Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5560. In caso di fallimento del datore di lavoro, la domanda del lavoratore, per il riconoscimento del proprio credito e del relativo grado di prelazione, deve proporsi attraverso l’insinuazione allo stato passivo dinanzi al Tribunale fallimentare anziché al Giudice del lavoro
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5560. In caso di fallimento del datore di lavoro, la domanda del lavoratore, per il riconoscimento del proprio credito e del relativo grado di prelazione, deve proporsi attraverso l’insinuazione allo stato passivo dinanzi al Tribunale fallimentare anziché al Giudice del lavoro

In caso di fallimento del datore di lavoro, la domanda del lavoratore, per il riconoscimento del proprio credito e del relativo grado di prelazione, deve proporsi attraverso l’insinuazione allo stato passivo dinanzi al Tribunale fallimentare anziché al Giudice del lavoro perché l’accertamento compiuto dal Tribunale fallimentare è l’unico titolo idoneo per l’ammissione allo stato passivo....

Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 20 marzo 2018, n. 1798. L’unico limite che la Soprintendenza competente incontra in tema di annullamento dell’autorizzazione paesaggistica
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Consiglio di Stato, sezione sesta, sentenza 20 marzo 2018, n. 1798. L’unico limite che la Soprintendenza competente incontra in tema di annullamento dell’autorizzazione paesaggistica

L’unico limite che la Soprintendenza competente incontra in tema di annullamento dell’autorizzazione paesaggistica è costituito dal divieto di effettuare un riesame complessivo delle valutazioni compiute dall’ente competente tale da consentire la sovrapposizione o sostituzione di una nuova valutazione di merito a quella compiuta in sede di rilascio dell’autorizzazione; tale limite sussiste, però, soltanto se l’ente...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 7 marzo 2018, n. 5490. In tema di mantenimento della prole, devono intendersi spese “straordinarie” quelle che, per la loro rilevanza, la loro imprevedibilita’ e la loro imponderabilita’ esulano dall’ordinario regime di vita dei figli.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 7 marzo 2018, n. 5490. In tema di mantenimento della prole, devono intendersi spese “straordinarie” quelle che, per la loro rilevanza, la loro imprevedibilita’ e la loro imponderabilita’ esulano dall’ordinario regime di vita dei figli.

In tema di mantenimento della prole, devono intendersi spese “straordinarie” quelle che, per la loro rilevanza, la loro imprevedibilita’ e la loro imponderabilita’ esulano dall’ordinario regime di vita dei figli. Ebbene, nel caso concreto, la Corte d’appello – con valutazione di fatto incensurabile in questa sede – ha accertato che si trattava di spese per...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 7 marzo 2018, n. 5489. Non è ammissibile al privilegio il compenso dovuto al liquidatore della società.
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Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 7 marzo 2018, n. 5489. Non è ammissibile al privilegio il compenso dovuto al liquidatore della società.

Non è ammissibile al privilegio il compenso dovuto al liquidatore della società. Ordinanza 7 marzo 2018, n. 5489 Data udienza 29 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DIDONE Antonio – Presidente Dott. FERRO Massimo – Consigliere Dott. DI...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 marzo 2018, n. 5380. I contributi versati alla Cassa forense a seguito di accertamento con adesione non aumentano la pensione.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 marzo 2018, n. 5380. I contributi versati alla Cassa forense a seguito di accertamento con adesione non aumentano la pensione.

