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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 marzo 2016, n. 4721. Ai fini della reintegrazione della quota di legittima lesa, il giudice di merito non può procedere alla riduzioni delle donazioni, senza aver prima ridotto tutte le disposizioni testamentarie e aver verificato che la riduzione di esse non è sufficiente a soddisfare il diritto del legittimario

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE II SENTENZA 10 marzo 2016, n. 4721 Ritenuto in fatto Ac.Mi. – nella qualità di erede legittimario del padre A.S. , il quale, con testamento olografo, aveva lasciato tutti i propri beni ai suoi due figli e attribuito la metà dell’usufrutto sugli stessi alla moglie D.E. – convenne in giudizio...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 12 giugno 2014, n. 13407. Il diritto reale di abitazione, riservato per legge al coniuge superstite (art. 540 cod. civ., comma 2), ha ad oggetto la casa coniugale, ossia l'immobile che in concreto era adibito a residenza familiare. Poiché, dunque, l'oggetto del diritto di abitazione mortis causa coincide con la casa adibita a residenza familiare, esso si identifica con l'immobile in cui i coniugi – secondo la loro determinazione convenzionale, assunta in base alle esigenze di entrambi- vivevano insieme stabilmente, organizzandovi la vita domestica del gruppo familiare. In caso di separazione personale dei coniugi e di cessazione della convivenza, l'impossibilità di individuare una casa adibita a residenza familiare fa venire meno il presupposto oggettivo richiesto ai fini dell'attribuzione dei diritti in parola. Se, infatti, per le ragioni esposte, il diritto di abitazione (e il correlato diritto d'uso sui mobili) in favore del coniuge superstite può avere ad oggetto esclusivamente l'immobile concretamente utilizzato prima della morte del "de cuius" come residenza familiare, è evidente che l'applicabilità della norma in esame è condizionata all'effettiva esistenza, al momento dell'apertura della successione, di una casa adibita ad abitazione familiare; evenienza che non ricorre allorché, a seguito della separazione personale, sia cessato lo stato di convivenza tra i coniugi.

Suprema Corte di Cassazione sezione II sentenza 12 giugno 2014, n. 13407 Svolgimento del processo Con atto di citazione notificato il 28-7-1993 R.M.L. , quale erede con beneficio di inventario del marito Co.An. , da cui si era separata consensualmente nel 1988, conveniva dinanzi al Tribunale di Marsala L.P.G. , C.A. , P.G. e P.R....

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 settembre 2013 n. 20703. Anche al coniuge legittimo sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 10 settembre 2013 n. 20703[1]   Ora, la dottrina più attenta, che in questa sede si intende condividere, ha avuto modo di chiarire che la norma si applica anche alla successione legittima. L’articolo 584 comma 1 cod. civ., dettato in tema di successioni legittime, con...

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Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 27 febbraio 2013 n. 4847. Nella successione legittima spettano al coniuge del de cuius i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezioni unite, sentenza 27 febbraio 2013 n. 4847[1] Nella successione legittima spettano al coniuge del de cuius i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano previsti dall’articolo 540 secondo comma del codice civile; il valore capitale di tali...

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Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 settembre 2012 n. 14917. La prescrizione del diritto all’eredità del figlio naturale parte dalla data della dichiarazione giudiziale, se successiva alla successione, e non già da quest’ultima.

L’articolo in originale Corte di cassazione – Sezione – Sentenza 5 settembre 2012 n. 14917. La prescrizione del diritto all’eredità del figlio naturale parte dalla data della dichiarazione giudiziale, se successiva alla successione, e non già da quest’ultima. Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione II, sentenza 5 settembre 2012 n. 14917[1] Tutto ciò...