Suprema Corte di Cassazione sezioni unite ordinanza 23 giugno 2015, n. 13020 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONI UNITE CIVILI Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. SALME’ Giuseppe – Primo Presidente f.f. Dott. RORDORF Renato – Presidente di sez. Dott. RAGONESI Vittorio – Consigliere Dott. NOBILE Vittorio –...
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Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 3 giugno 2015, n. 11466. La concorrenza sleale di cui all’art. 2598, n. 2, cod. civ., consistente nel diffondere notizie ed apprezzamenti sui prodotti altrui in modo idoneo a determinare il discredito, richiede un’effettiva divulgazione della notizia ad una pluralità di persone, e non è, pertanto, configurabile nell’ipotesi di esternazioni occasionalmente rivolte a singoli interlocutori nell’ambito di separati e limitati colloqui. In altri termini, la comunicazione a più persone costituisce, quindi, elemento costitutivo essenziale della divulgazione, che non è concretamente e giuridicamente configurabile altrimenti
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 3 giugno 2015, n. 11466 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. NAPPI Aniello – Consigliere Dott. MERCOLINO Guido – Consigliere Dott. LAMORGESE Antonio Pietro – Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 maggio 2015, n. 11224. Ai fini della tutela della ditta o della denominazione sociale accordata dagli artt. 2564 e 2567 c.c., quando si deduca il pericolo di confusione per l’uso fattone da altro imprenditore, così come ai fini della tutela ex art. 2598 n. 1 c.c. quando tale uso integri altresì concorrenza sleale, è sufficiente che si verifichi una situazione potenzialmente pregiudizievole e cioè la virtuale possibilità di confusione tra le ditte e le denominazioni sociali di due imprenditori, ovvero la astratta idoneità del comportamento tenuto dalla ditta o società concorrente ad incidere negativamente sul profitto che l’imprenditore si propone di ottenere attraverso l’esercizio dell’impres
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 29 maggio 2015, n. 11224 Svolgimento del processo Con la sentenza impugnata la Corte d’appello di Roma ha confermato la condanna della Infodis Italia s.r.l. e dei coniugi F.O. e P.F. al pagamento in favore della Infodis s.r.l., successivamente dichiarata fallita, della somma di Euro 77.468,53 a titolo...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 25 marzo 2015, n. 6020. In un contratto di affitto di azienda avente oggetto «l’attività di acquisto e vendita al minuto di generi alimentari», l’apertura di un altro supermercato a 200 metri, con conseguente perdita di fatturato, integra la rottura del patto di non concorrenza, siglato tra le parti, e dà diritto al risarcimento del danno oltreché alla risoluzione del rapporto
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 25 marzo 2015, n. 6020 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – rel. Consigliere Dott. BISOGNI Giacinto – Consigliere Dott. NAZZICONE Loredana – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 25 febbraio 2015, n. 3802. Gli interessi sulle somme di denaro, liquidate a titolo risarcitorio, decorrono dalla data in cui il danno si è verificato, in quanto, ai sensi dell'art. 1219, secondo comma, cod. civ., il debitore del risarcimento del danno è in mora (mora ex re) dal giorno della consumazione dell'illecito
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 25 febbraio 2015, n. 3802 Svolgimento del processo Con sentenza depositata in data 25 giugno 2009 la Corte d’appello di Roma, in riforma della decisione di primo grado, ha accolto la domanda risarcitoria proposta dalla Società Autolinee Roma – S.A.R. s.r.l. nei confronti del Comune di Roma, in...
Corte di Cassazione, sezione I , sentenza 6 febbraio 2015, n. 2253. Il curatore fallimentare che promuova l'azione revocatoria ordinaria, per dimostrare la sussistenza dell'eventus damni ha l'onere di provare tre circostanze: a) la consistenza dei crediti vantati dai creditori ammessi al passivo nei confronti del fallito; b) la preesistenza delle ragioni creditorie rispetto al compimento dell'atto pregiudizievole; c) il mutamento qualitativo o quantitativo del patrimonio del debitore per effetto di tale atto. Solo se dalla valutazione complessiva e rigorosa di tutti e tre questi elementi emerga che, per effetto dell'atto pregiudizievole sia divenuta oggettivamente più difficoltosa l'esazione del credito, in misura che ecceda la normale e fisiologica esposizione di un imprenditore verso i propri creditori, potrà ritenersi dimostrata la sussistenza dell'eventus damni. Conseguentemente, il requisito della scientia damni consiste nella consapevolezza di tali elementi da parte del terzo convenuto in revocatoria
Suprema Corte di Cassazione Sezione I Sentenza 6 febbraio 2015, n. 2253 SENTENZA sul ricorso proposto da: (OMISSIS) SOC. coop. (c.f. (OMISSIS)), in persona del presidente del consiglio di amministrazione sig. (OMISSIS), rappresentata e difesa, per procura speciale a margine del ricorso, dagli avv.ti (OMISSIS) e (OMISSIS) ed elett.te dom.ta presso lo studio...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 gennaio 2015, n. 1624. La deliberazione assembleare di esclusione del socio da una società personale
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 28 gennaio 2015, n. 1624 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere Dott. NAZZICONE...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 11 febbraio 2015, n. 2658. Nel caso di corresponsione di pensione il diritto si estingue con la morte del fallito per la conseguente cessazione del rapporto pensionistico del quale lo stesso era titolare, senza che si possa prospettare un trasferimento del diritto in favore del coniuge sotto forma di pensione di reversibilità, il cui trattamento costituisce oggetto di un autonomo diritto, seppure con presupposti derivanti dal rapporto pensionistico del coniuge deceduto
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 11 febbraio 2015, n. 2658 Ritenuto in fatto e in diritto – che, con decreto del 18 luglio 2007, il Tribunale di Matera rigettava il reclamo proposto da A.B. avverso il decreto in data 9 gennaio 2007 con cui il giudice delegato al fallimento dei coniugi N.M. e...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 29 gennaio 2015, n. 1726. Spetta al giudice il controllo di legalità della proposta di concordato preventivo in ogni fase del procedimento di omologazione e dunque anche l’accertamento della compatibilità delle sue modalità di attuazione con le norme giuridiche vigenti. La “fattibilità giuridica” costituisce pertanto imprescindibile condizione di ammissibilità del concordato, la cui mancanza, comportando l’impossibilità di dare esecuzione alla proposta, può e deve essere rilevata d’ufficio dal giudice indipendentemente dalle eventuali preclusioni già verificatesi a carico delle parti
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 29 gennaio 2015, n. 1726 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. DI VIRGILIO Rosa Maria – Consigliere...
Corte di Cassazione, sezione I, sentenza 28 gennaio 2015, n. 1625. Perché la c.d. clausola marciana possa conseguire l'effetto di superare i profili di possibile illiceità del lease back
Suprema Corte di Cassazione sezione I sentenza 28 gennaio 2015, n. 1625 REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE PRIMA CIVILE Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati: Dott. RORDORF Renato – Presidente Dott. DI AMATO Sergio – Consigliere Dott. DIDONE Antonio – Consigliere Dott. SCALDAFERRI Andrea – Consigliere Dott. NAZZICONE Loredana...