Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 23 ottobre 2014, n. 44095 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 4\4\2013 il Tribunale di Lecce, sez. dist. di Maglie, confermava la condanna di R.D. per il reato di cui all’art. 590 c.p. per lesioni colpose in danno del minore G.N. che pativa un morso da un...
Categoria: Cassazione penale 2014
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 22 ottobre, n. 43880. Quando l'uso o il porto d'armi è previsto quale elemento costitutivo o circostanza aggravante del reato, il reato stesso sussiste o è aggravato anche qualora si tratti di arma per uso scenico o di giocattoli riproducenti armi la cui canna non sia occlusa a norma del quarto comma. Ciò comporta che la sussistenza dell'aggravante deve considerarsi ancorata al dato obiettivo dell'uso dell'arma giocattolo priva del richiesto tappo rosso, a prescindere da ogni valutazione in ordine alla sua reale capacità intimidatoria.
Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 22 ottobre, n. 43880 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza in data 19/12/2013, la Corte di appello di Palermo, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Agrigento, in data 18/6/2012, esclusa la recidiva per B. e R. e per tutti e tre gli imputati le circostanze aggravanti...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 ottobre 2014, n. 41686. L'attestazione della Camera di Commercio, relativa all'assenza del requisito di commercialità della società partecipata, non è sufficiente a negare l'applicabilità del regime della pex a favore della società controllante, ma occorre un accertamento sostanziale sul suo effettivo stato
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 ottobre 2014, n. 41686 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 22 ottobre 2014, n. 44022. In tema di falso, al libretto universitario istituito a norma del r.d. 4 giugno 1938 n. 1269 deve riconoscersi natura di atto pubblico fidefaciente limitatamente alle attestazioni ivi contenute relative alla frequenza dello studente alle lezioni, mentre gli va attribuita natura meramente certificativa con riguardo alle attestazioni concernenti l'avvenuto superamento degli esami, atteso il carattere derivativo di queste ultime dai verbali di esame, che costituiscono gli atti pubblici originali, destinati ad essere conservati, a fini di prova, negli uffici di segreteria dell'università. Il libretto, dunque, proprio perché si configura come un prospetto riassuntivo della carriera scolastica dello studente universitario, ha natura certificativa degli esami sostenuti e dei voti riportati, in quanto, riproducendo in sintesi il verbale dell'esame, che costituisce l'atto pubblico originario e preesistente, è un documento "derivato" o "secondario", che contiene dichiarazioni di scienza, ossia attesta fatti e dati, noti al pubblico ufficiale per la loro provenienza da altri documenti ufficiali
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 22 ottobre 2014, n. 44022 Fatto e diritto 1. Con sentenza pronunciata il 17.7.2012 la corte di appello di Salerno confermava la sentenza con cui il giudice per le indagini preliminari presso il tribunale di Salerno, in data 17.5.2010, procedendo in sede di giudizio abbreviato, aveva dichiarato non...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 9 ottobre 2014, n. 42051. La differenza tra gli artt. 575 e 584 cod. pen. va individuata nella diversità dell'elemento psicologico, che nell'omicidio preterintenzionale consiste nella volontarietà delle percosse o delle lesioni alle quali consegue la morte dell'aggredito come evento non voluto
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I SENTENZA 9 ottobre 2014, n. 42051 Ritenuto in fatto Con sentenza del 17.4.2013 la Corte di assise di appello di Catania rideterminava in anni ventuno di reclusione la pena inflitta dalla Corte di primo grado che condannava, con le circostanze attenuanti generiche equivalenti alle circostanze aggravanti contestate della premeditazione...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 15 ottobre 2014, n. 43168. In materia di prevenzione degli infortuni nei luoghi di lavoro, beneficiario della tutela è anche il terzo estraneo all'organizzazione dei lavori, sicché dell'infortunio che sia occorso all'extraneus risponde il debitore di sicurezza, sempre che l'infortunio rientri nell'area di rischio quale definita dalla regola cautelare violata e che il terzo non abbia posto in essere un comportamento di volontaria esposizione a rischio
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE IV SENTENZA 15 ottobre 2014, n. 43168 Ritenuto in fatto 1. Con la sentenza indicata in epigrafe la Corte di appello di Napoli ha confermato la condanna emessa dal Tribunale di Torre Annunziata, sezione distaccata di Castellammare di Stabia, nei confronti di C.A. , giudicato responsabile della morte del...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 9 ottobre 2014, n. 42002. Nel caso che il nuovo legale rappresentante, subentrato al precedente che abbia solo sottoscritto la dichiarazione fiscale, ometta il pagamento dell'IVA, è inammissibile una responsabilità per il reato di omesso versamento di IVA causa il fatto del terzo in capo all'originario legale rappresentante
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 9 ottobre 2014, n. 42002 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. TERESI Alfredo – Presidente Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 21 ottobre 2014, n. 43843. L'attività di coltivazione non autorizzata di piante dalle quali siano estraibili sostanze stupefacenti, anche quando sia realizzata per soddisfare l'uso personale, integra il reato di cui all'art. 73 del d.P.R. n. 309/1990, dovendosi considerare che in tal maniera si dà vita ad un processo produttivo autonomo, capace di autoalimentarsi e di produrre sostanza stupefacente in misura non preventivabile
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 21 ottobre 2014, n. 43843 Ritenuto di fatto 1. II Tribunale di Fermo, con sentenza emessa il 23/9/2013, assolse perché il fatto non costituisce reato C.E. dall’imputazione di aver illecitamente coltivato, complessivamente, n. 64 piantine di marijuana e detenuto circa 25 grammi di marijuana al fine di farne...
Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 21 ottobre 2014, n. 43847.
Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza 21 ottobre 2014, n. 43847 Ritenuto in fatto Il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Venezia ricorre avverso la sentenza con la quale il Tribunale di Treviso, in sede di opposizione a decreto penale di condanna emesso nei confronti di B.M. per la...
Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 16 ottobre 2014, n. 43341. L’esclusione dell'esimente per i delitti contro il patrimonio in danno di congiunti si riferisce, nel fare menzione dei delitti di rapina, estorsione e sequestro di persona a scopo di estorsione, alle sole forme consumate e non anche a quelle tentate
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 16 ottobre 2014, n. 43341 Ritenuto in fatto Con sentenza del Tribunale di Avellino, in composizione monocratica, in data 01.10.2012, S.F. veniva dichiarata responsabile dei reati di cui agli artt. 56, 629 cod. pen. (capo A), 61 n. 2, 582, 585, commi 1 e 2 cod....