Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 27 aprile 2016, n. 17181 Ritenuto in fatto 1. Il sig. B.S. ricorre per l’annullamento della sentenza del 27/10/2014 della Corte di appello di Brescia che, in parziale riforma di quella del 27/03/2014 resa dal Tribunale di quello stesso capoluogo all’esito di giudizio abbreviato, ha ridotto la pena...
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Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 marzo 2016, n. 9135. Riaffermata la necessità di verificare in modo rigoroso l’attendibilità del racconto della persona offesa, soprattutto se minorenne in tenera età: gli Ermellini hanno evidenziato come, in particolare, debba vagliarsi con attenzione la collocazione temporale e spaziale delle violenze narrate, ed altresì la specificità/genericità della descrizione degli episodi criminosi
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 marzo 2016, n. 9135 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. RAMACCI Luca – Consigliere Dott. ROSI Elisabetta – Consigliere Dott. GENTILI Andrea...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 7 marzo 2016, n. 9209. Il concetto di particolare tenuità del fatto previsto all’art. 171 ter, comma terzo, legge sul diritto d’autore implica un giudizio globale del fatto che non può essere circoscritto al solo dato quantitativo del numero di pagine illecitamente fotocopiate, occorrendo prendere in esame altre circostanze previste dall’art. 133 cod. pen. quali le modalità della condotta, i suoi scopi, la sistematicità della stessa e la capacità a delinquere del reo
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 7 marzo 2016, n. 9209 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. GRILLO Renato – rel. Consigliere Dott. GENTILE Andrea – Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. ANDRONIO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 gennaio 2016, n. 1609. Dopo la sentenza n. 32 del 2014 della Corte costituzionale sulla legge ‘Fini-Giovanardi’ e gli interventi normativi che ad essa sono seguiti (principalmente il d.l. n. 36 del 2014, conv., con modificazioni, dalla l. n. 79 dello stesso anno), con cui si è innovato il previgente sistema tabellare delle sostanze stupefacenti e psicotrope, vanno rimeditati i criteri elaborati dalle Sezioni Unite del 2012 ai fini della determinazione della ‘ingente quantità’ ai sensi e per gli effetti dell’aggravante di cui all’art. 80, co. 2, d.P.R. n. 309 del 1990
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 gennaio 2016, n. 1609 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – rel. Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. ANDRONIO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 15 gennaio 2016, n. 1365. In assenza di una preventiva ricerca del profitto del reato nell’ambito del patrimonio della persona giuridica e di indicazioni da parte dell’indagato – il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente dei beni appartenenti al legale rappresentante di una persona giuridica per le violazioni tributarie commesse a vantaggio della società
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 15 gennaio 2016, n. 1365 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. GRILLO Renato – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – rel. Consigliere Dott. PEZZELLA Vincenzo – Consigliere Dott. ANDRONIO...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 4 febbraio 2016, n. 4635. La valutazione concernente il pericolo di fuga, quale esigenza cautelare legittimante la adozione di idonee misura volte a contrastarlo, deve fondarsi su elementi che evidenzino la concretezza di tale pericolo, i quali, sebbene non richiedano la presenza di segni di un’attività già in atto, richiede, comunque la sussistenza di elementi indicativi della volontà dell’indagato di sottrarsi alla giustizia, non essendo a tale fine sufficiente la considerazione delle particolari condizioni soggettive in cui, in via di fatto, venga a trovarsi l’indagato; in tal senso, ad esempio, è stata esclusa la loro sussistenza sulla base del semplice dato di fatto che il soggetto indagato avesse, per la professione esercitata, agevoli e plurimi contatti con l’estero; per ciò che attiene in senso più specifico alla insufficienza dimostrativa, ai fini della sussistenza della predetta esigenza cautelare, del fatto che l’indagato abbia oltreconfine la disponibilità di mezzi e di strutture, osservando che siffatti elementi non costituiscono di per sé fattori sintomatici per affermare la esistenza del pericolo concreto ed attuale di fuga. Né è a tal fine sufficiente la mera residenza all’estero dell’indagato, ove questa non si accompagni, date le sue concrete modalità, ad altri elementi volti a corroborare l’affermazione che essa sia finalizzata al sottrarsi alla giurisdizione nazionale, quali, in via esemplificativa e non esaustiva, la collocazione temporale di tale migrazione, la esistenza o meno di un apprezzabile motivo per siffatta permanenza all’estero, ovvero ancora le espressione di ripetute manifestazioni di sfiducia nei confronti del sistema giudiziario nazionale, il trasferimento verso uno Stato che non coltivi rapporti di collaborazione giudiziaria con quello italiano o la pretestuosità delle giustificazioni accampate onde non aderire agli inviti a fare rientro in sul territorio dello Stato
