Ha diritto al risarcimento del danno la parte che dimostri di avere subito interruzioni periodiche e costanti dei programmi televisivi a causa delle interferenze del segnale satellitare provocate dai lavori di ammodernamento di una funivia Suprema Corte di Cassazione sezione III civile sentenza 10 giugno 2016, n. 11912 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 8 marzo 2016, n. 4536. La dichiarazione confessoria del danneggiante, anche quella contenuta nel modulo di constatazione amichevole, che è proprietario del veicolo assicurato e litisconsorte necessario, non ha valore di prova piena nemmeno nei suoi confronti, ma è soggetta al libero apprezzamento da parte del giudice.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 8 marzo 2016, n. 4536 Svolgimento dei processo In relazione ad un incidente occorso all’autovettura di C.D., che ha sostenuto di essere andato ad impattare contro un muro per evitare lo scontro con l’autovettura di M. M., assicurata con la UGF Assicurazioni, ora Unipol già Aurora, che aveva...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 febbraio 2016, n. 2169. Non può essere dichiarata nulla la scrittura privata, tra cliente ed avvocato, in quanto integrante un «patto di quota lite», se redatta successivamente alla conclusione del giudizio
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 febbraio 2016, n. 2169 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. PETTI Giovanni B. – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. AMBROSIO Annamaria – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – rel. Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 novembre 2015, n. 24337. I rapporti tra azione di risoluzione e di risarcimento integrale da una parte, e azione di recesso e di ritenzione della caparra dall’altro, si pongono in termini di assoluta incompatibilità strutturale e funzionale: proposta la domanda di risoluzione volta al riconoscimento del diritto al risarcimento integrale dei danni asseritamente subiti, non può ritenersene consentita la trasformazione in domanda di recesso con ritenzione di caparra; diversamente verrebbe vanificata la stessa funzione della caparra, quella, cioè, di consentire una liquidazione anticipata e convenzionale del danno volta ad evitare l’instaurazione di un giudizio contenzioso
SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE III SENTENZA 30 novembre 2015, n. 24337 Ritenuto in fatto La Corte di appello di Napoli, con sentenza depositata il 4 febbraio 2011, ha confermato la decisione di primo grado che , dichiarata la carenza di legittimazione attiva del promissario acquirente in relazione alla domanda di nullità ex L 1089/39,...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 29 settembre 2015, n. 19246. Il codice deontologico forense non ha carattere normativo, ma è costituito da un insieme di regole che gli organi di governo degli avvocati si sono date per attuare i valori caratterizzanti la professione e garantire la libertà, la sicurezza e l’inviolabilità della difesa, con la conseguenza che la violazione di detto codice rileva in sede giurisdizionale, solo in quanto si colleghi all’incompetenza, l’eccesso di potere o la violazione di legge, cioè ad una delle ragioni per le quali il RDL 27 novembre 1933, n. 1578, art. 56, comma 3, convertito con modificazioni nella legge 22 gennaio 1934, n. 36, consente il ricorso alle sezioni unite della Cassazione, che è possibile esclusivamente in caso di uso del potere disciplinare dagli ordini professionali per fini diversi da quelli per cui la legge lo riconosce
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 29 settembre 2015, n. 19246 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. BERRUTI Giuseppe Maria – Presidente Dott. SPIRITO Angelo – Consigliere Dott. ARMANO Uliana – rel. Consigliere Dott. D’AMICO Paolo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 30 luglio 2015, n. 16181. In applicazione dell’art. 141 del Codice delle Assicurazioni, il terzo trasportato, per essere risarcito dall’impresa di assicurazione del veicolo sul quale era a bordo al momento del sinistro, deve, secondo la sentenza n. 16181/2015 della Cassazione, fornire la prova di aver subito un danno a seguito del sinistro, ma non delle modalità dell’incidente al fine di individuare la responsabilità dei rispettivi conducenti
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 30 luglio 2015, n. 16181 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VIVALDI Roberta – Presidente Dott. ARMANO Uliana – rel. Consigliere Dott. FRASCA Raffaele – Consigliere Dott. SCARANO Luigi Alessandro – Consigliere Dott....