Quanto ai soggetti legittimati, a seguito della abrogazione della L. n. 349 del 1986, articolo 18, comma 3, derivante dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo n. 152 del 2006, articolo 318, comma 2, lettera a), la legittimazione a costituirsi parte civile nei processi per reati ambientali, spetta, in via esclusiva, allo Stato, e per esso...
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Corte di Cassazione, sezione III penale, sentenza 6 dicembre 2016, n. 51889
Le acque reflue dell’autolavaggio sono considerate industriali e non possono essere scaricate sul “nudo” terreno. Le acque reflue non ricollegabili al metabolismo umano o non provenienti dalla attività domestica hanno carattere industriale, per cui il relativo sversamento sul terreno integra un reato ambientale Suprema Corte di Cassazione sezione III penale sentenza 6 dicembre 2016, n....
LEGGE 22 maggio 2015, n. 68. Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente. (15G00082) (GU n.122 del 28-5-2015)
LEGGE 22 maggio 2015, n. 68 Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente. (15G00082) (GU n.122 del 28-5-2015) Vigente al: 29-5-2015 La Camera dei deputati ed il Senato della Repubblica hanno approvato; IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Promulga la seguente legge: Art. 1 1. Dopo il titolo VI del libro secondo del codice penale e’ inserito...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 febbraio 2015, n. 3345. Spetta soltanto allo Stato, e per esso al Ministro dell'Ambiente, la legittimazione alla costituzione diparte civile nel procedimento per reati ambientali, alfine di ottenere il risarcimento del danno ambientale di natura pubblica, in sé considerato come lesione dell'interesse pubblico e generale all'ambiente. Anche a seguito dell'entrata in vigore del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 (cosiddetto Testo Unico ambientale) che ha attribuito in via esclusiva la richiesta risarcitoria per danno ambientale al Ministero dell'Ambiente, le associazioni ecologiste sono legittimate a costituirsi parte civile al solo fine di ottenere il risarcimento dei danni patiti dal sodalizio a causa del degrado ambientale, mentre non possono agire in giudizio per il risarcimento del danno ambientale di natura pubblica. Le associazioni ambientalistiche possono avere diritto al risarcimento del danno qualora dimostrino di aver subito un nocumento suscettibile di valutazione economica in considerazione degli eventuali esborsi finanziari sostenuti dall'ente per l'espletamento della attività di tutela.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 febbraio 2015, n. 3345 Svolgimento del processo 1. Con sentenza del 1 febbraio 2010, il giudice del tribunale di Rieti, sezione distaccata di Poggio Mirteto, dichiarò D.M. , C.R. e Ca.An. (oltre a numerosi altri soggetti) responsabili del reato di cui (capo A) agli artt. 81,...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 1 ottobre 2014, n. 40527. L'amministratore della società risponde sempre e comunque per i reati imputabili all'impresa.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 1 ottobre 2014, n. 40527 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. FIALE Aldo – Presidente Dott. FRANCO Amedeo – Consigliere Dott. SAVINO Mariapia – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 27 gennaio 2014, n. 3655. Il Decreto Legislativo n. 42 del 2004, articolo 181 sanziona la condotta di chiunque, senza la prescritta autorizzazione o in difformita’ di essa, esegua lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici. La norma in esame non distingue tra parziale o totale difformita’, come avviene invece per la disciplina urbanistica, cosicche’ e’ idonea a configurare il reato in esame ogni difformita’ significativa dall’intervento autorizzato e tale da vanificare gli scopi di tutela e controllo che il legislatore ha assicurato agli organi competenti attraverso la preventiva verifica della consistenza delle opere da eseguire . Il Codice dei beni culturali infatti non distingue tra parziale e totale difformità dell’opera effettuata
SUPREMA Corte di Cassazione SEZIONE III Sentenza 27 gennaio 2014, n. 3655 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. MANNINO Saverio Felice – Presidente Dott. SAVINO Mariapia Gaeta – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – rel. Consigliere Dott. ANDREAZZA Gastone – Consigliere...