Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 2 novembre 2017, n. 50180. E’ competente a decidere il giudice per le indagini preliminari in tema di sospensione del procedimento con messa alla prova avanzata in sede di opposizione a decreto penale di condanna
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 2 novembre 2017, n. 50180. E’ competente a decidere il giudice per le indagini preliminari in tema di sospensione del procedimento con messa alla prova avanzata in sede di opposizione a decreto penale di condanna

In tema di sospensione del procedimento con messa alla prova, sulla richiesta prevista dall’art. 464 bis c.p.p., avanzata in sede di opposizione a decreto penale di condanna, e? competente a decidere il giudice per le indagini preliminari e non il giudice del dibattimento Sentenza 2 novembre 2017, n. 50180 Data udienza 12 ottobre 2017 REPUBBLICA...

Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 30 ottobre 2017, n. 49791. Con la sentenza definitiva, il processo è pervenuto al suo stadio conclusivo, gli eventuali vizi di atti o decisioni assunte nel corso dello stesso devono ritenersi superate, avendo esaurito il loro potenziale dirimente.
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Corte di Cassazione, sezione prima penale, sentenza 30 ottobre 2017, n. 49791. Con la sentenza definitiva, il processo è pervenuto al suo stadio conclusivo, gli eventuali vizi di atti o decisioni assunte nel corso dello stesso devono ritenersi superate, avendo esaurito il loro potenziale dirimente.

Attribuire al giudice dell’esecuzione, dotato di una competenza funzionale limitata essendo la sua giurisdizione una proiezione ridotta di quella esercitata in sede cognitiva, il potere di accertare e dichiarare vizi verificatisi in un momento processuale anteriore alla pronuncia della sentenza definitiva, equivarrebbe a riconoscergli la potestà di invalidarla, in aperto contrasto con un sistema che,...

Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 13 ottobre 2017, n. 47374. In tema di misure cautelari reali, la richiesta di riesame può essere presentata anche nella cancelleria del tribunale o del giudice di pace del luogo in cui si trovano le parti private o i difensori.
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Corte di Cassazione, sezioni unite penali, sentenza 13 ottobre 2017, n. 47374. In tema di misure cautelari reali, la richiesta di riesame può essere presentata anche nella cancelleria del tribunale o del giudice di pace del luogo in cui si trovano le parti private o i difensori.

In tema di misure cautelari reali, la richiesta di riesame può essere presentata, oltre che nella cancelleria del tribunale del capoluogo della provincia nella quale ha sede l’ufficio che ha emesso il provvedimento impugnato, anche nella cancelleria del tribunale o del giudice di pace del luogo in cui si trovano le parti private o i...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 28 giugno 2017, n. 31683
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 28 giugno 2017, n. 31683

Applicata la particolare tenuità e dunque è stata esclusa la non punibilità nell’ipotesi di omessa denuncia ai Carabinieri del trasferimento di armi (due carabine) da casa in altro luog Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 28 giugno 2017, n. 31683 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 26 aprile 2017, n. 19636
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 26 aprile 2017, n. 19636

La Corte d’Appello non può avallare l’ordine di carcerazione sulla base di sentenze straniere non riconosciute in Italia sulla base del Dlgs 161/2010 Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 26 aprile 2017, n. 19636 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri...

Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 10 febbraio 2017, n. 6296
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Corte di Cassazione, S.U.P., sentenza 10 febbraio 2017, n. 6296

Il giudice dell’esecuzione, in sede di applicazione della disciplina del reato continuato, oltre a dover rispettare quanto al risultato finale della pena i limiti fissati dal comma 2 dell’articolo 671 del Cpp, onde evitare di incorrere nella violazione del divieto di reformatio in peius non può neppure quantificare gli aumenti di pena per i reati-satellite...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 1 febbraio 2017, n. 4910
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 1 febbraio 2017, n. 4910

L’utilizzo di una tecnica redazionale riproduttiva di atti di indagine o della richiesta del P.M. non si traduce automaticamente nella mancanza di autonoma valutazione, laddove quest’ultima traspaia dal complesso del provvedimento Suprema Corte di Cassazione sezione I penale sentenza 1 febbraio 2017, n. 4910 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 5 ottobre 2016, n. 42043
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 5 ottobre 2016, n. 42043

In considerazione della problematicità interpretativa in merito all’applicabilità dell’istituto del concorso esterno alla fattispecie dell’art. 416 c.p., figura negli altri ordinamenti Europei (con la sola eccezione francese) rigorosamente tipizzato, sorge la necessità di sottoporre la questione alla superiore conoscenza delle Sezioni Unite SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE I PENALE SENTENZA 5 ottobre 2016, n.42043 Ritenuto...

Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 20 luglio 2016, n. 31243
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Corte di Cassazione, sezione I penale, sentenza 20 luglio 2016, n. 31243

I principi che regolano l’istituto della continuazione, con particolare riguardo a quello secondo il quale l’unicità del disegno criminoso, in quanto postulante l’attuazione di un programma preventivamente ideato e voluto, non può confondersi con la semplice estrinsecazione di un genere di vita incline al reato, non possono trovare applicazione anche ai soggetti per i quali...

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