E’ devoluta alla giurisdizione del giudice ordinario la controversia originata dall’impugnazione di atti di una procedura selettiva finalizzata al conferimento di incarichi dirigenziali a carattere non concorsuale, laddove per concorso si intende la procedura di valutazione comparativa sulla base dei criteri e delle prove fissate in un bando da parte di una commissione esaminatrice con...
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Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 29 marzo 2017, n. 1435
Il giudizio relativo alla dipendenza da causa di servizio è espressione di discrezionalità tecnica, sindacabile in sede giurisdizionale soltanto in presenza di evidenti e macroscopici vizi logici desumibili dalla motivazione dell’atto impugnato Consiglio di Stato sezione IV sentenza 29 marzo 2017, n. 1435 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Consiglio di Stato in...
Consiglio di Stato, sezione V, sentenza 28 marzo 2017, n. 1419
In caso di annullamento di un atto del concorso con conseguente riapprovazione della graduatoria, l’esecuzione della sentenza comporta di per sé, oltre alla riapprovazione della graduatoria, solo la ricostruzione della carriera, ora per allora, agli effetti giuridici. Una ricostruzione della carriera anche agli effetti economici esula, invece, dalla stretta esecuzione della sentenza, in quanto, in...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 22 marzo 2017, n. 1302
La ratio legis sottesa alla disposizione di cui all’art. 1393, comma primo, d.lgs. 66/2010 mira a vincolare il procedimento disciplinare agli esiti del processo penale in punto, in particolare, di accertamento del fatto materiale di reato, la cui definitiva individuazione ad opera del giudice penale si riflette a valle anche nel procedimento disciplinare, costituendo la...
Consiglio di Stato, sezione IV, sentenza 22 marzo 2017, n. 1301
Nel delibare l’avanzamento a scelta di ufficiali, l’Amministrazione opera una valutazione complessiva, organica, sintetica ed unitaria del candidato, condotta non in comparazione con gli altri aspiranti ma in un’ottica assoluta, avendo quale riferimento la figura idealtipica di ufficiale meritevole: i relativi giudizi, pertanto, sono espressione di ampia discrezionalità, sindacabile dal Giudice amministrativo entro confini particolarmente...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5317
In tema di illeciti disciplinari di maggiore gravita’ imputabili al pubblico dipendente, la comunicazione all’interessato della trasmissione degli atti da parte del responsabile della struttura all’UPD, prevista dal Decreto Legislativo n. 165 del 2001, articolo 55-bis, comma 3, ha una funzione meramente informativa, sicche’ gli effetti dell’eventuale omissione di tale adempimento non si riverberano sul...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 marzo 2017, n. 5313
Ai fini della decorrenza del termine occorre che l’amministrazione venga a conoscenza della integrale sentenza di condanna irrevocabile, in quanto essa deve avere esatta cognizione dei fatti accertati in sede penale, onde contestarli al dipendente e valutarli in sede disciplinare Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 marzo 2017, n. 5313 REPUBBLICA ITALIANA IN...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 17 marzo 2017, n. 1220
In tema di inserimento nelle GAE, sussistente la giurisdizione generale di legittimità del giudice amministrativo laddove i giudizi abbiano a oggetto non l’inserimento in graduatoria o l’accertamento della giusta posizione, o collocazione, singolarmente considerata, di docenti, nelle graduatorie che li riguardino, ma, “a monte”, la stessa regola ordinatoria posta a presidio dell’ingresso in graduatoria, per...
Consiglio di Stato, sezione VI, sentenza 13 marzo 2017, n. 1154
È legittimo il rifiuto della domanda di rimborso delle spese legali proposta da un dipendente che era stato prosciolto da un giudizio di responsabilità contabile, se la domanda non è stata prospettata in termini di rimborso, ma con la richiesta del pagamento in via diretta. La sentenza ha precisato che la domanda non era stata...
Consiglio di Stato, sezione III, sentenza 7 marzo 2017, n. 1076
Nell’ambito del pubblico impiego una normale attività di servizio non può essere considerata concausa dell’insorgere di un’infermità a carico del dipendente, in assenza di comprovate situazioni di particolarità ed eccezionalità, tali da far presumere che, sull’insorgenza o aggravamento dell’infermità, si siano casualmente innestati, individuati, qualificati e rilevanti elementi riconducibili al servizio Consiglio di Stato sezione...