Il nuovo articolo 360 c.p.c., n. 5; omesso esame di un fatto decisivo, che sia stato oggetto di discussione tra le parti, nei limiti in cui l’anomalia motivazionale si tramuti in violazione di legge costituzionalmente rilevante, in quanto attinente alla esistenza in se’ della motivazione, purche’ il vizio risulti dal testo della sentenza impugnata
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Il nuovo articolo 360 c.p.c., n. 5; omesso esame di un fatto decisivo, che sia stato oggetto di discussione tra le parti, nei limiti in cui l’anomalia motivazionale si tramuti in violazione di legge costituzionalmente rilevante, in quanto attinente alla esistenza in se’ della motivazione, purche’ il vizio risulti dal testo della sentenza impugnata

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 6 aprile 2018, n. 8492. Il nuovo articolo 360 c.p.c., n. 5, come riformulato dal Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83, articolo 54, conv. in L. 7 agosto 2012, n. 134, dispone che e’ oggi denunciabile soltanto l’omesso esame di un fatto decisivo, che sia stato oggetto...

In tema di contratti di intermediazione finanziaria, ai fini della valutazione della domanda risarcitoria da inadempimento degli obblighi preventivi di informazione gravanti sull’intermediario rileva anche il comportamento delle parti successivo all’effettuazione dell’ordine di acquisto
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In tema di contratti di intermediazione finanziaria, ai fini della valutazione della domanda risarcitoria da inadempimento degli obblighi preventivi di informazione gravanti sull’intermediario rileva anche il comportamento delle parti successivo all’effettuazione dell’ordine di acquisto

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 6 aprile 2018, n. 8504. In tema di contratti di intermediazione finanziaria, ai fini della valutazione della domanda risarcitoria da inadempimento degli obblighi preventivi di informazione gravanti sull’intermediario rileva anche il comportamento delle parti successivo all’effettuazione dell’ordine di acquisto, in quanto gli effetti di detto inadempimento del Decreto...

L’art. 31 t.u., nell’individuare i soggetti colpiti dalle misure repressive nel proprietario e nel responsabile dell’abuso, considera quale soggetto passivo dell’ordine di demolizione il soggetto che ha il potere di rimuovere concretamente l’abuso, potere che compete indubbiamente al proprietario, anche se non responsabile in via diretta.
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L’art. 31 t.u., nell’individuare i soggetti colpiti dalle misure repressive nel proprietario e nel responsabile dell’abuso, considera quale soggetto passivo dell’ordine di demolizione il soggetto che ha il potere di rimuovere concretamente l’abuso, potere che compete indubbiamente al proprietario, anche se non responsabile in via diretta.

Consiglio di Stato, sezione quarta, sentenza 19 aprile 2018, n. 2364. L’art. 31 t.u., nell’individuare i soggetti colpiti dalle misure repressive nel proprietario e nel responsabile dell’abuso, considera quale soggetto passivo dell’ordine di demolizione il soggetto che ha il potere di rimuovere concretamente l’abuso, potere che compete indubbiamente al proprietario, anche se non responsabile in...

In caso di licenziamento per giusta causa, ai fini della valutazione della proporzionalita’ tra fatto addebitato e recesso, viene in considerazione non gia’ l’assenza o la speciale tenuita’ del danno patrimoniale, ma la ripercussione sul rapporto di lavoro di una condotta suscettibile di porre in dubbio la futura correttezza dell’adempimento
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In caso di licenziamento per giusta causa, ai fini della valutazione della proporzionalita’ tra fatto addebitato e recesso, viene in considerazione non gia’ l’assenza o la speciale tenuita’ del danno patrimoniale, ma la ripercussione sul rapporto di lavoro di una condotta suscettibile di porre in dubbio la futura correttezza dell’adempimento

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 4 aprile 2018, n. 8194. In caso di licenziamento per giusta causa, ai fini della valutazione della proporzionalita’ tra fatto addebitato e recesso, viene in considerazione non gia’ l’assenza o la speciale tenuita’ del danno patrimoniale, ma la ripercussione sul rapporto di lavoro di una condotta suscettibile di...

In tema di spese giudiziali, le “gravi ed eccezionali ragioni”, indicate esplicitamente nella motivazione per giustificare la compensazione totale o parziale, ai sensi dell’articolo 92 c.p.c., comma 2, nella formulazione applicabile “ratione temporis”, non possono essere illogiche o erronee
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In tema di spese giudiziali, le “gravi ed eccezionali ragioni”, indicate esplicitamente nella motivazione per giustificare la compensazione totale o parziale, ai sensi dell’articolo 92 c.p.c., comma 2, nella formulazione applicabile “ratione temporis”, non possono essere illogiche o erronee

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 6 aprile 2018, n. 8458. In tema di spese giudiziali, le “gravi ed eccezionali ragioni”, indicate esplicitamente nella motivazione per giustificare la compensazione totale o parziale, ai sensi dell’articolo 92 c.p.c., comma 2, nella formulazione applicabile “ratione temporis”, non possono essere illogiche o erronee, altrimenti configurandosi il vizio...

