Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 24 ottobre 2016, n. 21342
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 24 ottobre 2016, n. 21342

In caso di vendita a corpo di più immobili, per verificare l’esistenza di uno scostamento significativo del valore dei beni rispetto a quanto dichiarato, bisogna tenere conto, ai fini di una riduzione del prezzo di tutti i beni complessivamente e non dei singoli cespiti   Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile sentenza 24 ottobre...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 19 ottobre 2016, n. 21204
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 19 ottobre 2016, n. 21204

La garanzia per i vizi della cosa oggetto della compravendita e’ esclusa dalla clausola “vista e piaciuta” – la quale ha lo scopo di accertare consensualmente che il compratore ha preso visione della cosa venduta -, qualora si tratti di vizi riconoscibili con la normale diligenza e non taciuti in mala fede. La clausola non...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 9 settembre 2016, n. 17850
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 9 settembre 2016, n. 17850

Il termine per la proposizione dell’appello incidentale va calcolato assumendo come riferimento la data dell’udienza indicata nell’atto di citazione o quella differita dal Giudice ai sensi dell’art. 168 bis, comma 5 c.p.c.   Suprema Corte di Cassazione sezione II civile sentenza 9 settembre 2016, n. 17850 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...

Corte di Cassazione, sezione II, civile, sentenza 15 luglio 2016, n. 14551
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Corte di Cassazione, sezione II, civile, sentenza 15 luglio 2016, n. 14551

Per la validita dell donazione indiretta, non è necessaria la forma della donazione (atto pubblico a pena di nullità), bensì quella prescritta per lo schema negoziale effettivamente adottato dalle parti (vendita): questo perchè l’articolo 809 c.c., nel sancire l’applicabilità delle norme sulle donazioni agli altri atti di liberalità realizzati con negozi diversi da quelli previsti...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 13 luglio 2016, n. 14343
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 13 luglio 2016, n. 14343

L’art. 720 c.c. richiede per la sua applicazione un’analisi economica dei risultati che concretamente possono essere eseguiti ed induce a considerare gli effetti dell’eventuale divisione del bene in termini economici più che in termini di possibilità geometrica Per approfondire sulla divisione, cliccare sull’immagine seguente Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile sentenza 13 luglio 2016,...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 7 luglio 2016, n. 13902
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 7 luglio 2016, n. 13902

In tema di clausola penale, il criterio che il giudice è tenuto ad utilizzare per valutare se una penale sia eccessiva ai fini dell’esercizio del suo potere di riduzione della stessa ex art. 1384 cod. civ. si identifica nell’equo contemperamento degli interessi contrapposti, che assicuri, cioè il posizionamento del soggetto adempiente sulla curva di indifferenza...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 7 luglio 2016, n. 13903
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Corte di Cassazione, sezione VI civile, sentenza 7 luglio 2016, n. 13903

Gli ausiliari del mediatore o di una società di mediazione sono tenuti all’iscrizione nel ruolo solo quando essi risultino assegnati allo svolgimento di attività mediatizia in senso proprio, della quale compiono gli atti a rilevanza esterna, con efficacia nei confronti dei soggetti intermediati, e impegnativi per l’ente da cui dipendono; l’iscrizione non è, invece, richiesta...

Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 8 luglio 2016, n. 14067
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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 8 luglio 2016, n. 14067

Nel mandato conferito nell’interesse del mandatario, con attribuzione di procura, l’irrevocabilità del mandato prevista dall’art. 1723, secondo comma, cod. civ., si esaurisce nel rapporto interno fra il mandante ed il mandatario e, pertanto, l’efficacia e la “validità” del contratto concluso, con il terzo, dal mandatario, restano sempre subordinate alla permanenza del potere di rappresentanza, e...

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Corte di Cassazione, sezione II civile, sentenza 23 giugno 2016, n. 13038

La causa di divisione di un patrimonio immobiliare non puo’ mai essere definita di valore “indeterminabile”, nemmeno allorche’ fattore non abbia indicato la consistenza del patrimonio nell’atto di citazione, posto che di “valore indeterminabile” sono soltanto le cause aventi ad oggetto beni in suscettibili di valutazione economica. Ne consegue che, in tale ipotesi, il compenso...

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Nel contratto d’opera, pur non essendo obbligatoria la forma scritta, le parti, ai sensi dell’art. 2222 c.c., ben possono procedere alla compilazione di un contratto scritto e firmato dai contraenti. Tale documento – unico riferimento per un eventuale contenzioso – è bene che comprenda: a) la descrizione dettagliata dell’opera o del servizio richiesti; b) i tempi di consegna da parte del committente; c) i materiali necessari alla progettazione e/o realizzazione; d) i tempi di consegna del lavoratore; e) il prezzo pattuito; f) i tempi di pagamento; g) la data e le modalità del recesso. Tuttavia, ove le parti decidano di stipulare il contratto oralmente, sarà necessario, ciascuno per le proprie pretese, che il professionista e/o il committente, dimostri l’opera che era stata programmata ed il corrispettivo concordato e, comunque, l’ulteriore contenuto dell’accordo. Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 29 aprile 2016, n. 8484.

Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 29 aprile 2016, n. 8484 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA CIVILE SOTTOSEZIONE 2 Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNA Felice – Presidente Dott. D’ASCOLA Pasquale – Consigliere Dott. CORRENTI Vincenzo – Consigliere Dott. FALASCHI Milena – Consigliere Dott....