Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 21 novembre 2013 n. 26147. I “giusti motivi” di compensazione non devono essere necessariamente specificati all’interno della sentenza, ma è sufficiente che essi siano desumibili dalla loro relazione con la motivazione della sentenza e con le vicende processuali

Il testo integrale   Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 21 novembre 2013 n. 26147[1]   La sentenza d’appello ritiene non censurabile la sentenza di primo grado in punto di spese, accogliendo espressamente un orientamento giurisprudenziale secondo cui i “giusti motivi” di compensazione non devono essere necessariamente specificati all’interno della sentenza, ma è sufficiente che...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza n. 15448 del 20 giugno 2013. Per le spese di lite non possono essere compensate se la notifica irregolare della cartella esattoriale è ascrivibile alle disfunzioni organizzative dell’ente

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza n. 15448 del 20 giugno 2013 Svolgimento del processo 1 – L’avv. C.L. propose opposizione, innanzi al Giudice di Pace di Roma, avverso la cartella esattoriale del Comune di Roma, notificatale il 16 marzo 2005, recante un importo di Euro 102,18, chiedendone l’annullamento per irregolare notifica del verbale...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 novembre 2012 n. 18890. Nella liquidazione giudiziale delle spese, non ci si può lamentare della violazione dei minimi tariffari senza allegare alcuna notula

  Il testo integrale Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza 2 novembre 2012 n. 18890   In tema di liquidazione delle spese processuali, il giudice, in presenza di una nota specifica prodotta dalla parte vittoriosa, non può limitarsi ad una globale determinazione dei diritti di procuratore e degli onorai di avvocato in misura inferiore a...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione III, sentenza n. 10313 del 21 giugno 2012. In caso di omessa pronuncia sull’istanza di distrazione delle spese proposta dal difensore, il rimedio esperibile, in assenza di un’espressa indicazione legislativa, è costituito dal procedimento di correzione degli errori materiali

La massima In caso di omessa pronuncia sull’istanza di distrazione delle spese proposta dal difensore, il rimedio esperibile, in assenza di un’espressa indicazione legislativa, è costituito dal procedimento di correzione degli errori materiali di cui agli artt. 287 e 288 c.p.c., e non dagli ordinari mezzi di impugnazione, non potendo la richiesta di distrazione qualificarsi...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza del 28 febbraio 2012, n. 3023. Il regolamento delle spese di lite è consequenziale accessorio rispetto alla definizione del giudizio, potendo e dovendo la condanna al relativo pagamento essere emessa, a carico del soccombente, ex art. 91 cod. proc. civ., anche d’ufficio, pur se difetti una esplicita richiesta in tal senso della parte vittoriosa e pur se non sia stata prodotta la nota spese, prevista dall’art. 75 disp. att. cod. proc. civ.

La massima Il regolamento delle spese di lite è consequenziale accessorio rispetto alla definizione del giudizio, potendo e dovendo la condanna al relativo pagamento essere emessa, a carico del soccombente, ex art. 91 cod. proc. civ., anche d’ufficio, pur se difetti una esplicita richiesta in tal senso della parte vittoriosa e pur se non sia...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI, ordinanza del 15 dicembre 2011, n. 26987. Il giudice non può compensare, in tutto o in parte, le spese di lite del giudizio senza far riferimento alle particolari e specifiche circostanze della controversia decisa.

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE VI CIVILE Ordinanza del 15 dicembre 2011, n. 26987     Fatto e diritto Il Collegio letto il ricorso proposto da F. M. per la cassazione della sentenza n. 10673 del Tribunale di Roma del 12 maggio 2010 che aveva respinto il suo appello avverso la pronuncia del giudice di...