In assenza di altre prove, il conferimento dell’incarico giudiziale non può desumersi dal fatto di essersi recati presso lo studio del legale o da altre attività non strettamente legali quali quelle per esempio di attivarsi nella vendita di un bene.

Ordinanza 18 dicembre 2017, n. 30314
Data udienza 4 ottobre 2017

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BIANCHINI Bruno – Presidente

Dott. LOMBARDO Luigi Giovanni – Consigliere

Dott. FEDERICO Guido – Consigliere

Dott. PICARONI Elisa – rel. Consigliere

Dott. SCARPA Antonio – Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso 25317/2013 proposto da:
(OMISSIS), (OMISSIS), elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell’avvocato (OMISSIS), che lo rappresenta e difende;
– ricorrente –
contro
(OMISSIS), quale unico erede dell’Ing. (OMISSIS), (OMISSIS), elettivamente domiciliati in ROMA, P.ZZA CAVOUR presso la CORTE di CASSAZIONE rappresentati e difesi dall’avvocato (OMISSIS);
– controricorrente –
e contro
FALLIMENTO (OMISSIS) SRL, (OMISSIS);
– intimati –
avverso la sentenza n. 406/2013 della CORTE D’APPELLO di SALERNO, depositata il 13/06/2013;
udita la relazione della causa svolta nella Camera di consiglio del 04/10/2017 dal Consigliere Dott. ELISA PICARONI.
FATTI DI CAUSA
1. La Corte d’appello di Salerno, con sentenza depositata il 13 giugno 2013 e notificata il 29 luglio 2013, ha accolto l’appello principale proposto da (OMISSIS) e (OMISSIS), al quale aveva aderito (OMISSIS), nonche’ l’appello incidentale proposto da Fallimento (OMISSIS) s.r.l., e ha rigettato l’appello incidentale proposto da (OMISSIS) avverso la sentenza del Tribunale di Salerno n. 3023 del 2008.
1.1. Il giudizio di primo grado era stato introdotto dall’avv. (OMISSIS) nei confronti di (OMISSIS) s.n.c. – gia’ (OMISSIS) s.n.c. – e dei sigg. (OMISSIS) e (OMISSIS), per il pagamento del compenso per l’attivita’ stragiudiziale svolta a fine di cessione di un compendio aziendale di proprieta’ della societa’.
1.2. Il Tribunale aveva accolto parzialmente la domanda dell’avv. (OMISSIS) nei confronti di (OMISSIS) e di (OMISSIS), quest’ultimo costituitosi in qualita’ di erede del padre (OMISSIS) e aveva rigettato la domanda nei confronti della curatela del Fallimento (OMISSIS) srl, compensando integralmente le spese di lite.
2. La Corte d’appello ha riformato la decisione sul duplice rilievo che non era provato lo svolgimento di attivita’ di consulenza legale da parte dell’avv. (OMISSIS) a favore dei fratelli (OMISSIS), e che l’accertata estraneita’ della societa’, poi dichiarata fallita, al rapporto controverso rendeva ingiustificata la compensazione delle spese di lite.
3. Ricorre per la cassazione della sentenza l’avv. (OMISSIS), sulla base di quattro motivi. Resistono (OMISSIS) e (OMISSIS). E’ rimasto intimato il Fallimento (OMISSIS) srl. Il ricorrente ha depositato memoria ai sensi dell’articolo 380-bis c.p.c., comma 1.
RAGIONI DELLA DECISIONE
1. Il ricorso e’ infondato.

[…segue pagina successiva]

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