In caso di fallimento il rapporto di lavoro, pur essendo formalmente in essere, non è automaticamente proseguito e difettando così l’esecuzione della prestazione lavorativa, non vi è obbligo da parte della procedura di corrispondere al lavoratore la retribuzione maturata.
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In caso di fallimento il rapporto di lavoro, pur essendo formalmente in essere, non è automaticamente proseguito e difettando così l’esecuzione della prestazione lavorativa, non vi è obbligo da parte della procedura di corrispondere al lavoratore la retribuzione maturata.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 marzo 2018, n. 7308. In caso di fallimento il rapporto di lavoro, pur essendo formalmente in essere, non è automaticamente proseguito e difettando così l’esecuzione della prestazione lavorativa, non vi è obbligo da parte della procedura di corrispondere al lavoratore la retribuzione maturata. Ciò perché il fallimento non...

L’accertamento circa la natura diffamatorio o meno dell’espressione utilizzata resta prerogativa del giudice di merito ed il relativo giudizio sfugge al controllo di legittimita’ se congruamente e logicamente motivato.
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L’accertamento circa la natura diffamatorio o meno dell’espressione utilizzata resta prerogativa del giudice di merito ed il relativo giudizio sfugge al controllo di legittimita’ se congruamente e logicamente motivato.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 23 marzo 2018, n. 7242. L’accertamento circa la natura diffamatorio o meno dell’espressione utilizzata resta prerogativa del giudice di merito ed il relativo giudizio sfugge al controllo di legittimita’ se congruamente e logicamente motivato. In tema di diffamazione a mezzo stampa ed, in particolare, di scriminante del diritto...

La compensazione reciproca dei saldi attivi e passivi riferiti a più rapporti o conti esistenti tra la banca e uno stesso correntista opera sempre salvo patto contrario. Tuttavia non può mai essere rilevata d’ufficio
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La compensazione reciproca dei saldi attivi e passivi riferiti a più rapporti o conti esistenti tra la banca e uno stesso correntista opera sempre salvo patto contrario. Tuttavia non può mai essere rilevata d’ufficio

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 22 marzo 2018, n. 7142. La compensazione reciproca dei saldi attivi e passivi riferiti a più rapporti o conti esistenti tra la banca e uno stesso correntista opera sempre salvo patto contrario. Tuttavia non può mai essere rilevata d’ufficio in quanto, per potere perfezionare la fattispecie estintiva, occorre...

La lavoratrice ha diritto, in base alla legge 104, al trasferimento nella sede di lavoro vicina al padre che ha bisogno di assistenza.
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La lavoratrice ha diritto, in base alla legge 104, al trasferimento nella sede di lavoro vicina al padre che ha bisogno di assistenza.

Corte di Cassazione, sezione lavoro,ordinanza 22 marzo 2018, n. 7120. La lavoratrice ha diritto, in base alla legge 104, al trasferimento nella sede di lavoro vicina al padre che ha bisogno di assistenza. Va verificata la situazione oggettiva di necessità e il tutto è da bilanciare con gli interessi economici del datore. Ordinanza 22 marzo 2018, n....

La parte civile una volta costituita deve ritenersi presente anche senza comparizione in giudizio. Non occorre inoltre per ogni grado di giudizio un nuovo atto di costituzione.
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La parte civile una volta costituita deve ritenersi presente anche senza comparizione in giudizio. Non occorre inoltre per ogni grado di giudizio un nuovo atto di costituzione.

Corte di Cassazione, sezione seconda penale, sentenza 20 marzo 2018, n. 12840. La parte civile una volta costituita deve ritenersi presente anche senza comparizione in giudizio. Non occorre inoltre per ogni grado di giudizio un nuovo atto di costituzione. Sentenza 20 marzo 2018, n. 12840 Data udienza 13 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...

