La competenza delle sezioni specializzate va negata solo nei casi di concorrenza sleale c.d. pura, in cui la lesione dei diritti riservati non sia, in tutto o in parte, elemento costitutivo della lesione del diritto alla lealtà concorrenziale, tale da dover essere valutata, sia pure incidenter tantum, nella sua sussistenza e nel suo ambito di...
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Corte di Cassazione, sezione sesta civile, ordinanza 29 agosto 2017, n. 20512
Rimessa alle sezioni unite la questione in caso di fondo complementare privato e di prestazioni pensionistiche integrative se sia possibile applicare cumulo degli interessi e rivalutazione monetaria sulle prestazioni dovute dagli enti che gestiscono la previdenza obbligatoria. Ordinanza 29 agosto 2017, n. 20512 Data udienza 3 aprile 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 25 gennaio 2017, n. 1931
Deve tenersi per fermo il principio, solidamente ancorato al dettato dell’articolo 1223 c.c., applicabile nel campo aquiliano per il tramite dell’articolo 2056 c.c., secondo cui il danno una conseguenza dell’illecito (ovvero dell’inadempimento), ossia della lesione dell’interesse protetto, conseguenza riguardata dall’ordinamento sotto specie di “perdita” ovvero di “mancato guadagno”, collegati alla lesione dell’interesse protetto per li...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 4 gennaio 2017, n. 95
L’opposizione a precetto, con la quale si contesta alla parte istante il diritto di procedere ad esecuzione forzata quando questa non è ancora iniziata, rientra, come tutte le cause di opposizione al processo esecutivo, tra i procedimenti ai quali non si applica, neppure con riguardo ai termini relativi ai giudizi di impugnazione, la sospensione dei...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 17 ottobre 2016, n. 20892
Al venir meno dell’interesse della società a consentire all’ex socio un’agevole frequentazione della sede sociale si accompagna la sopravvenuta esigenza di destinare l’abitazione concessa in comodato ad attività della società, organizzandovi una sede per le riunioni. Sussiste, dunque, un apprezzabile interesse in capo alla società a destinare il bene immobile all’esercizio dell’attività di impresa, che...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 27 settembre 2016, n. 18983
In tema di locazione, il conduttore ha l’obbligo di servirsi del bene locato per l’uso determinato in contratto dovendosi escludere che il godimento del bene possa estendersi oltre l’ambito delle facoltà convenute o desumibili dalle circostanze esistenti al momento della conclusione del contratto; cosicché si ha inadempimento ogni qual volta il godimento, svolgendosi oltre detti...
Corte di Cassazione, sezione III civile, sentenza 27 settembre 2016, n. 18987
Non e’ rinvenibile un potere di autotutela del credito da parte del conduttore che, a fronte dell’inadempimento del locatore, decida di non corrispondere i canoni dovuti. In altri termini, al conduttore non e’ consentito di astenersi dal versare il canone, ovvero di ridurlo unilateralmente, nel caso in cui si verifichi una riduzione o una diminuzione...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 8 settembre 2016, n.17763
Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, la dimidiazione del termine di costituzione consegue automaticamente al fatto obiettivo della concessione all’opposto di un termine inferiore a quello di cui all’art. 163bis c.p.c., per cui risulta del tutto irrilevante che la concessione di quel termine sia dipesa da una scelta consapevole dell’opponente ovvero da un errore...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 31 agosto 2016, n.17441
La riforma del 2003 ha modificato i termini della disciplina applicabile in tema di resposnabilità degli amministratori della S.p.a.. Per un verso gli amministratori operativi rispondono non già quali mandatari, bensì in ragione della ‘diligenza richiesta dalla natura dell’incarico e dalle loro specifiche competenze’ (così il nuovo testo dell’art. 2392 c.c., comma 1), il che...
Corte di Cassazione, sezione I civile, sentenza 23 maggio 2016, n.10630
La mancata indicazione, nella relazione di notifica dell’ufficiale giudiziario, della persona ad istanza della quale viene eseguita la notificazione della sentenza, non determina nullità della notificazione stessa nel caso in cui dall’atto notificato sia possibile desumere le generalità del soggetto che l’ha richiesta; né sulla validità della notifica può incidere la mancata specificazione, nella relazione...
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