Suprema Corte di Cassazione sezione i sentenza 8 gennaio 2014, n. 129 Ritenuto in fatto 1. – Con ricorso depositato il 22 dicembre 1999, R.L. chiese la pronuncia di cessazione degli effetti civili del matrimonio concordatario contratto con B.C. il (omissis). La B. non si oppose, ma formulò richieste economiche di aumento dell’assegno di mantenimento...
Categoria: Cassazione civile 2014
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 8 gennaio 2014, n. 130. In tema di separazione tra coniugi, al fine della quantificazione dell’assegno di mantenimento a favore del coniuge, al quale non sia addebitabile la separazione, il giudice di merito è tenuto a considerare tutte le risorse economiche dell’onerato (incluse le disponibilità monetarie gli investimenti in titoli obbligazionari ed azionari ed in beni mobili), avuto riguardo a tutte le potenzialità derivanti dalla titolarità del patrimonio in termini di redditività e capacità di spesa
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 8 gennaio 2014, n. 130 Ritenuto in fatto 1. – Con sentenza depositata il 27 aprile 2007, il Tribunale di Padova pronunciò la separazione personale dei coniugi P.B. e A.G., che addebitò al primo, ponendo a carico di quest’ultimo il versamento in favore della moglie di un assegno...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 7 gennaio 2014, n. 69. Illecito disciplinare per il magistrato colpevole di gravi e reiterati ritardi di deposito di oltre 30 sentenze civili di cui ventiquattro con ritardi superiori all’anno (quattordici, con ritardi di oltre 400 giorni, con un massimo di giorni 496, sei, dopo oltre 500 giorni con un massimo di giorni 561 e quattro, oltre i seicento giorni), omettendo anche il deposito di 22 sentenze di lavoro e 15 provvedimenti che si era riservato di decidere
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 7 gennaio 2014, n. 69 Svolgimento del processo Il dr. V.R. , giudice presso il Tribunale di Ferrara, è stato incolpato dell’illecito disciplinare di cui agli artt. 1 e 2, comma 1, lett. a, del D.lgs. 23 febbraio 2006 n. 109, perché, dopo essere già incorso in alcuni...
Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 7 gennaio 2014, n. 62. Qualora la P.A. bandisca l’asta pubblica per l’alienazione di un bene in relazione al quale esistano titolari del diritto di prelazione, che non partecipino all’asta, ma in favore dei quali il bene venga trasferito allo stesso prezzo dell’aggiudicazione, la controversia promossa dal soggetto destinatario della proposta di aggiudicazione contro l’Amministrazione ed i prelazionari, benché introdotta da soggetto titolare di un mero interesse legittimo in quanto non aggiudicatario definitivo, e prospettata sotto il profilo della illegittimità dei provvedimenti con cui l’ente pubblico ha disposto il successivo trasferimento del bene, rientra nella giurisdizione del giudice ordinario
Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 7 gennaio 2014, n. 62 Ritenuto in fatto 1. – Il Comune di Tricarico, con deliberazione consiliare n. 28 del 9 febbraio 2007, dispose una gara per la vendita di un immobile di proprietà comunale adibito a ristorante pizzeria, occupato dalla società SO.GE.I.TUR. di Rocco Albanese & C....
Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 7 gennaio 2014, n. 108. L’assegno divorzile non richiesto in sede di divorzio, può essere richiesto successivamente, con il procedimento ex art. 9 L. Divorzio: il giudice dovrà esaminare i presupposti per il riconoscimento dell’assegno e non già il mutamento di circostanze
Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 7 gennaio 2014, n. 108 Fatto e diritto In un procedimento di modifica delle condizioni di divorzio tra M.S. e G.A., il Tribunale di Taranto, con decreto del 26/02/2010, escludeva un assegno a carico del marito per la moglie, non previsto in sede di divorzio consensuale. La Corte...