Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 16 gennaio 2018, n. 897. Nelle controversie relative a rapporti di impiego pubblico contrattualizzato, la individuazione del giudice
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Corte di Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 16 gennaio 2018, n. 897. Nelle controversie relative a rapporti di impiego pubblico contrattualizzato, la individuazione del giudice

Nelle controversie relative a rapporti di impiego pubblico contrattualizzato, la individuazione del giudice discende dal perfezionamento della fattispecie attributiva della pretesa fatta valere in giudizio Sentenza 16 gennaio 2018, n. 897 Data udienza 7 novembre 2017 Integrale REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 17 gennaio 2018, n. 1025. E’ consentito al giudice, peritus peritorum, dissentire motivatamente dalle conclusioni del ctu
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 17 gennaio 2018, n. 1025. E’ consentito al giudice, peritus peritorum, dissentire motivatamente dalle conclusioni del ctu

E’ consentito al giudice, peritus peritorum, dissentire motivatamente dalle conclusioni del ctu Sentenza 17 gennaio 2018, n. 1025 Data udienza 22 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SECONDA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – Presidente Dott. CORRENTI Vincenzo – rel. Consigliere...

Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 16 gennaio 2018, n. 869. Ai fini del riconoscimento del diritto del mediatore alla provvigione, non e’ richiesto un nesso eziologico diretto ed esclusivo tra l’attivita’ svolta dal mediatore e la conclusione dell’affare, essendo sufficiente che il mediatore abbia messo in relazione le parti
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 16 gennaio 2018, n. 869. Ai fini del riconoscimento del diritto del mediatore alla provvigione, non e’ richiesto un nesso eziologico diretto ed esclusivo tra l’attivita’ svolta dal mediatore e la conclusione dell’affare, essendo sufficiente che il mediatore abbia messo in relazione le parti

Ai fini del riconoscimento del diritto del mediatore alla provvigione, non e’ richiesto un nesso eziologico diretto ed esclusivo tra l’attivita’ svolta dal mediatore e la conclusione dell’affare, essendo sufficiente che il mediatore abbia messo in relazione le parti, cosi’ da realizzare l’antecedente indispensabile per pervenire alla conclusione del contratto, secondo i principi della causalita’...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 gennaio 2018, n. 836. Il lavoratore adibito a mansioni non rispondenti alla qualifica può chiedere giudizialmente la riconduzione della prestazione nell’ambito della qualifica di appartenenza
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 16 gennaio 2018, n. 836. Il lavoratore adibito a mansioni non rispondenti alla qualifica può chiedere giudizialmente la riconduzione della prestazione nell’ambito della qualifica di appartenenza

Il lavoratore adibito a mansioni non rispondenti alla qualifica può chiedere giudizialmente la riconduzione della prestazione nell’ambito della qualifica di appartenenza, ma non può rifiutarsi senza avallo giudiziario di eseguire la prestazione richiestagli, essendo egli tenuto a osservare le disposizioni per l’esecuzione del lavoro impartite dall’imprenditore, ai sensi degli artt. 2086 e 2104 c.c., da...

Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 16 gennaio 2018, n. 884. Anche i proprietari esclusivi di spazi destinato a posti auto, compresi nel complesso condominiale, possono dirsi condomini, in base ai criteri fissati dall’art. 1117 c.c., e quindi presumersi comproprietari di quelle parti comuni
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Cassazione, sezione seconda civile, ordinanza 16 gennaio 2018, n. 884. Anche i proprietari esclusivi di spazi destinato a posti auto, compresi nel complesso condominiale, possono dirsi condomini, in base ai criteri fissati dall’art. 1117 c.c., e quindi presumersi comproprietari di quelle parti comuni