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 4 febbraio 2016, n. 4635 Ritenuto in fatto Il Tribunale di Torino, con ordinanza del 18 dicembre 2014, accogliendo parzialmente il ricorso del Pm avverso il provvedimento con il quale il Gip di Vercelli aveva rigettato la richiesta di applicazione di misura cautelare nei confronti di G.P. e...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 18 gennaio 2016, n. 1623. Non può essere ascrivibile a forza maggiore la mancanza della provvista per effetto di una scelta di politica imprenditoriale, come quella di ricorrere ad un piano di risanamento dell’impresa di cui all’articolo 67, comma 3, lettera d), l. fall., perché l’istituto non rientra in un procedimento giudiziale o soggetto ad omologa, da parte del giudice, come invece avviene per il concordato preventivo, ma si risolve in un atto stragiudiziale non soggetto al controllo del giudice né nella fase di preparazione, né nella fase di esecuzione, consistendo in un atto unilaterale dell’imprenditore e quindi risolvendosi in una operazione strettamente ed interamente privatistica
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 18 gennaio 2016, n. 1623 Ritenuto in fatto 1. M.L. ricorre per cassazione impugnando la sentenza emessa in data 15 luglio 2014 dalla Corte di appello di Brescia che ha confermato quella resa, a seguito di giudizio abbreviato, dal tribunale di Bergamo e con la quale il ricorrente...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 24 novembre 2015, n. 46501. In una catena di violenze sessuali perpetrate in continuazione tra loro, l’individuazione, da parte del giudice, dell’episodio da considerare più grave non è impugnabile, per difetto di interesse, se una diversa qualificazione non avrebbe comunque effetti sulla pena, in quanto fissata nel minimo. Mentre, a giustificare l’utilizzo delle dichiarazioni rilasciate dal teste al Pm all’interno del dibattimento è sufficiente che la minaccia sia soggettivamente percepita come tale, non richiedendosi una pericolosità oggettiva
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 24 novembre 2015, n. 46501 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – Consigliere Dott. ORILIA Lorenzo – Consigliere Dott. GRAZIOSI Chiara – Consigliere Dott. SCARCELLA Alessio...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 23 novembre 2015, n. 46162. È legittimo il sequestro per equivalente nei confronti dell’Ente “indagato” per reato associativo, ma la motivazione sull’esistenza dell’associazione dev’essere rigorosa. Ove il sequestro del profitto del reato venga disposto in relazione al solo reato associativo transnazionale (non potendo essere applicato con riferimento ai reati fiscali rientranti nel programma criminoso) è imprescindibile motivare sull’esistenza dell’associazione a delinquere, ben potendosi disporre il sequestro in caso di responsabilità amministrativa da reato ove all’Ente venga contestato il solo reato di cui all’art. 416 c.p.
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 23 novembre 2015, n. 46162 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. AMORESANO Silvio – rel. Consigliere Dott. ACETO Aldo – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – Consigliere Dott. MENGONI...
Corte di Cassazione, sezione III, sentenza 19 novembre 2015, n. 45898. In tema di reati attinenti la prostituzione, nel momento in cui l’attività di raccolta e successiva pubblicazione di inserzioni pubblicitarie di prestazioni sessuali rese da prostitute cessa di essere meramente informativa ma viene consapevolmente indirizzata, anche in cooperazione con i soggetti inserzionisti, all’incremento del potenziale mercimonio delle prestazioni medesime, cessa di essere un servizio reso alla singola persona che esercita la detta attività ma decampa verso quella di favoreggiamento del mercato del sesso
Suprema Corte di Cassazione sezione III sentenza 19 novembre 2015, n. 45898 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE TERZA PENALE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SQUASSONI Claudia – Presidente Dott. MULLIRI Guicla – Consigliere Dott. DI NICOLA Vito – Consigliere Dott. GENTILI Andrea – rel. Consigliere Dott....