Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c. il “dies a quo” di decorrenza del termine cd. lungo di decadenza per la proposizione della impugnazione, previsto dall’articolo 327 c.p.c., con riferimento alla pubblicazione della sentenza, deve essere individuato alla stessa data della udienza in cui e’ stato definito il giudizio
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Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c. il “dies a quo” di decorrenza del termine cd. lungo di decadenza per la proposizione della impugnazione, previsto dall’articolo 327 c.p.c., con riferimento alla pubblicazione della sentenza, deve essere individuato alla stessa data della udienza in cui e’ stato definito il giudizio

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Ordinanza 7 giugno 2018, n. 14724. La massima estrapolata: Nelle materie in cui trova applicazione il rito del lavoro, giusto il richiamo disposto dall’articolo 447 bis c.p.c., in seguito alla modifica del primo comma dell’articolo 429 c.p.c., disposta dal Decreto Legge n. 112 del 2008, articolo 53, comma 2,...

Non può individuarsi alcuna azione illecita, e quindi nessun danno risarcibile, in caso di infortunio derivante da un normale contrasto di gioco.
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Non può individuarsi alcuna azione illecita, e quindi nessun danno risarcibile, in caso di infortunio derivante da un normale contrasto di gioco.

Corte di Cassazione, sezione terza civile, Sentenza 10 maggio 2018, n. 11270 La massima estrapolata Non può individuarsi alcuna azione illecita, e quindi nessun danno risarcibile, in caso di infortunio derivante da un normale contrasto di gioco. In mancanza di elementi che caratterizzino in maniera particolarmente negativa la condotta dell’agente, il contrasto di gioco e...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 7 marzo 2018, n. 5354. Anche dopo il mutamento della forma della decisione sulla competenza per effetto della L. 18 giugno 2009 n. 69, la decisione sulla competenza presuppone sempre la rimessione in decisione della causa ai sensi degli artt. 189 e 275 c.p.c. (ed ai sensi dello stesso art. 189 cod. proc. civ. in relazione all’art. 281 quinquies c.p.c. per il procedimento di decisione del giudice monocratico) preceduta dall’invito a precisare le conclusioni.
Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 12 febbraio 2018, n. 3302. L’assegnazione della casa familiare a titolo di comodato permane anche se l’iniziale assegnazione era per un uso diverso ma poi per anni l’immobile è stato utilizzato dalla famiglia come abitazione
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 12 febbraio 2018, n. 3302. L’assegnazione della casa familiare a titolo di comodato permane anche se l’iniziale assegnazione era per un uso diverso ma poi per anni l’immobile è stato utilizzato dalla famiglia come abitazione

L’assegnazione della casa familiare a titolo di comodato permane anche se l’iniziale assegnazione era per un uso diverso ma poi per anni l’immobile è stato utilizzato dalla famiglia come abitazione. Ordinanza 12 febbraio 2018, n. 3302 Data udienza 29 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 31 gennaio 2018, n. 2353. In tema di ricorso per cassazione, qualora la notificazione della sentenza impugnata sia stata eseguita con modalita’ telematiche, per soddisfare l’onere di deposito della copia autentica
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 31 gennaio 2018, n. 2353. In tema di ricorso per cassazione, qualora la notificazione della sentenza impugnata sia stata eseguita con modalita’ telematiche, per soddisfare l’onere di deposito della copia autentica

In tema di ricorso per cassazione, qualora la notificazione della sentenza impugnata sia stata eseguita con modalita’ telematiche, per soddisfare l’onere di deposito della copia autentica della relazione di notificazione, il difensore del ricorrente, destinatario della suddetta notifica, deve estrarre copie cartacee del messaggio di posta elettronica certificata pervenutogli e della relazione di notificazione redatta...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30678. Il rapporto contrattuale avente ad oggetto la regolamentazione del parcheggio a pagamento deve ricondursi alla categoria dei rapporti derivanti da “contratto concluso secondo le modalità di cui all’art. 1342 c.c.
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 21 dicembre 2017, n. 30678. Il rapporto contrattuale avente ad oggetto la regolamentazione del parcheggio a pagamento deve ricondursi alla categoria dei rapporti derivanti da “contratto concluso secondo le modalità di cui all’art. 1342 c.c.

Il rapporto contrattuale avente ad oggetto la regolamentazione del parcheggio a pagamento (e, in particolare, la delimitazione degli spazi fruibili per la sosta, gli orari del servizio, l’eventuale durata massima dello sosta, l’importo della tariffa a tempo, le conseguenze sanzionatorie della violazione degli obblighi prescritti dalle indicate condizioni standard) é unilateralmente predisposto dall’ente locale ed...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 11 dicembre 2017, n. 29620. La rinnovazione della consulenza tecnica d’ufficio è una facoltà discrezionale del giudice di merito
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 11 dicembre 2017, n. 29620. La rinnovazione della consulenza tecnica d’ufficio è una facoltà discrezionale del giudice di merito

La rinnovazione della consulenza tecnica d’ufficio è una facoltà discrezionale del giudice di merito (sulla base dell’art. 196 del c.p.c.) non sindacabile nel giudizio di legittimità e gli eventuali vizi di nullità dell’ordinanza con la quale viene disposta debbono essere fatti valere nell’udienza immediatamente successiva. Inoltre, una volta rinnovata la consulenza tecnica d’ufficio, le conclusioni...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 28 novembre 2017, n. 28321. Se non vengono erogate prestazioni sanitarie ma esclusivamente di natura socio assistenziale è possibile l’autonoma regolazione del dovuto con i privati
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, ordinanza 28 novembre 2017, n. 28321. Se non vengono erogate prestazioni sanitarie ma esclusivamente di natura socio assistenziale è possibile l’autonoma regolazione del dovuto con i privati

Se non vengono erogate prestazioni sanitarie ma esclusivamente di natura socio assistenziale è possibile l’autonoma regolazione del dovuto con i privati, in particolare prevedendo un contributo aggiuntivo Ordinanza 28 novembre 2017, n. 28321 Data udienza 28 settembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli...

Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 28 novembre 2017, n. 28318. Il decreto ingiuntivo di condanna al pagamento di una somma di denaro, ove non sia proposta opposizione, acquista efficacia di giudicato non solo in ordine al credito azionato, ma anche in relazione al titolo posto a fondamento dello stesso
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Corte di Cassazione, sezione terza civile, sentenza 28 novembre 2017, n. 28318. Il decreto ingiuntivo di condanna al pagamento di una somma di denaro, ove non sia proposta opposizione, acquista efficacia di giudicato non solo in ordine al credito azionato, ma anche in relazione al titolo posto a fondamento dello stesso

Il decreto ingiuntivo di condanna al pagamento di una somma di denaro, ove non sia proposta opposizione, acquista efficacia di giudicato non solo in ordine al credito azionato, ma anche in relazione al titolo posto a fondamento dello stesso, precludendo in tal modo ogni ulteriore esame delle ragioni addotte a giustificazione della relativa domanda Sentenza...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 16 ottobre 2017, n. 24408. In ordine alla responsabilità del custode per danni derivanti dalla cosa
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 16 ottobre 2017, n. 24408. In ordine alla responsabilità del custode per danni derivanti dalla cosa

In ordine alla responsabilità del custode per danni derivanti dalla cosa, ritenuta giusta la valutazione della Corte di merito, sull’insussistenza della responsabilita’ oggettiva del custode per danni derivanti dalla cosa, in quanto il rischio ingenerato dalla peculiare situazione della cosa (intrinseca od estrinseca che sia) nella fattispecie concreta era oggettivamente avvertibile con assoluta certezza come...