Al pari di quanto avviene nei rapporti tra privati, l’unica prova che l’attore deve offrire a fondamento della sua domanda di indennizzo ex art. 2041 c.c. nei confronti della P.A. concerne l’impoverimento e l’arricchimento, oltre che l’assenza di giustificazione dello spostamento di ricchezza e di altre azioni esperibili a tutela del diritto.
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Al pari di quanto avviene nei rapporti tra privati, l’unica prova che l’attore deve offrire a fondamento della sua domanda di indennizzo ex art. 2041 c.c. nei confronti della P.A. concerne l’impoverimento e l’arricchimento, oltre che l’assenza di giustificazione dello spostamento di ricchezza e di altre azioni esperibili a tutela del diritto.

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 22 marzo 2018, n. 7158. Al pari di quanto avviene nei rapporti tra privati, l’unica prova che l’attore deve offrire a fondamento della sua domanda di indennizzo ex art. 2041 c.c. nei confronti della P.A. concerne l’impoverimento e l’arricchimento, oltre che l’assenza di giustificazione dello spostamento di ricchezza...

Il socio di una società di persone, ancorché illimitatamente responsabile, può validamente prestare fideiussione in favore della società, giacché questa, pur se sprovvista di personalità giuridica, costituisce un distinto centro di interessi e di imputazione di situazioni sostanziali e processuali, dotato di una propria autonomia e capacità rispetto ai soci stessi
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Il socio di una società di persone, ancorché illimitatamente responsabile, può validamente prestare fideiussione in favore della società, giacché questa, pur se sprovvista di personalità giuridica, costituisce un distinto centro di interessi e di imputazione di situazioni sostanziali e processuali, dotato di una propria autonomia e capacità rispetto ai soci stessi

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 22 marzo 2018, n. 7139. Il socio di una società di persone, ancorché illimitatamente responsabile, può validamente prestare fideiussione in favore della società, giacché questa, pur se sprovvista di personalità giuridica, costituisce un distinto centro di interessi e di imputazione di situazioni sostanziali e processuali, dotato di una...

L’impossibilità o l’estrema difficoltà di dimostrazione del pregiudizio sofferto richiede una puntuale ricostruzione delle circostanze del caso concreto, da valutare, quanto al profilo estimativo
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L’impossibilità o l’estrema difficoltà di dimostrazione del pregiudizio sofferto richiede una puntuale ricostruzione delle circostanze del caso concreto, da valutare, quanto al profilo estimativo

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 22 marzo 2018, n. 7146. L’impossibilità o l’estrema difficoltà di dimostrazione del pregiudizio sofferto richiede una puntuale ricostruzione delle circostanze del caso concreto, da valutare, quanto al profilo estimativo, anche alla stregua di regole probabilistiche e, in generale, in base al principio dell’id quod plerumque accidit, senza che...

La riorganizzazione aziendale se non direttamente riferibile alla situazione del lavoratore non giustifica il demansionamento per il quale la società paga il danno biologico.
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La riorganizzazione aziendale se non direttamente riferibile alla situazione del lavoratore non giustifica il demansionamento per il quale la società paga il danno biologico.

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 22 marzo 2018, n. 7118. La riorganizzazione aziendale se non direttamente riferibile alla situazione del lavoratore non giustifica il demansionamento per il quale la società paga il danno biologico. Ordinanza 22 marzo 2018, n. 7118 Data udienza 19 dicembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

L’incompletezza della cartella clinica va ritenuta circostanza di fatto che il giudice di merito può utilizzare per ritenere dimostrata l’esistenza di un valido nesso causale tra l’operato e del medico e il danno sofferto dal paziente.
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L’incompletezza della cartella clinica va ritenuta circostanza di fatto che il giudice di merito può utilizzare per ritenere dimostrata l’esistenza di un valido nesso causale tra l’operato e del medico e il danno sofferto dal paziente.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 23 marzo 2018, n. 7250. L’incompletezza della cartella clinica va ritenuta circostanza di fatto che il giudice di merito può utilizzare per ritenere dimostrata l’esistenza di un valido nesso causale tra l’operato e del medico e il danno sofferto dal paziente. Di qui ricade sulla struttura sanitaria l’onere...