La posizione dominante è abusiva solo quando viene esercitata per ostacolare l’effettiva concorrenza
Articolo

La posizione dominante è abusiva solo quando viene esercitata per ostacolare l’effettiva concorrenza

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 18 aprile 2018, n. 9579. La posizione dominante è abusiva solo quando viene esercitata per ostacolare l’effettiva concorrenza. Ordinanza 18 aprile 2018, n. 9579 Data udienza 16 febbraio 2018 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5565. Il danno cagionato mediante abuso di posizione dominante non è “in re ipsa”
Articolo

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 8 marzo 2018, n. 5565. Il danno cagionato mediante abuso di posizione dominante non è “in re ipsa”

Il danno cagionato mediante abuso di posizione dominante non è “in re ipsa”, ma, in quanto conseguenza diversa ed ulteriore rispetto alla distorsione delle regole della concorrenza, deve autonomamente provarsi secondo i principi generali in tema di responsabilità aquiliana Ordinanza 8 marzo 2018, n. 5565 Data udienza 7 novembre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 febbraio 2018, n. 3599. Passivo fallimentare, compenso del commercialista che stabilisce il valore di un’azienda
Articolo

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 14 febbraio 2018, n. 3599. Passivo fallimentare, compenso del commercialista che stabilisce il valore di un’azienda

Il commercialista che “stabilisce” il valore di un’azienda, di un immobile o i beni di una società non può “tarare” il suo compenso sul valore della pratica, anche se la prestazione è andata oltre il semplice conteggio Ordinanza 14 febbraio 2018, n. 3599 Data udienza 12 ottobre 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 26 gennaio 2018, n. 2038. Compete anche al socio-amministratore di s.r.l. il diritto, previsto dall’articolo 2476 c.c., comma 2, di ricevere notizie sullo svolgimento degli affari sociali e di consultare i libri ed i documenti relativi alla gestione societaria compiuta dagli altri amministratori
Articolo

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 26 gennaio 2018, n. 2038. Compete anche al socio-amministratore di s.r.l. il diritto, previsto dall’articolo 2476 c.c., comma 2, di ricevere notizie sullo svolgimento degli affari sociali e di consultare i libri ed i documenti relativi alla gestione societaria compiuta dagli altri amministratori

Compete anche al socio-amministratore di s.r.l. il diritto, previsto dall’articolo 2476 c.c., comma 2, di ricevere notizie sullo svolgimento degli affari sociali e di consultare i libri ed i documenti relativi alla gestione societaria compiuta dagli altri amministratori, cui egli non abbia in tutto o in parte partecipato   Per un maggior approfondimento sulle competenze...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 5 dicembre 2017, n. 29139. L’articolo 2497 c.c., comma 3, non prevede una condizione di procedibilita’ dell’azione contro la societa’ che esercita l’attivita’ di direzione e coordinamento
Articolo

Corte di Cassazione, sezione prima civile, sentenza 5 dicembre 2017, n. 29139. L’articolo 2497 c.c., comma 3, non prevede una condizione di procedibilita’ dell’azione contro la societa’ che esercita l’attivita’ di direzione e coordinamento

L’articolo 2497 c.c., comma 3, non prevede una condizione di procedibilita’ dell’azione contro la societa’ che esercita l’attivita’ di direzione e coordinamento, costituita dalla infruttuosa escussione, da parte del socio della societa’ controllata, del patrimonio di questa o dalla previa formale richiesta risarcitoria ad essa rivolta, avendo il legislatore posto unicamente in capo alla societa’...

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 14 novembre 2017, n. 26930. Deve ritenersi valida la notifica regolarmente eseguita all’indirizzo PEC della societa’, rimasto attivo dopo la cancellazione
Articolo

Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 14 novembre 2017, n. 26930. Deve ritenersi valida la notifica regolarmente eseguita all’indirizzo PEC della societa’, rimasto attivo dopo la cancellazione

Deve ritenersi valida la notifica regolarmente eseguita all’indirizzo PEC della societa’, rimasto attivo dopo la cancellazione: la ricevuta di avvenuta consegna (RAC), rilasciata dal gestore di posta elettronica certificata del destinatario, dimostra infatti, fino a prova contraria, che il messaggio e’ pervenuto all’indirizzo elettronico dichiarato dal debitore, ovvero nella sfera di conoscibilita’ del medesimo: dal...

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 25 settembre 2017, n. 22270. La dichiarazione di fallimento del socio occulto
Articolo

Corte di Cassazione, sezione prima civile, ordinanza 25 settembre 2017, n. 22270. La dichiarazione di fallimento del socio occulto

Se l’imprenditore individuale o collettivo non può dare la prova di una diversa data di cessazione dell’attività, rispetto a quella sancita dalla cancellazione dal registro delle imprese, è del tutto coerente che il socio occulto di una società, privo di identificabilità nell’ambito dello stesso registro, non possa fornire alcuna prova in merito alla cessazione della...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 14 giugno 2017, n. 14830
Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 14 giugno 2017, n. 14830

I provvedimenti necessari alla tutela degli interessi morali e materiali della prole, qual e’ l’attribuzione e la determinazione dell’assegno di mantenimento a carico del genitore non affidatario, possono essere adottati d’ufficio, essendo rivolti a soddisfare esigenze e finalita’ pubblicistiche sottratte all’iniziativa ed alla disponibilita’ delle parti Suprema Corte di Cassazione sezione VI civile ordinanza 14...

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 7 giugno 2017, n. 14243
Articolo

Corte di Cassazione, sezione VI civile, ordinanza 7 giugno 2017, n. 14243

La scoperta dell’adulterio, commesso all’epoca del concepimento, va intesa come acquisizione certa della conoscenza, e non come mero sospetto, di un fatto – non riducibile, percio’, a mera infatuazione, o a mera relazione sentimentale, o a mera frequentazione della moglie con un altro uomo – rappresentato o da una vera e propria relazione, o da...

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 17 novembre 2016, n. 23418
Articolo

Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 17 novembre 2016, n. 23418

Per la Cassazione i Commissari della Consob, dipendenti ed esperti sono tenuti a risarcire i danni provocati agli investitori tratti in inganno da prospetti informativi, sui quali non hanno attentamente vigilato Suprema Corte di Cassazione sezione I civile sentenza 17 novembre 2016, n. 23418 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...