I contributi versati alla Cassa forense a seguito di accertamento con adesione non aumentano la pensione. Sentenza 7 marzo 2018, n. 5380 Data udienza 2 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MAMMONE Giovanni – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica –...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 7 marzo 2018, n. 5354. Anche dopo il mutamento della forma della decisione sulla competenza per effetto della L. 18 giugno 2009 n. 69, la decisione sulla competenza presuppone sempre la rimessione in decisione della causa ai sensi degli artt. 189 e 275 c.p.c. (ed ai sensi dello stesso art. 189 cod. proc. civ. in relazione all’art. 281 quinquies c.p.c. per il procedimento di decisione del giudice monocratico) preceduta dall’invito a precisare le conclusioni.
Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 7 marzo 2018, n. 5368. La domanda dell’appaltatore volta a conseguire dal committente il corrispettivo previsto per l’esercizio della facolta’ di recesso pattuita in suo favore ai sensi dell’articolo 1373 c.c. e la domanda dello stesso appaltatore di essere tenuto indenne dal committente avvalsosi del diritto di recesso riconosciutogli dall’articolo 1671 c.c.
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Corte di Cassazione, sezione seconda civile, sentenza 7 marzo 2018, n. 5368. La domanda dell’appaltatore volta a conseguire dal committente il corrispettivo previsto per l’esercizio della facolta’ di recesso pattuita in suo favore ai sensi dell’articolo 1373 c.c. e la domanda dello stesso appaltatore di essere tenuto indenne dal committente avvalsosi del diritto di recesso riconosciutogli dall’articolo 1671 c.c.

La domanda dell’appaltatore volta a conseguire dal committente il corrispettivo previsto per l’esercizio della facolta’ di recesso pattuita in suo favore ai sensi dell’articolo 1373 c.c. e la domanda dello stesso appaltatore di essere tenuto indenne dal committente avvalsosi del diritto di recesso riconosciutogli dall’articolo 1671 c.c., sono sostanzialmente diverse in quanto la prima presuppone...

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 marzo 2018, n. 5382. Divieto di cumulo tra l’assicurazione Inail e la sociale tedesca in caso di infortunio del lavoratore in Italia.
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 7 marzo 2018, n. 5382. Divieto di cumulo tra l’assicurazione Inail e la sociale tedesca in caso di infortunio del lavoratore in Italia.

Divieto di cumulo tra l’assicurazione Inail e la sociale tedesca in caso di infortunio del lavoratore in Italia. Sentenza 7 marzo 2018, n. 5382 Data udienza 3 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. D’ANTONIO Enrica – Presidente Dott. BERRINO...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 6 marzo 2018, n. 5227. A seguito dell’intervenuto declaratoria di illegittimità costituzionale dell’art. 45, comma 6 del c.d.s. così come interpretato dal diritto vivente, deve ritenersi necessaria la taratura dell’apparecchiatura “autovelox”
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 6 marzo 2018, n. 5227. A seguito dell’intervenuto declaratoria di illegittimità costituzionale dell’art. 45, comma 6 del c.d.s. così come interpretato dal diritto vivente, deve ritenersi necessaria la taratura dell’apparecchiatura “autovelox”

A seguito dell’intervenuto declaratoria di illegittimità costituzionale dell’art. 45, comma 6 del c.d.s. così come interpretato dal diritto vivente, deve ritenersi necessaria la taratura dell’apparecchiatura “autovelox”; solo a condizione che vi sia espressa indicazione nel verbale dell’avvenuto adempimento, il rilevamento può presumersi affidabile, con conseguente onere dell’opponente di contestare la cattiva fabbricazione, installazione e/o funzionamento...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 6 marzo 2018, n. 5175. Poiche’ il processo esecutivo e’ articolato su di un sistema chiuso di rimedi e non e’ consentita azione in forme diverse dalle opposizioni esecutive o dalle altre iniziative cognitive specificamente previste da detto sistema processuale
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 6 marzo 2018, n. 5175. Poiche’ il processo esecutivo e’ articolato su di un sistema chiuso di rimedi e non e’ consentita azione in forme diverse dalle opposizioni esecutive o dalle altre iniziative cognitive specificamente previste da detto sistema processuale

Poiche’ il processo esecutivo e’ articolato su di un sistema chiuso di rimedi e non e’ consentita azione in forme diverse dalle opposizioni esecutive o dalle altre iniziative cognitive specificamente previste da detto sistema processuale, non e’ ammessa la contestazione di un atto dell’Ufficiale giudiziario (nella specie: avviso di prosecuzione di operazioni di pignoramento mobiliare...