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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 5 luglio 2013 n. 28843. La decorrenza dei dieci giorni per l’impugnativa da parte del Pm del provvedimento cautelare emesso dal Gip inizia dalla comunicazione del provvedimento all’ufficio della procura

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 5 luglio 2013 n. 28843[1] Nell’ipotesi in cui il GIP, corrispondendo ad istanza cautelare di natura personale del Pm, accolga parzialmente la richiesta, rigettandola in parte, la comunicazione del provvedimento all’ufficio di Procura nelle forme di cui al co. 2 dell’art. 153 cpp., mediante consegna...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 27775 del 25 giugno 2013. Paziente cade dal dispositivo solleva malati, responsabili progettista e manutentore

Suprema Corte di Cassazione  sezione IV sentenza n. 27775 del 25 giugno 2013 Ritenuto in fatto Il Tribunale di Torino, con sentenza in data 20.12.2010, dichiarava S.A. e V.A.R., rispettivamente nelle qualità di direttore tecnico dell’azienda produttrice Sanix s.r.l. progettista dell’apparecchiatura solleva malati Rosa e di legale rappresentante dell’Officina Ortopedica Ferrero s.r.l., responsabili per il...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 28 giugno 2013, n. 28243. Nei reati contro il patrimonio, la circostanza attenuante comune del danno di speciale tenuità, di cui al n. 4 dell’art. 62 c.p. può applicarsi anche al delitto tentato

La massima Nei reati contro il patrimonio, la circostanza attenuante comune del danno di speciale tenuità, di cui al n. 4 dell’art. 62 c.p. può applicarsi anche al delitto tentato, sempre che la sussistenza della attenuante in questione sia desumibile con certezza dalle modalità del fatto, in base a un preciso giudizio ipotetico che, stimando...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 luglio 2013 n. 28730. Per integrare il reato, previsto dall’articolo 291 del codice penale, è sufficiente una manifestazione generica di vilipendio alla nazione, da intendersi come comunità avente la stessa origine territoriale, storia, lingua e cultura, effettuata pubblicamente

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 4 luglio 2013 n. 28730[1] Il diritto di manifestare il proprio pensiero in qualsiasi modo non può trascendere in offese grossolane e brutali prive di alcuna correlazione con una critica obiettiva: per integrare il reato, previsto dall’articolo 291 del codice penale, è sufficiente una manifestazione...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 28514 del 2 luglio 2013. In tema di bancarotta la sussistenza di un’azione restitutoria è idonea a rimuovere gli effetti distrattivi della precedente condotta

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 28514  del 2 luglio 2013 RITENUTO IN FATTO Con la sentenza impugnata, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Savona del 13/01/2010, veniva confermata l·’affermazione di responsabilità di M. G. per il reato di cui all’art. 216 r.d. 16 marzo 1942, n. 267, commesso quale socio...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 luglio 2013 n. 28502. Non incorre nel reato di diffamazione a mezzo stampa il giornalista che riporti le frasi di un personaggio, che occupa “una posizione di alto rilievo nell’ambito della vita politica, sociale, economica, scientifica, culturale, pure in sé diffamatorie, nei confronti di altro personaggio, la cui posizione sia altrettanto rilevante

  Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 2 luglio 2013 n. 28502[1] E’ la dichiarazione rilasciata dal personaggio intervistato che crea di per sé la notizia, indipendentemente dalla veridicità di quanto affermato e dalla continenza formale delle parole usate. Notizia che, se anche lesiva della reputazione altrui, merita di essere pubblicata...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 19 giugno 2013, n. 26663. Anche in presenza di strutture sanitarie è configurabile il reato di infanticidio in condizioni di abbandono morale e materiale

La massima La situazione di l’abbandono “materiale e morale” ex art. 578 c.p. costituisce un requisito della fattispecie oggettiva da leggere in chiave soggettiva, atteso che la concreta situazione di abbandono, pur rappresentando un dato concreto e indiscutibile che deve effettivamente sussistere, trattandosi di un elemento del fatto tipico, non deve rivestire carattere di oggettiva...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza n. 28014 del 26 giugno 2013. Trasmettere un esposto al Consiglio dell’Ordine degli Avvocati contro un legale non costituisce reato

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza n. 28014 del 26 giugno 2013 Fatto e diritto Con sentenza pronunciata il 19.4.2012 il tribunale di Cremona, in qualità di giudice di appello, confermava la sentenza con cui il giudice di pace di Cremona aveva condannato C.G. e B.E. alle pene ritenute di giustizia ed al risarcimento...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza n. 27944 del 26 giugno 2013. Omicidio colposo per chi guida il gommone ad alta velocità e scontrandosi con un altro natante provoca la morte di un passeggero

Suprema Corte di Cassazione sezione IV sentenza n. 27944 del 26 giugno 2013 RITENUTO IN FATTO Con sentenza del 7 giugno 2010 il G.U.P. del Tribunale di Napoli, all’esito di giudizio abbreviato, dichiarava A. C. colpevole del delitto di omicidio colposo in danno di P. C. e lo condannava alla pena di anni due e...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 luglio 2013 n. 28371. Annullabile la sentenza se il Pm deposita la lista testi oltre il termine di sette giorni liberi prima dell’udienza

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1° luglio 2013 n. 28371[1] Il giudice di appello, che in sede di rinvio proceda alla rinnovazione dell’istruttoria dibattimentale, ha il potere di disporre d’ufficio, ai sensi dell’art. 507 cod. proc. pen., l’ammissione di prove nuove, atteso che l’art. 627, comma 2, non costituisce norma...