Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 25 novembre 2015, n. 24024 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere Dott. BOTTA Raffaele – rel. Consigliere Dott. BRUSCHETTA Ernestino – Consigliere Dott. MELONI Marina...
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Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 18 novembre 2015, n. 23570. Qualora, in sede di regolarizzazione di una società di fatto in nome collettivo, venga incluso un bene immobile in precedenza acquistato dalla stessa società di fatto non si realizza un conferimento, come nel caso in cui il bene risulti intestato ai soci uti singuli, bensì la mera ricognizione del patrimonio della società di fatto che viene ad essere sottoposto ai vincoli previsti per la società in nome collettivo
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 18 novembre 2015, n. 23570 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. CHINDEMI Domenico – Consigliere Dott. BOTTA Raffaele – Consigliere Dott. ZOSO Liana Maria Teresa – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 13 novembre 2015, n. 23219. In caso di vendita infraquinquennale della c.d. “prima casa”, il mantenimento delle agevolazioni fiscali previste dal testo unico sull’imposta di registro opera non solo nel caso di acquisto a titolo oneroso di altra prima casa entro l’anno dalla vendita, ma anche in caso di acquisto per donazione
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 13 novembre 2015, n. 23219 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MERONE Antonio – Presidente Dott. DI BLASI Antonino – Consigliere Dott. BRUSCHETTA Ernestino Luigi – rel. Consigliere Dott. NAPOLITANO Lucio – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 12 novembre 2015, n. 45279. In tema di reati tributari è integrato il reato di indebita compensazione nel caso in cui difetti la connessione tra i costi sostenuti e gli impianti o le attrezzature oggetto dell’agevolazione prevista dalla d. lgs. n. 296 del 2006, non comprovata dalla produzione delle sole fatture passive, ove sussistano plurimi indici di assenza di alcun radicamento territoriale nelle aree geografiche per le quali è previsto il credito di imposta della società contribuente, considerando che l’attribuzione dei crediti di imposta è necessariamente discendente dalla acquisizione di beni strumentali destinati a strutture produttive ubicate, tra le altre, nell’area territoriale prevista dall’art. 1, comma 271 del d.lgs. n. 296 del 2006
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 12 novembre 2015, n. 45279 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FRANCO Amedeo – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 11 novembre 2015, n. 23049. Alla mancata riassunzione della causa innanzi al giudice di rinvio ad opera dell’ente impositore o del contribuente consegue l’estinzione del processo tributario, determinandosi in tal modo la definitività dell’avviso di accertamento che ne costituiva l’oggetto
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 11 novembre 2015, n. 23049 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI AMATO Sergio – Presidente Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. LOCATELLI Giuseppe – rel. Consigliere Dott. FEDERICO Guido – Consigliere Dott. IOFRIDA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 novembre 2015, n. 46500. In materia di accertamento di reati tributari il processo verbale di constatazione redatto in occasione di controlli è inseribile nel fascicolo del dibattimento nella parte in cui riproduce situazioni di fatto esistenti in un determinato momento e suscettibili di subire modifiche; così che possono essere utilizzati i riscontri documentali e contabili amministrativi quando riproducono una situazione obiettiva neppure contestata. D’altra parte, il processo verbale di constatazione redatto dalla guardia di finanza o dai funzionari degli uffici finanziari è un atto amministrativo extraprocessuale, come tale, comunque, acquisibile ed utilizzabile a fini probatori. Qualora, però, nel corso dell’attività ispettiva, emergano indizi di reato, occorre procedere secondo le modalità previste dall’art.220 disp.att.c.p.p., altrimenti la parte del documento redatta successivamente a detta emersione non può assumere efficacia probatoria e, quindi, non è utilizzabile”. Tale norma prescrive, infatti, che, quando emergano indizi di reato, gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione della legge penale sono compiuti con l’osservanza delle norme delle codice. Da detta disposizione si evince, per converso, che l’obbligo non ricorre quando, ancora, non sono emersi elementi di colpevolezza nei riguardi di chi è sottoposto all’atto ispettivo o di vigilanza. In tema di omesso versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali, il controllo formale relativo alla regolarità della posizione contributiva del datore di lavoro, compiuto dall’Istituto previdenziale sulla base dei documenti già in suo possesso, non possa considerarsi attività ispettiva o di vigilanza ai sensi e per gli effetti di cui all’art.220 disp. att. cod.proc.pen., che impone l’osservanza delle norme a garanzia della difesa previste dal codice di rito
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 novembre 2015, n. 46500 Ritenuto in fatto 1. La Corte di Appello di Catanzaro, con sentenza del 05/03/2015, confermava la sentenza del Tribunale di Cosenza, emessa In data 26/02/2014, con la quale S.F.A. era stato condannato, previo riconoscimento delle circostanze attenuanti generiche e di quella di cui...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 ottobre 2015, n. 43599. La causa di non punibilità per particolare tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis cod. pen. non può trovare applicazione in quei casi, come quello oggetto di esame, in cui non sussistono i presupposti necessari per la configurabilità della medesima, in considerazione dell’entità degli importi non versati all’Erario (nel caso di specie la somma non versata era pari ad oltre 240mila euro, importo che la Corte ha ritenuto insuscettibile di essere valutata in termini di particolare tenuità, non essendo alla data della decisione ancora entrata in vigore la riforma del sistema penale tributario che, com’è noto, dopo il 22.10.2015 per effetto del D. Lgs. 24 settembre 2015, n. 158, per la fattispecie di omesso versamento IVA, ha elevato la soglia di punibilità da 50.000 a 250.000 euro.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 29 ottobre 2015, n. 43599 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. ACETO Aldo – rel. Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 28 ottobre 2015, n. 21972. In merito merito alla lecita gratuità dell’operato di un professionista nei confronti di soggetti con i quali oltre a ricorrere, in alcuni casi, un rapporto di lavoro, vi è altresì un rapporto di parentela o di amicizia.
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE V sentenza 28 ottobre 2015, n. 21972 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI AMATO Sergio – Presidente – Dott. VIRGILIO Biagio – Consigliere – Dott. LOCATELLI Giuseppe – Consigliere – Dott. IOFRIDA Giulia –...
Corte di Cassazione, sezione tributaria, sentenza 28 ottobre 2015, n. 21959. Il possesso di quattro auto non decreta automaticamente l’infedeltà tributaria
Suprema Corte di Cassazione sezione tributaria sentenza 28 ottobre 2015, n. 21959 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TRIBUTARIA Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DI AMATO Sergio – Presidente Dott. VIRGILIO Biagio – rel. Consigliere Dott. GRECO Antonio – Consigliere Dott. IOFRIDA Giulia – Consigliere Dott. LA...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 21 ottobre 2015, n. 42230. L’amministrazione finanziaria non può opporsi se i giudici penali negano il sequestro dei beni di un gruppo di imputati rinviati a giudizio per il reato di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari. Neppure facendo appello alla direttiva comunitaria che prevede il diritto della vittima a ottenere un risarcimento da parte dell’autore del reato
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 21 ottobre 2015, n. 42230 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio F. – Presidente Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott....