emessa dal locale Giudice di pace, appellata dalla sola parte civile, ha condannato S.G. al risarcimento dei danni patiti da B.F., parte offesa del reato di...