Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 marzo 2017, n. 10545
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 marzo 2017, n. 10545

Ritenuti sussistenti a carico dell’indagato i gravi indizi di colpevolezza in ordine al reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti, escluso esplicitamente che si versasse in un’ipotesi di favoreggiamento personale ed implicitamente che il fatto fosse non punibile per la particolare tenuità Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 3 marzo 2017, n. 10545...

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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 marzo 2017, n. 10537

L’imputato che dopo una sentenza emessa in contumacia nei suoi confronti, conferisce al proprio difensore procura speciale per proporre impugnazione, è privo di legittimazione a impugnare autonomamente la decisione, nonostante la mancata notifica dell’estratto contumaciale, essendosi spogliato, mediante il rilascio della delega, del proprio diritto all’impugnazione Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 3...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 marzo 2017, n. 10535
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 3 marzo 2017, n. 10535

L’appello in sede penale è inammissibile per difetto di specificità dei motivi quando non risultano esplicitamente enunciati e argomentati i rilievi critici rispetto alle ragioni di fatto o di diritto poste a fondamento della sentenza impugnata Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 3 marzo 2017, n. 10535 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 marzo 2017, n. 14883
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 27 marzo 2017, n. 14883

Punito per resistenza a pubblico ufficiale il consigliere comunale che, invitato da un agente a spostare l’auto lasciata in senso contrario di marcia in zona con striscia continua, si avventa contro il vigile avvicinandogli le mani al viso e minacciandolo di rivolgersi al sindaco. Ai fini del reato è irrilevante che l’agente fosse in servizio...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 2 marzo 2017, n. 10444
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 2 marzo 2017, n. 10444

Anche dopo il recepimento della direttiva 2010/64/Ue, avvenuto con il Dlgs 33/2014, la mancata nomina di un interprete all’imputato che non conosce la lingua italiana fa scattare una nullità a regime intermedio. La mancata tempestiva deduzione della nullità e la scelta di accedere al rito abbreviato dimostrano una carenza di interesse all’osservanza della disposizione violata....

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 28 febbraio 2017, n. 9990
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 28 febbraio 2017, n. 9990

Il gip quando pronuncia sentenza di condanna per peculato deve anche provvedere a chiedere la restituzione integrale del prezzo o profitto del reato, così come richiesto ex articolo 444, comma 1-ter, del cpp. Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 28 febbraio 2017, n. 9990 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 16 febbraio 2017, n. 7460
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 16 febbraio 2017, n. 7460

Per ragioni sistematiche, anche dopo la riforma 47/2015, non è necessario l’interrogatorio di garanzia in caso di applicazione di una misura se si aggrava il quadro cautelare Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 16 febbraio 2017, n. 7460 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 13 febbraio 2017, n. 6664
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 13 febbraio 2017, n. 6664

Ai fini dell’integrazione del reato di esercizio abusivo della professione, è sufficiente il compimento anche di un solo atto tipico o proprio della professione abusivamente esercitata Suprema Corte di Cassazione sezione VI penale sentenza 13 febbraio 2017, n. 6664 REPUBBLICA ITALIANA IN NOME DEL POPOLO ITALIANO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE SEZIONE SESTA PENALE Composta...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 17 gennaio 2017, n. 1987
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 17 gennaio 2017, n. 1987

Se la situazione da ricostruire presenta connotati non riducibili all’ordinario, allora confidare nelle massime di esperienza diventa fuorviante, donde è sempre necessario che si possa ragionevolmente escludere ogni spiegazione alternativa che invalidi l’ipotesi apparentemente più verosimile e, se questa esclusione non è possibile, il dato da spiegare rimane un fatto con un valore indiziario da...

Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 16 febbraio 2017, n. 7437
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Corte di Cassazione, sezione VI penale, sentenza 16 febbraio 2017, n. 7437

Poiché la detenzione domiciliare deve svolgersi secondo modalità analoghe a quelle della misura intra muraria, agli effetti dell’art. 385 cod. pen., deve intendersi per abitazione lo spazio fisico delimitato dall’unità abitativa in cui la persona conduce la propria vita domestica, con esclusione di ogni altra pertinenza – tranne quegli ambiti parzialmente aperti (balconi, terrazzi) o...