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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 15 maggio 2012 n. 18687. Falso ideologico per i medici di base quando rilasciano certificati medici di malattia per telefono

   Corte di cassazione – Sezione V penale – Sentenza 15 maggio 2012 n. 18687. Falso ideologico per i medici di base quando rilasciano certificati medici di malattia per telefono   Il testo integrale[1] Aprire il seguente collegamento   Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 15 maggio 2012 n. 18687 Così deciso dalla Suprema Corte...

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Corte di Cassazione, sezione V, sentenza del 24 aprile 2012, n. 15715. Il delitto di violenza privata è un reato complesso, vale a dire che suo elemento costitutivo sia una condotta che, isolatamente considerata, costituirebbe l’elemento materiale di un altro reato.

Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza del 24 aprile 2012, n. 15715 1. Il Giudice di pace di Sant’Elpidio a Mare, con la sentenza del 18 novembre 2010, ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di R.C.L. per i reati di minacce e percosse in danno di D.R. per essere i reati estinti per...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 febbraio 2012, n.7373. In tema di esame testimoniale nel processo penale

La massima 1. In tema di esame testimoniale, il divieto di formulare domande suggestive opera per tutti i soggetti che intervengono nell’esame, essendo applicabile ai sensi dell’art. 499 c.p.p., comma 2, a tutti il divieto di porre domande che possono nuocere alla sincerità della risposta e dovendo anche dal giudice o dal suo ausiliare essere...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 maggio 2012, n. 16670. Quando i fumi e gli odori sprigionati dalla cottura dei cibi di un bar molestano la famiglia che abita l’appartamento, nei pressi del quale passa il tubo di scarico della cucina, il gestore dell’esercizio è responsabile per il reato di “emissioni moleste” ex art. 647 c.p.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III PENALE Sentenza 4 maggio 2012, n. 16670   Ritenuto in fatto 1 – Con sentenza 11 luglio 2011 il Tribunale di Sulmona condannava A.M.F., titolare di un esercizio commerciale (bar), alla pena di €. 100 d’ammenda quale colpevole del reato di cui all’art. 674 cod. pen. per avere provocato...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 16150 del 2 maggio 2012. Per sporgere querela non è necessaria la delibera del consiglio di amministrazione

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 16150 del 2 maggio 2012   Svolgimento del processo – Motivi della decisione Con sentenza in data 16.09.2009 il Tribunale di Chivasso dichiarava F.S. colpevole del reato di cui all’art. 388 c.p. – per aver sottratto un escavatore affidato alla sua custodia, sottoposto a pignoramento operato a...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza del 3 aprile 2012, n. 12704. La sussistenza dell’elemento soggettivo nel reato di ricettazione (vale a dire la conoscenza della provenienza delittuosa della cosa) può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto

La massima La sussistenza dell’elemento soggettivo nel reato di ricettazione (vale a dire la conoscenza della provenienza delittuosa della cosa) può desumersi da qualsiasi elemento, anche indiretto, e quindi anche dal comportamento dell’imputato e dalla mancata – o non attendibile – indicazione della provenienza della cosa ricevuta, la quale è sicuramente rivelatrice della volontà di...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 15 febbraio 2012, n. 5859. L’estinzione di ogni effetto penale prevista dall’art. 47, comma 12, Ord. Pen., in conseguenza dell’esito positivo dell’affidamento in prova al servizio sociale, comporta che della relativa condanna non possa tenersi conto agli effetti della recidiva

La massima L’estinzione di ogni effetto penale prevista dall’art. 47, comma 12, Ord. Pen., in conseguenza dell’esito positivo dell’affidamento in prova al servizio sociale, comporta che della relativa condanna non possa tenersi conto agli effetti della recidiva SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE SENTENZA 15 febbraio 2012, n. 5859 RITENUTO IN FATTO 1. Con sentenza...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza n. 15230 del 20 aprile 2012. Cani rumorosi: per configurare il reato di disturbo al riposo e alla quiete delle persone e cioè che le emissioni sonore moleste dovevano essere idonee ad arrecare disturbo ad un numero indeterminato di persone, in presenza di un luogo abitato, essendo del tutto rilevante che solo alcune di queste si fossero sentite disturbate

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza n. 15230 del 20 aprile 2012   Fatto e diritto Il Tribunale di Roma condannava C.F. e S.D. per il reato di cui all’art. 659 c.p. sussistendo prova del disturbo arrecato al riposo e all’occupazione delle persone non impedendo che i loro due cani di grossa taglia abbaiassero...

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Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 maggio 2012 n. 17222. Il medico è responsabile anche della fase post operatoria

Corte di casssazione – Sezione IV penale – Sentenza 9 maggio 2012 n. 17222. Il medico è responsabile anche della fase post operatoria   Il testo integrale[1] Corte di Cassazione, sezione IV, sentenza 9 maggio 2012 n. 17222 Così stabilito dalla Corte di cassazione la quale ha respinto il ricorso di un medico già condannato...

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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 24 aprile 2012, n.15933. Ai fini dell’operatività delle disposizioni transitorie della nuova disciplina della prescrizione breve, la pronuncia della sentenza di primo grado, indipendentemente dall’esito di condanna o di assoluzione, determina la pendenza in grado di appello del procedimento ostativa all’applicazione retroattiva delle norme più favorevoli.

La massima Ai fini dell’operatività delle disposizioni transitorie della nuova disciplina della prescrizione breve, la pronuncia della sentenza di primo grado, indipendentemente dall’esito di condanna o di assoluzione, determina la pendenza in grado di appello del procedimento ostativa all’applicazione retroattiva delle norme più favorevoli. SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE SENTENZA 24 aprile 2012, n.15933...