Le conseguenze dannose della violazione dell’obbligo informativo
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Le conseguenze dannose della violazione dell’obbligo informativo

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 15 maggio 2018, n. 11749. La massima estrapolata: La violazione del consenso informato ha una autonoma risarcibilità senza bisogno di ulteriori prove. Le conseguenze dannose della violazione dell’obbligo informativo sono rappresentate: a) dalla sofferenza e dalla contrazione della liberta’ di disporre di se stesso, psichicamente e fisicamente, patite...

In caso di morte della vittima a poche ore di distanza dal verificarsi di un sinistro stradale (nella specie, sei o sette ore), il risarcimento del c.d. danno “catastrofale”
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In caso di morte della vittima a poche ore di distanza dal verificarsi di un sinistro stradale (nella specie, sei o sette ore), il risarcimento del c.d. danno “catastrofale”

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 10 maggio 2018, n. 11250. Le massime estrapolate: In caso di morte della vittima a poche ore di distanza dal verificarsi di un sinistro stradale (nella specie, sei o sette ore), il risarcimento del c.d. danno “catastrofale” – ossia del danno conseguente alla sofferenza patita dalla persona che...

La rivalutazione monetaria e la liquidazione degli interessi sulla somma capitale liquidata a titolo di risarcimento del danno alla persona
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La rivalutazione monetaria e la liquidazione degli interessi sulla somma capitale liquidata a titolo di risarcimento del danno alla persona

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 10 maggio 2018, n. 11251. Le massime estrapolate: La rivalutazione monetaria e la liquidazione degli interessi sulla somma capitale liquidata a titolo di risarcimento del danno alla persona, sono tecniche alternative volte alla reintegrazione del patrimonio del danneggiato nella situazione anteriore all’illecito, il risarcimento del danno da illecito...

La responsabilita’ extracontrattuale per i danni provocati da animali selvatici alla circolazione dei veicoli
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La responsabilita’ extracontrattuale per i danni provocati da animali selvatici alla circolazione dei veicoli

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 11 maggio 2018, n. 11394. La massima estrapolata: La responsabilita’ extracontrattuale per i danni provocati da animali selvatici alla circolazione dei veicoli deve essere imputata all’ente, sia esso Regione, Provincia, Ente Parco, Federazione o Associazione, ecc., a cui siano stati concretamente affidati, nel singolo caso, anche in attuazione...

In tema di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto di compravendita nel caso in cui l’immobile abbia un vizio di regolarità urbanistica
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In tema di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto di compravendita nel caso in cui l’immobile abbia un vizio di regolarità urbanistica

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 14 maggio 2018, n. 11659. La massima estrapolata: In tema di esecuzione specifica dell’obbligo di concludere un contratto di compravendita, può essere pronunciata sentenza di trasferimento coattivo ex art. 2932 cod. civ. nel caso in cui l’immobile abbia un vizio di regolarità urbanistica non oltrepassante la soglia della...

E’ possibile inserire nella parte libera della nota di trascrizione informazioni pure diverse dagli identificativi catastali
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E’ possibile inserire nella parte libera della nota di trascrizione informazioni pure diverse dagli identificativi catastali

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, Sentenza 14 maggio 2018, n. 11687 La massima estrapolata: E’ possibile inserire nella parte libera della nota di trascrizione informazioni pure diverse dagli identificativi catastali (essenzialmente allorche’ tali dati non si rivelino idonei, come quando la porzione immobiliare non sia ultimata o non risulti ancora censita o frazionata in...

Affinche’ possa utilmente dedursi in sede di legittimita’ un vizio di omessa pronunzia, ai sensi dell’articolo 112 c.p.c.
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Affinche’ possa utilmente dedursi in sede di legittimita’ un vizio di omessa pronunzia, ai sensi dell’articolo 112 c.p.c.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, Ordinanza 14 maggio 2018, n. 11645. La massima estrapolata: Affinche’ possa utilmente dedursi in sede di legittimita’ un vizio di omessa pronunzia, ai sensi dell’articolo 112 c.p.c., e’ necessario, da un lato, che al giudice del merito siano state rivolte una domanda od un’eccezione autonomamente apprezzabili, ritualmente ed inequivocabilmente formulate,...

La violazione dell’articolo 115 c.p.c. e quella dell’articolo 116 c.p.c. quando possono essere dedotti come vizi di legittimita’
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La violazione dell’articolo 115 c.p.c. e quella dell’articolo 116 c.p.c. quando possono essere dedotti come vizi di legittimita’

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 10 maggio 2018, n. 11253. Le massime estrapolate: La violazione dell’articolo 115 c.p.c. puo’ essere dedotta come vizio di legittimita’ solo denunciando che il giudice ha dichiarato espressamente di non dover osservare la regola contenuta nella norma, ovvero ha giudicato sulla base di prove non introdotte dalle parti,...

In tema di impugnazioni, la mancata rilevazione officiosa di una nullita’ di protezione da parte del giudice di merito integra il vizio di omessa pronuncia qualora la relativa questione abbia formato oggetto di una specifica domanda od eccezione
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In tema di impugnazioni, la mancata rilevazione officiosa di una nullita’ di protezione da parte del giudice di merito integra il vizio di omessa pronuncia qualora la relativa questione abbia formato oggetto di una specifica domanda od eccezione

Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 10 maggio 2018, n. 11259. La massima estrapolata: In tema di impugnazioni, la mancata rilevazione officiosa di una nullita’ di protezione da parte del giudice di merito integra il vizio di omessa pronuncia qualora la relativa questione abbia formato oggetto di una specifica domanda od eccezione; conseguentemente, in assenza di...

L’interpretazione delle clausole di un regolamento condominiale contrattuale, contenenti il divieto di destinare gli immobili a determinati usi, è sindacabile in sede di legittimità solo per violazione delle regole legali di ermeneutica contrattuale
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L’interpretazione delle clausole di un regolamento condominiale contrattuale, contenenti il divieto di destinare gli immobili a determinati usi, è sindacabile in sede di legittimità solo per violazione delle regole legali di ermeneutica contrattuale

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, Ordinanza 14 maggio 2018, n. 11609. La massima estrapolata: L’interpretazione delle clausole di un regolamento condominiale contrattuale, contenenti il divieto di destinare gli immobili a determinati usi, è sindacabile in sede di legittimità solo per violazione delle regole legali di ermeneutica contrattuale, ovvero per l’omesso esame di fatto storico...