In tema di peculato, anche riconoscendo l’esistenza di una “prassi diffusa” o, addirittura, di un “vero e proprio sistema” che tolleri l’attività oggetto di contestazione, deve ritenersi che si sia trattato di una prassi e di un sistema contra legem, a fronte dei quali il pubblico dipendente, o comunque la persona addetta ad un pubblico...
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Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 3 gennaio 2018, n. 62. Induzione indebita a carico dei responsabili dell’ufficio tecnico del comune che propongono al privato di non denunciare gli abusi edilizi commessi nella sua proprietà a condizione della remissione di querela che l’uomo aveva fatto per danni proprio nei confronti del comune e che avrebbe coinvolto parte del personale.
Induzione indebita a carico dei responsabili dell’ufficio tecnico del comune che propongono al privato di non denunciare gli abusi edilizi commessi nella sua proprietà a condizione della remissione di querela che l’uomo aveva fatto per danni proprio nei confronti del comune e che avrebbe coinvolto parte del personale. Correttamente i giudici del merito hanno ritenuto...
Corte di Cassazione, sezione sesta penale, sentenza 31 ottobre 2017, n. 49997. Le regole dettate dall’art. 192, 3 comma c.p.p. non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato
Le regole dettate dall’art. 192, 3 comma c.p.p. non si applicano alle dichiarazioni della persona offesa, le quali possono essere legittimamente poste da sole a fondamento dell’affermazione di penale responsabilità dell’imputato, previa verifica, corredata da idonea motivazione, della credibilità soggettiva del dichiarante e dell’attendibilità intrinseca del suo racconto, che peraltro deve in tal caso essere...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 20 luglio 2017, n. 35940
Per il pubblico ufficiale asservito a interessi personali di terzi che si traduca in atti formalmente legittimi ma discrezionali scatta il più grave reato di corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio e non la corruzione per l’esercizio della funzione Sentenza 20 luglio 2017, n. 35940 Data udienza 14 giugno 2017 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 luglio 2017, n. 32955
Non c’è illegittimità costituzionale nella mancata depenalizzazione dei reati previsti da codice penale e puniti con la multa. Dall’attuazione parziale della delega, spiega la cassazione può semmai derivare una responsabilità politica del governo verso il parlamento, quando la delega ha carattere imperativo. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 6 luglio 2017, n. 32955...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 6 luglio 2017, n. 32952
In tema di reati contro la pubblica amministrazione, non commette il reato di abusivo esercizio della professione di avvocato il legale che, nonostante il provvedimento di sospensione assunto dal Consiglio dell’ordine, rediga un esposto-denuncia nell’interesse di un cliente, provvedendo al deposito dello stesso davanti ad un organo di polizia giudiziaria, laddove si tratti di una...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 19 aprile 2017, n. 18890
Indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato per il datore di lavoro che ottiene , con false attestazioni (modelli F24) il conguaglio di somme dovute all’Inps per i contributi. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 19 aprile 2017, n. 18890 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 19 aprile 2017, n. 18889
L’induzione indebita a dare o promettere utilità va esclusa quando non è possibile rilevare lo stato di soggezione del privato. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 19 aprile 2017, n. 18889 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. CARCANO...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 22 marzo 2017, n. 13931
L’articolo 131-bis sulla particolare tenuità del fatto che sarebbe stato presumibilmente applicato in Italia alla teppista condannata anche per lesioni non blocca la sua espulsione in Bielorussia, ad impedire il rimpatrio sono invece i rischi di trattamenti inumani e degradanti ai quali può essere sottoposta l’estradanda Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 22...
Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 7 marzo 2017, n. 10958
Respinta la richiesta della Procura contro l’obbligo di dimora invece degli arresti domiciliari in quanto la misura meno afflittiva consentiva lo stesso di evitare il contatto tra l’incolpato e l’ente presso il quale erano state commesse le condotte oggetto di incolpazione (irregolare gestione dei fondi europei da parte dei vertici e responsabili dell’ente regionale Suprema...