Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 2 dicembre 2015, n. 24530. Non configura giusta causa di licenziamento la condotta del dipendente addetto a un grande magazzino per la vendita al pubblico, di lunga anzianità lavorativa e privo di precedenti disciplinari, che abbia sottratto un bene di valore trascurabile e lo abbia consegnato solo dopo una verifica nella quale aveva negato di averlo rubato, in quanto comportamento facilmente spiegabile con la preoccupazione per le conseguenze del gesto probabilmente commesso senza premeditazione

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 2 dicembre 2015, n. 24530 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. BRONZINI Giuseppe – rel. Consigliere Dott. TRIA Lucia – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – Consigliere Dott. DE MARINIS...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 24 novembre 2015, n. 23945. Non costituisce demansionamento, ai sensi dell’art. 2103 cod. civ., la conservazione delle mansioni non dirigenziali proprie dell’addetto all’ufficio legale di una banca, con la sola perdita del potere di firma degli atti di gestione dei rapporti giuridici sostanziali, dovuta all’inserimento dell’azienda bancaria in altra di più ampie dimensioni

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 24 novembre 2015, n. 23945 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. BERRINO Umberto – rel. Consigliere Dott. DORONZO Adriana – Consigliere Dott. GHINOY Paola...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 18 novembre 2015, n. 23620. E’ legittimo il licenziamento finalizzato al raggiungimento di maggior profitto per l’impresa. Il fine perseguito dall’impresa datrice, infatti, non è sindacabile dai giudici, in particolare quando si tratti del suo arricchimento, considerato che l’aumento di profitto si traduce anche in beneficio per la comunità dei lavoratori dipendenti

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 18 novembre 2015, n. 23620 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – rel. Presidente Dott. BRONZINI Giuseppe – Consigliere Dott. LORITO Matilde – Consigliere Dott. ESPOSITO Lucia – Consigliere Dott. DE MARINIS...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 12 ottobre 2015, n. 20440. Gli artt. 2, 3 e 4, L. 20 maggio 1970, n. 300, impongono modi d’impiego, da parte del datore di lavoro, delle guardie giurate, del personale di vigilanza e di impianti ed attrezzature per il controllo a distanza. I relativi divieti riguardano il controllo sui modi di adempimento dell’obbligazione lavorativa ma non anche comportamenti del lavoratore lesivi del patrimonio e dell’immagine aziendale. Non sono perciò vietati i cosiddetti controlli difensivi, intesi a rilevare mancanze specifiche e comportamenti estranei alla normale attività lavorativa nonchè illeciti. Controlli eseguibili anche mediante agenzie investigative private. Ciò tanto più vale quando il lavoro dev’essere eseguito, come nel caso di specie, al di fuori dei locali aziendali, ossia in luoghi in cui è più facile la lesione dell’interesse all’esatta esecuzione della prestazione lavorativa e dell’immagine dell’impresa, all’insaputa dell’imprenditore

SUPREMA CORTE DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO sentenza 12 ottobre 2015, n. 20440 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – rel. Presidente – Dott. DI CERBO Vincenzo – Consigliere – Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere – Dott. NAPOLETANO Giuseppe –...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 21 ottobre 2015, n. 21416. Gli onorari dovuti al difensore della parte ammessa al gratuito patrocinio non possono superare i valori medi delle tariffe professionali vigenti

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 21 ottobre 2015, n. 21416 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. DI CERBO Vincenzo – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. NAPOLETANO Giuseppe – Consigliere Dott. LORITO Matilde...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 13 ottobre 2015, n. 20545. Con il decreto «tutele crescenti», la reintegrazione ex art. 18 St. lav. sarà dovuta sempre se il licenziamento è fondato su fatti non-illeciti, perché il fatto non-illecito equivale a fatto «inesistente» e non basta, com’è stato detto estremizzando, che il fatto «materiale» sia vero anche se simbolico o futile

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 13 ottobre 2015, n. 20545 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – rel. Presidente Dott. VENUTI Pietro – Consigliere Dott. DI CERBO Vincenzo – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. TRIA...

Articolo

Corte di Cassazione, sezione lavoro, sentenza 1 ottobre 2015, n. 19626. L’amministrazione non può dichiarare decaduto il contratto di lavoro con cui è stato assunto un soggetto in funzione dell’annullamento in autotutela del bando di gara

Suprema Corte di Cassazione sezione lavoro sentenza 1 ottobre 2015, n. 19626 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE LAVORO Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. ROSELLI Federico – Presidente Dott. AMOROSO Giovanni – rel. Consigliere Dott. BANDINI Gianfranco – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio – Consigliere Dott. MANNA Antonio...