Anche i proprietari esclusivi di spazi destinato a posti auto, compresi nel complesso condominiale, possono dirsi condomini, in base ai criteri fissati dall’art. 1117 c.c., e quindi presumersi comproprietari (nonché obbligati a concorrere alle relative spese, ex art. 1123 c.c.) di quelle parti comuni che, al momento della formazione del condominio, si trovassero in rapporto...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 16 gennaio 2018, n. 888. Per la determinazione della rendita catastale del parco eolico
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 16 gennaio 2018, n. 888. Per la determinazione della rendita catastale del parco eolico

Per la determinazione della rendita catastale del parco eolico non possono essere presi a riferimento aerogeneratori non comparabili e di epoche diverse. Ordinanza 16 gennaio 2018, n. 888 Data udienza 18 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE T Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 19 gennaio 2018, n. 1257. L’art. 2051 c.c., nel qualificare responsabile chi ha in custodia la cosa per i danni da questa cagionati, individua un criterio di imputazione della responsabilità che prescinde da qualunque connotato di colpa
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 19 gennaio 2018, n. 1257. L’art. 2051 c.c., nel qualificare responsabile chi ha in custodia la cosa per i danni da questa cagionati, individua un criterio di imputazione della responsabilità che prescinde da qualunque connotato di colpa

1. L’art. 2051 c.c., nel qualificare responsabile chi ha in custodia la cosa per i danni da questa cagionati, individua un criterio di imputazione della responsabilità che prescinde da qualunque connotato di colpa, sicchè incombe al danneggiato allegare, dandone la prova, solo il rapporto causale tra la cosa e l’evento dannoso, indipendentemente dalla pericolosità o...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 26 gennaio 2018, n. 2043. Va dato seguito all’indirizzo fortemente innovativo e ormai ampiamente consolidato della Corte secondo cui, ai fini dell’ammissibilità dell’assegno di divorzio, non è corretto il riferimento al tenore di vita pregresso, da sostituire con quello dell’indipendenza (o meglio autosufficienza) economica
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 26 gennaio 2018, n. 2043. Va dato seguito all’indirizzo fortemente innovativo e ormai ampiamente consolidato della Corte secondo cui, ai fini dell’ammissibilità dell’assegno di divorzio, non è corretto il riferimento al tenore di vita pregresso, da sostituire con quello dell’indipendenza (o meglio autosufficienza) economica

1. Va dato seguito all’indirizzo fortemente innovativo e ormai ampiamente consolidato della Corte secondo cui, ai fini dell’ammissibilità dell’assegno di divorzio, non è corretto il riferimento al tenore di vita pregresso, da sostituire con quello dell’indipendenza (o meglio autosufficienza) economica del richiedente. L’autosufficienza economica sarebbe individuabile in alcuni specifici parametri quali il possesso di redditi...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 16 gennaio 2018, n. 831. Nella società cooperativa fra imprenditori agricoli l’accertamento di merito della fallibilità
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 16 gennaio 2018, n. 831. Nella società cooperativa fra imprenditori agricoli l’accertamento di merito della fallibilità

Nella società cooperativa fra imprenditori agricoli l’accertamento di merito della fallibilità deve procedere alla verifica: a) della forma sociale e della qualità dei soci; b) dello svolgimento di attività agricola in senso proprio o di attività agricola connessa, anche esclusiva, da parte della società; c) dell’apporto prevalente dei soci o della destinazione prevalente ai soci...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 gennaio 2018, n. 749. In tema di responsabilita’ del datore di lavoro ex articolo 2087 c.c.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 15 gennaio 2018, n. 749. In tema di responsabilita’ del datore di lavoro ex articolo 2087 c.c.

In tema di responsabilita’ del datore di lavoro ex articolo 2087 c.c., ai fini del superamento della presunzione di cui all’articolo 1218 c.c., grava sul datore di lavoro l’onere di dimostrare di aver rispettato le norme specificamente stabilite in relazione all’attivita’ svolta, e di aver adottato tutte le misure che, in considerazione della peculiarita’ dell’attivita’...