In presenza di malattia multifattoriale tabellata, dinanzi alla provata esposizione ad un fattore cancerogeno previsto in tabella
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In presenza di malattia multifattoriale tabellata, dinanzi alla provata esposizione ad un fattore cancerogeno previsto in tabella

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 5 aprile 2018, n. 8416. In presenza di malattia multifattoriale tabellata, dinanzi alla provata esposizione ad un fattore cancerogeno previsto in tabella (anche senza indicazioni di soglia); ovvero in presenza di malattia multifattoriale non tabellata, acquisita la prova nel singolo giudizio – anche sulla base di indagini epidemiologiche confrontate...

In caso di sopravvenuta infermita’ permanente del lavoratore, non si realizza un’impossibilita’ della prestazione lavorativa quale giustificato motivo oggettivo di recesso del datore di lavoro dal contratto di lavoro subordinato
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In caso di sopravvenuta infermita’ permanente del lavoratore, non si realizza un’impossibilita’ della prestazione lavorativa quale giustificato motivo oggettivo di recesso del datore di lavoro dal contratto di lavoro subordinato

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 5 aprile 2018, n. 8419. In caso di sopravvenuta infermita’ permanente del lavoratore, non si realizza un’impossibilita’ della prestazione lavorativa quale giustificato motivo oggettivo di recesso del datore di lavoro dal contratto di lavoro subordinato (L. n. 604 del 1966, articoli 1 e 3 e articoli 1463 e 1464...

La conoscenza delle difficolta’ economiche in cui versa il debitore principale e’  comune al creditore e al fideiussore, o dev’essere presunta tale, nell’ipotesi in cui debitrice principale sia una societa’ in cui il fideiussore ricopre la carica di amministratore; onde non e’ configurabile la violazione di doveri di correttezza del creditore nei suoi confronti.
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La conoscenza delle difficolta’ economiche in cui versa il debitore principale e’ comune al creditore e al fideiussore, o dev’essere presunta tale, nell’ipotesi in cui debitrice principale sia una societa’ in cui il fideiussore ricopre la carica di amministratore; onde non e’ configurabile la violazione di doveri di correttezza del creditore nei suoi confronti.

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 6 aprile 2018, n. 8484 La conoscenza delle difficolta’ economiche in cui versa il debitore principale e’ comune al creditore e al fideiussore, o dev’essere presunta tale, nell’ipotesi in cui debitrice principale sia una societa’ in cui il fideiussore ricopre la carica di amministratore; onde non e’ configurabile...

L. n. 449 del 1997, articolo 59, comma 8, si applica, in forza del richiamo contenuto nel successivo comma 20, anche agli iscritti alla Cassa, trattandosi di ente privatizzato gestore di forme obbligatorie di previdenza e assistenza
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L. n. 449 del 1997, articolo 59, comma 8, si applica, in forza del richiamo contenuto nel successivo comma 20, anche agli iscritti alla Cassa, trattandosi di ente privatizzato gestore di forme obbligatorie di previdenza e assistenza

Corte di Cassazione, sezione lavoro, ordinanza 5 aprile 2018, n. 8425. L. n. 449 del 1997, articolo 59, comma 8, si applica, in forza del richiamo contenuto nel successivo comma 20, anche agli iscritti alla Cassa, trattandosi di ente privatizzato gestore di forme obbligatorie di previdenza e assistenza, sicche’ pure in tal caso la decorrenza...

Il giudice deve giustificare i motivi che lo hanno indotto a ignorare le puntuali contestazioni del contribuente in merito ad una stima dell’immobile redatta dall’Ufficio tecnico erariale (Ute), non potendosi limitare a condividere l’operato dell’ufficio.
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Il giudice deve giustificare i motivi che lo hanno indotto a ignorare le puntuali contestazioni del contribuente in merito ad una stima dell’immobile redatta dall’Ufficio tecnico erariale (Ute), non potendosi limitare a condividere l’operato dell’ufficio.

Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 4 aprile 2018, n. 8249. Il giudice deve giustificare i motivi che lo hanno indotto a ignorare le puntuali contestazioni del contribuente in merito ad una stima dell’immobile redatta dall’Ufficio tecnico erariale (Ute), non potendosi limitare a condividere l’operato dell’ufficio. Sentenza 4 aprile 2018, n. 8249 Data udienza 16...