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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 29 settembre 2015, n. 19300. Nel rapporto di agenzia il preponente ha l’obbligo, ai sensi dell’articolo 1749 cc, di agire con correttezza e buona fede nei confronti dell’agente, potendo la violazione di detti obblighi contrattuali configurare, in base alla gravità delle circostanze, giusta causa di scioglimento dello stesso rapporto di agenzia, in applicazione analogica dell’articolo 2119 cc, con il consequenziale diritto dell’agente recedente all’indennità prevista dall’articolo 1751 cc, in caso di cessazione del rapporto: alla condizione della specifica allegazione e deduzione di una concreta violazione di tale obbligo, senza tuttavia che sul preponente gravi un obbligo di “tutela” degli interessi dell’agente attraverso l’imposizione di regole di conservazione dei contratti procurati a garanzia dell’interesse e dell’immagine di colui che abbia concorso a procurarli; non sussistendo a differenza che nel rapporto di lavoro subordinato, un suo obbligo, analogo a quello del datore di lavoro, di protezione della professionalità del lavoratore dipendente

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 29 settembre 2015, n. 19300 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MACIOCE Luigi – Presidente Dott. D’ANTONIO Enrica – Consigliere Dott. BLASUTTO Daniela – Consigliere Dott. PATTI Adriano Piergiovanni – rel. Consigliere Dott. ESPOSITO...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 settembre 2015, n. 19253. Se gli eredi vengono condannati a restituire quanto già percepito, la ripartizione deve avvenire in conformità alle singole quote ereditarie. Secondo il principio di solidarietà tra eredi, questi rispondono dei debiti del de cuius esclusivamente pro quota e, di rimando, in proporzione al quantum ricevuto a titolo ereditario. Tale principio va desunto dall’art. 752 c.c., in tema di ripartizione dei debiti ereditari

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 29 settembre 2015, n. 19253 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. STALLA Giacomo Maria – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 28 settembre 2015, n. 19193. In tema di separazione, l’assegnazione della casa coniugale non può costituire una misura

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 28 settembre 2015, n. 19193 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 28 settembre 2015, n. 19126. Il conduttore non deve risarcire il proprietario del negozio se l’incendio che l’ha distrutto è il frutto di un’azione dolosa condotta da terzi

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 28 settembre 2015, n. 19126 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 3 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FINOCCHIARO Mario – Presidente Dott. ARMANO Uliana – Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 ottobre 2015, n. 19868 . Con riferimento all’opposizione a decreto ingiuntivo, l’esistenza di una valida procura costituisce presupposto indispensabile per la proposizione dell’opposizione stessa; con la conseguenza che quest’ultima, se proposta da difensore non munito di procura, non è idonea ad evitare il passaggio in giudicato del decreto opposto. In materia di disciplina delle spese processuali, nel caso di azione o di impugnazione promossa dal difensore senza effettivo conferimento della procura da parte del soggetto nel cui nome egli dichiari di agire nel giudizio o nella fase di giudizio di che trattasi (come nel caso di procura “ad litem” inesistente o falsa o rilasciata da soggetto diverso da quello dichiaratamente rappresentato o per processi o fasi di processo diverse da quello per il quale l’atto è speso), l’attività del difensore non riverbera alcun effetto sulla parte e resta attività processuale di cui il legale assume esclusivamente la responsabilità e, conseguentemente, è ammissibile la sua condanna a pagare le spese del giudizio

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 5 ottobre 2015, n. 19868 Svolgimento del processo Con ricorso depositato il 30-6-1999 l’avv. T.M. otteneva dal Giudice di Pace di Milano decreto ingiuntivo per il pagamento della somma di lire 4.857.096, oltre interessi e spese, a saldo della prestazione professionale svolta in favore di C.G. nei giudizi...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 9 ottobre 2015, n. 20366. Ai fini di cui all’art. 2051 cod. civ., il caso fortuito può essere integrato anche dalla colpa del danneggiato, poiché la pericolosità della cosa impone un obbligo massimo di cautela, proprio poiché il pericolo è altamente prevedibile. E tale prevedibilità con l’ordinaria diligenza è sufficiente ad escludere la responsabilità del custode anche ai sensi dell’art. 2051 cod. civ.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 9 ottobre 2015, n. 20366 Svolgimento del processo È stata depositata la seguente relazione. «1. G.F. convenne in giudizio, davanti al Tribunale di Cagliari, la Parrocchia di Santa Cecilia, quale ente gestore del Duomo di Cagliari, chiedendo che fosse condannata al risarcimento dei danni conseguenti alla sua caduta...

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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 settembre 2015, n. 19524. Nelle locazioni non abitative le parti sono libere di determinare liberamente il canone di locazione e, sussistendo specifici presupposti, possono anche prevedere aumenti in misura differenziata per frazioni successive di tempo nell’arco del rapporto.

Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 settembre 2015, n. 19524 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RUSSO Libertino Alberto – Presidente Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SESTINI Danilo – Consigliere Dott. DE STEFANO Franco – rel. Consigliere...