Legittimo il licenziamento del portiere di un albergo di lusso che sottrae copie di giornali destinati ai clienti e li restituisce al giornalaio Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 12 settembre 2016, n. 17914 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:...
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Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 22 luglio 2016, n. 15217
Le stock option hanno natura retributiva e pertanto ogni controversia fra la società ed il suo dipendente in ordine alla loro spettanza rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, secondo il rito speciale, a meno che i contratti collettivi non la compromettano in arbitri Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 22 luglio 2016, n. 15217...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 luglio 2016, n. 14621
Scatta il licenziamento per giustificato motivo soggettivo per il lavoratore tossicodipendente che, posto in aspettativa per seguire un percorso di riabilitazioni, abbandoni la comunità di recupero pur continuando a seguire una terapia presso una diversa struttura Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 18 luglio 2016, n. 14621 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 luglio 2016, n. 14193
In caso di licenziamento per ragioni organizzative di un dirigente deve ritenersi esclusa la sussistenza di un obbligo di repechage nei suoi confronti in quanto incompatibile con la posizione dirigenziale assistita da un regime di libera recedibilità, senza che possano essere richiamati i princìpi elaborati dalla giurisprudenza per la diversa ipotesi del licenziamento per giustificato...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 14 luglio 2016, n. 14375
L’onere di provare la legittimità del licenziamento cade a carico del datore di lavoro, sicchè il lavoratore può limitarsi ad impugnare il recesso contestando l’addebito disciplinare e sostenendo l’illegittimità dell’ordine inadempiuto Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 14 luglio 2016, n. 14375 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 30 giugno 2016, n. 13455
È nullo il licenziamento per «assenza ingiustificata» qualora al termine della maternità la lavoratrice non si presenti presso la sede della società in un diverso comune dove il datore l’ha nel frattempo trasferita Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 30 giugno 2016, n. 13455 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 23 giugno 2016, n. 13049
Legittimo il licenziamento del dipendente della banca che non comunica al datore di essere oggetto di indagini preliminari o di azione penale Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 23 giugno 2016, n. 13049 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. VENUTI...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 17 giugno 2016, n. 12592
Illegittimo il licenziamento perché discriminatorio quando la misura venga emessa a seguito della protratta malattia del prestatore che a detta del datore non consentiva di soddisfare l’interesse imprenditoriale. La misura è stata definita come ritorsiva e arbitraria e quindi del tutto illegittima Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 17 giugno 2016, n. 12592 REPUBBLICA...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 21 giugno 2016, n. 12823
Il licenziamento del dirigente non richiede necessariamente un giustificato motivo oggettivo ed è consentito in tutti i casi in cui sia stato adottato in funzione di una ristrutturazione aziendale dettata da scelte imprenditoriali non arbitrarie, non pretestuose e non persecutorie. Tali scelte non debbono necessariamente coincidere con l’impossibilità della continuazione del rapporto o con una...
Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza del 13 giugno 2016, n. 12102
La mancanza di motivazione su questione di diritto e non di fatto deve ritenersi irrilevante, ai fini della cassazione della sentenza, qualora il giudice del merito sia comunque pervenuto ad un’esatta soluzione del problema giuridico sottoposto al suo esame. In siffatta evenienza la Corte di cassazione, in ragione della funzione nomofilattica ad essa affidata dall’ordinamento,...