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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 dicembre 2015, n. 25356. Ove il comodato di un bene immobile sia stato stipulato senza limiti di durata in favore di un nucleo familiare (nella specie: dal genitore di uno dei coniugi) già formato o in via di formazione, si versa nell’ipotesi del comodato a tempo indeterminato, caratterizzato dalla non prevedibilità del momento in cui la destinazione del bene verrà a cessare. Infatti, in tal caso, per effetto della concorde volontà delle parti, si è impresso allo stesso un vincolo di destinazione alle esigenze abitative familiari (e perciò non solo e non tanto a titolo personale del comodatario) idoneo a conferire all’uso – cui la cosa deve essere destinata – il carattere implicito della durata del rapporto, anche oltre la crisi coniugale e senza possibilità di far dipendere la cessazione del vincolo esclusivamente dalla volontà, ad nutum, del comodante. Salva la facoltà di quest’ultimo di chiedere la restituzione nell’ipotesi di sopravvenienza di un bisogno, ai sensi dell’art. 1809, comma 2, c.c., segnato dai requisiti della urgenza e della non previsione.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 17 dicembre 2015, n. 25356 Ritenuto in fatto Con sentenza del 27 aprite 2011 il Tribunale di Taranto, sezione distaccata di Grottaglie, accoglieva la domanda, presentata da L.C. e F.A. nei confronti di L.B. e M.A. , di risoluzione di un contratto di comodato avente ad oggetto un...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 1 dicembre 2015, n. 24445. Ai fini della dichiarazione di adottabilità dei minori, la valutazione circa la condizione di «abbandono» e la «inidoneità genitoriale» deve essere basta su valutazioni «attuali», soprattutto in presenza di cambiamenti rilevanti come l’assegnazione di un alloggio e l’ottenimento di un posto di lavoro

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 1 dicembre 2015, n. 24445 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. DOGLIOTTI Massimo – Consigliere Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott....

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 26 novembre 2015, n. 24184. Al momento della liquidazione del Tfr, il marito divorziato deve corrispondere alla moglie una quota di quanto ricevuto dall’azienda. Stessa sorte anche per le anticipazioni chieste in costanza del rapporto di lavoro, a meno che il coniuge non dimostri di averle ricevute «prima dell’instaurazione del giudizio divorzile, ovvero durante la convivenza matrimoniale o nel corso della separazione».

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 26 novembre 2015, n. 24184 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DOGLIOTTI Massimo – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. CRISTIANO Magda – rel. Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 25 novembre 2015, n. 24099. In tema di divorzio, a mente dell’art. 4, comma 1, della legge n. 898 del 1970, la domanda per ottenere lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio si propone al tribunale del luogo dell’ultima residenza comune dei coniugi ovvero, in mancanza, del luogo in cui il coniuge convenuto ha residenza o domicilio

Suprema Corte di Cassazione sezione VI ordinanza 25 novembre 2015, n. 24099 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 1 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI PALMA Salvatore – Presidente Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. DE CHIARA Carlo –...

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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 24 novembre 2015, n. 23979. In una situazione di stato di abbandono l’interesse primario è quello di preservare a tutti i costi la crescita e lo sviluppo del minore. E questo anche se i ragazzi di cui prendersi cura non sono fratelli di sangue ma che, vivendo insieme hanno instaurato nel tempo, un rapporto pari a quello di comuni germani

Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 24 novembre 2015, n. 23979 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FORTE Fabrizio – Presidente Dott. GIANCOLA Maria Cristina – Consigliere Dott. GENOVESE Francesco Antonio – Consigliere Dott. VALITUTTI Antonio – rel. Consigliere...

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Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 9 novembre 2015, n. 44765. Nelle separazioni di coppie non sposate con figli, a meno di diversa indicazione da parte del giudice, il versamento degli assegni familiari al genitore affidatario del minore concorre a integrare l’obbligo di mantenimento. Il relativo importo dunque non va scomputato dalla cifra complessiva da corrispondere

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 9 novembre 2015, n. 44765 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CONTI Giovanni – Presidente Dott. CITTERIO Car – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluig – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott....