Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 2 marzo 2016, n. 8638 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SAVANI Piero – Presidente Dott. CATENA Rossella – Consigliere Dott. MICCOLI Grazia – rel. Consigliere Dott. SCARLINI Enrico V.S. – Consigliere Dott....
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 17 febbraio 2016, n. 3019. Nel caso di sinistro stradale causato da veicolo non identificato, l’omessa denuncia dell’accaduto all’autorità di polizia o inquirente non è sufficiente, in sé, a rigettare la domanda di risarcimento proposta, ai sensi dell’articolo 19 della legge 990/1969, nei confronti dell’impresa designata dal Fondo di garanzia per le vittime della strada; allo stesso modo, la presentazione di denuncia o querela contro ignoti non vale, in se stessa, a dimostrare che il sinistro sia senz’altro accaduto. Entrambe le suddette circostanze possono, al più, costituire meri indizi dell’effettivo avveramento del sinistro
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 17 febbraio 2016, n. 3019 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. AMENDOLA Adelaide – Presidente Dott. SESTINI Danilo – rel. Consigliere Dott. RUBINO Lina – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. PELLECCHIA...
Corte di Cassazione, sezione VI, sentenza 20 gennaio 2016, n. 2347. L’amministratore del condominio può presentare querela solo se l’assemblea condominiale gli conferisce espresso mandato. Per essere valida, la presentazione di una querela in relazione a un reato commesso in danno del patrimonio condominiale richiede uno specifico incarico conferito all’amministratore dall’assemblea del condomini, ciò che presuppone che siasi formata una volontà dei condomini di promuovere querela e di incaricare l’amministratore di sporgere querela.
Suprema Corte di Cassazione sezione VI sentenza 20 gennaio 2016, n. 2347 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROTUNDO Vincenzo – Presidente Dott. COSTANZO Angel – rel. Consigliere Dott. DI STEFANO Pierluigi – Consigliere Dott. VILLONI Orlando – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 30 settembre 2015, n. 39480. In ordine all’applicazione della causa di non punibilità prevista dall’art. 649 c.p. nei delitti contro il patrimonio, non è punibile il furto commesso in danno del convivente more uxorio, mentre lo è solo a querela dell’offeso se si tratti di furto commesso nei confronti di persona già convivente. Inoltre, la sussistenza della suddetta esimente è rilevabile d’ufficio dal giudice del merito
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 30 settembre 2015, n. 39480 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo – Presidente Dott. BEVERE Antonio – Consigliere Dott. DE BERARDINIS Silvana – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. CAPUTO...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 12 ottobre 2015, n. 41037. In tema di querela, la mancata autenticazione della sottoscrizione determina l’improcedibilità dell’azione penale, per l’ipotesi in cui la querela non venga presentata personalmente dall’interessato, ma venga recapitata da un incaricato, riflettendosi sulla garanzia di sicura provenienza dell’atto dal titolare del diritto di querela
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 12 ottobre 2015, n. 41037 Ritenuto in fatto 1. Il 20/02/2015, il Gup del Tribunale di Roma dichiarava non luogo a procedere nei confronti di I.B.D. , imputata dei reati di cui agli artt. 595 e 684 cod. pen., rilevando che l’azione penale non avrebbe dovuto essere...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 6 ottobre 2015, n. 40148. La dichiarazione con la quale la persona offesa ha chiesto “che vengano perseguiti i reati ravvisati” va qualificata come valida manifestazione del diritto di querela
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 6 ottobre 2015, n. 40148 Ritenuto in fatto 1. Con sentenza del 9 maggio 2014 il Giudice di Pace di Bari ha dichiarato non doversi procedere nei confronti di C. A. e G. V. in ordine al reato di ingiurie loro ascritto in concorso. Il giudice rilevava che...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 25 marzo 2015, n. 12695. L’articolo 78 c.p.p., comma 1, lettera e), richiede, a pena di inammissibilita’, la sottoscrizione del difensore in calce all’atto di costituzione di parte civile e, a tal fine, deve ritenersi sufficiente anche la sottoscrizione apposta dal difensore in calce al mandato conferitogli dalla parte privata ai fini di detta costituzione
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 25 marzo 2015, n. 12695 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. DUBOLINO Pietro – Presidente Dott. DE BERARDINIS Silvana – Consigliere Dott. MICCOLI G. – rel. Consigliere Dott. MICHELI Paolo – Consigliere Dott....
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 11 febbraio 2015, n. 6197. Nell'ipotesi in cui la persona offesa sia una persona giuridica. L'art. 337 comma 3 cod.proc. pen. richiede invero che la dichiarazione di querela proposta dal legale rappresentante di una persona giuridica, di un ente o di una associazione debba contenere la indicazione specifica della fonte dei poteri di rappresentanza. Non è sufficiente un generico mandato a proporre querela, perché in tal caso si violerebbe il requisito della specificità richiesto dall'art. 122 c.p.p., essendo invece necessario indicare nella procura tutti gli elementi utili alla individuazione della volontà del mandante al momento del rilascio della procura speciale preventiva (è, dunque, necessario che il mandante precisi almeno per quali tipologie di reati intende che venga proposta querela o in quali particolari situazioni il mandatario debba opportunamente attivarsi
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 11 febbraio 2015, n. 6197 Ritenuto in fatto 1. La Corte di Appello di Lecce, con sentenza del 4.10.2013, in parziale riforma della sentenza del Tribunale di Brindisi, sez. di Francavilla Fontana, in composizione monocratica, emessa in data 31.5.2012, con la quale E.G. , previo riconoscimento delle circostanze...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 25 novembre 2014, n. 24988. Nel caso in cui l'illecito civile sia considerato dalla legge come reato, ma il giudizio penale non sia stato promosso, anche se per mancata presentazione della querela, l'eventuale, più lunga prescrizione prevista per il reato, si applica anche all'azione di risarcimento, a condizione che il giudice civile accerti, incidenter tantum, e con gli strumenti probatori ed i criteri propri del procedimento civile, la sussistenza di una fattispecie che integri gli estremi di un fatto – reato in tutti i suoi elementi costitutivi, soggettivi ed oggettivi, e la prescrizione stessa decorre dalla data del fatto, atteso che la chiara lettera dell'art. 2947 c.c., comma 3, a tenore della quale "se il fatto è considerato dalla legge come reato", non consente la differente interpretazione, secondo cui tale maggiore termine sia da porre in relazione con la procedibilità del reato.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 25 novembre 2014, n. 24988 Svolgimento del processo Il Tribunale di Teramo ha rigettato la domanda di risarcimento proposta da Abbondanza Francesco con citazione del 23-10-2000 nei confronti di D.G.M.,di Calabrese Maurizio e della Ras Assicurazioni s.p.a per i danni riportati alla persona ed al motociclo in un...
Corte di Cassazione, sezione V, sentenza 27 ottobre 2014, n. 44870. All'infuori dell'ipotesi espressamente e specificamente disciplinata dal Decreto Legislativo 28 agosto 2000, n. 274, articoli 21, 28 e 30, non ricorrente nel caso di specie -, la mancata comparizione del querelante nel processo, nonostante la sollecitazione del giudice a comparire, non configura una rimessione tacita di querela. Ne segue l'annullamento con rinvio della sentenza impugnata
Suprema Corte di Cassazione sezione V sentenza 27 ottobre 2014, n. 44870 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE QUINTA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. LOMBARDI Alfredo Maria – Presidente Dott. BEVERE Antonio – Consigliere Dott. LAPALORCIA Grazia – Consigliere Dott. SABEONE Gerardo – Consigliere Dott. DE MARZO...