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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 9 gennaio 2014, n. 245. In tema di accertamento delle imposte sui redditi, qualora sia contestata una plusvalenza patrimoniale realizzata a seguito di cessione a titolo oneroso di un’unita’ immobiliare, l’onere di fornire la prova che l’operazione e’ parzialmente (quanto al prezzo di vendita) simulata incombe all’Amministrazione finanziaria, la quale adduca l’esistenza di un maggiori ricavi, e puo’ essere adempiuto, ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, articolo 39, comma 1, anche sulla base di presunzioni semplici, purche’ gravi, precise e concordanti, “non ostandovi il divieto della doppia presunzione, il quale attiene esclusivamente alla correlazione tra una presunzione semplice con altra presunzione semplice, e non puo’ quindi ritenersi violato nel caso in cui da un fatto noto si risalga ad un fatto ignorato, che a sua volta costituisce la base di una presunzione legale

Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria Sentenza 9 gennaio 2014, n. 245 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CAPPABIANCA Aurelio – Presidente Dott. DI IASI Camilla – Consigliere Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. CIGNA Mario – Consigliere Dott. IOFRIDA Giulia...

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Corte di cassazione, sezione II, sentenza 15 gennaio 2014, n. 713. Ai sensi dell’art. 21 della legge n. 646/1982 (normativa antimafia), all’appaltatore di opera pubblica è vietato cedere in subappalto l’esecuzione delle opere o di una parte di esse, senza l’autorizzazione dell’autorità competente

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 15 gennaio 2014, n. 713 Svolgimento del processo 1 – La srl Archingeo, con atto notificato il 6 ottobre 1993, citò innanzi al Tribunale di Trani la spa Sepi chiedendone la condanna al pagamento di L. 120.395.493, oltre accessori e spese, esponendo: che essa attrice, società di ingegneria...

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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 14 gennaio 2014, n. 589. Gli venne contestato di essersi rifiutato di mostrare il contenuto del “borsello” al personale di sorveglianza a seguito della accensione della luce rossa del sistema “imparziale” di controllo e di essersi poi allontanato: ingiusto il licenziamento.

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 14 gennaio 2014, n. 589 Svolgimento del processo Con ricorso al Tribunale di Nola, T.R. esponeva di avere prestato la propria attività lavorativa alle dipendenze dell’Alfa Romeo Avio (a seguito di cessione di ramo d’azienda divenuta Fiat Avio s.p.a.) la quale il 28.11.95 gli aveva intimato un licenziamento...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 14 gennaio 2014, n. 585. L’indennizzo per l’irragionevole durata del processo compete senz’altro anche a chi non si è costituito (o per il tempo in cui non si è costituito), poiché comunque “il contumace è parte del giudizio”.

Suprema Corte di Cassazione sezioni unite sentenza 14 gennaio 2014, n. 585 Ragioni di fatto e di diritto della decisione Con il decreto indicato in epigrafe la Corte d’appello di Perugia – nel provvedere anche nei riguardi di altre parti, che non hanno impugnato il provvedimento – ha accolto solo parzialmente la domanda proposta da...